Vaccini e Borsa: delude Novavax, bene BioNTech
La società americana, in attesa di approvazione del suo siero in Usa, ha realizzato il primo utile trimestrale della sua storia, ma gli analisti si aspettavano di più: nel pre-market al Nasdaq titolo in caduta del 20%. L’azienda tedesca partner di Pfizer batte tutte le attese.
Novavax ha annunciato ricavi per 704 milioni, le attese erano per 845 milioni.
Wall Street si appresta a punire severamente Novavax per i risultati del periodo gennaio-marzo 2021, finalmente il primo trimestre in utile della società americana produttrice di uno dei vaccini contro il Covid, ma il profitto è inferiore alle attese del mercato. Per contro sono stati accolti con favore i conti di BioNTech, la società tedesca partner di Pfizer nella produzione e vendita di un vaccino anti-Covid basato sulla tecnologia m-Rna.
Ieri l’azione Novavax ha terminato la seduta al Nasdaq in ribasso del 7% a 53,26 dollari. Dopo la chiusura sono stati diffusi i risultati e stamattina negli scambi del pre-market il titolo è trattato a 42,5 dollari, in calo del 20%.
Novavax ha realizzato nel primo trimestre un utile di 203 milioni di dollari su ricavi pari a 704 milioni. Il confronto con lo stesso periodo dell’anno scorso mostra un potente miglioramento dei conti: i ricavi erano stati 447 milioni e il periodo si era chiuso con una perdita di 223 milioni. Ma agli analisti non basta: il consensus (media delle stime calcolata da FactSet) indicava ricavi pari a 845 milioni e un utile di 213 milioni.
Cruciale l’appuntamento del 7 giugno per il via libera della FDA
Novavax ha confermato l’indicazione, già diffusa nei mesi scorsi, secondo cui nel 2022 i ricavi della società saranno compresi fra 4 e 5 miliardi di dollari. Molto del futuro di Novavax si giocherà il 7 giugno prossimo, quando il comitato consultivo dell’agenzia americana FDA, composto da medici e scienziati indipendenti, darà la sua opinione se autorizzare o meno l’uso del vaccino anti-Covid di Novavax. Il vaccino, che si basa sull’utilizzo di una proteina e non sulla tecnologia m-Rna, è già in uso al di fuori degli Usa in 41 Paesi, compresi Unione europea, Canada, Corea, Giappone, Nuova Zelanda e Australia. Secondo studi condotti fra dicembre 2020 e aprile 2021, due dosi danno una copertura del 90% contro la malattia di media gravità e del 100% contro la malattia grave. Il problema è che questi studi si sono conclusi prima della comparsa delle varianti Delta e Omicron, per le quali viene raccomandata una terza dose. Dall’inizio dell’anno Novavax ha venduto 42 milioni di dosi di vaccino. I ricavi del secondo trimestre dovrebbero salire nettamente grazie a un ordine di 42 milioni di dosi per la sola Unione europea.
Normalmente la FDA segue sempre il parere del suo comitato consultivo, e se venisse approvato il siero Novavax potrebbe essere prezioso per convincere quella fascia di popolazione riluttante a farsi inoculare vaccini innovativi basati su m-Rna, come quelli di Moderna e Pfizer-BioNTech.
BioNTech: utili triplicati a 14,24 euro per azione (attesi 9, euro).
Tutt’altra musica a casa BioNTech, che ieri ha annunciato risultati nettamente superiori alle attese del mercato. La società tedesca ha chiuso il primo trimestre con utili più che triplicati a 3,7 miliardi di euro, pari a 14,24 euro per azione, grazie a ricavi saliti da 2,05 miliardi di euro a 6,38 miliardi. Il consensus di FactSet si aspettava ricavi a 4,59 miliardi di euro e un utile per azione di 9,70 euro.
Nel primo trimestre 2022 BioNTech e Pfizer hanno fatturato circa 750 milioni di dosi di vaccino anti-Covid. La società tedesca ha confermato le sue indicazioni sul 2022, che dovrebbe chiudersi con ricavi compresi fra 13 e 17 miliardi di euro.
La società ha anche confermato i piani, già annunciati a marzo, per la distribuzione di un dividendo speciale di 2 euro per azione e un buyback da 1,5 miliardi di dollari da realizzarsi entro i prossimi due anni.
Multipli a confronto: Novavax più conveniente.
Il confronto dei multipli mostra che in questo momento l’azione Novavax è decisamente più conveniente di BioNTech, proprio perché su quest’ultima pende l’incertezza dell’approvazione in Usa del suo vaccino.
Ieri al Nasdaq l’azione BioNTech ha chiuso in rialzo del 3% a 140,32 dollari. Dal massimo di 389 dollari segnato nell’agosto 2021, il titolo ha perso il 65%. Dall’inizio dell’anno il ribasso è del 40%. BioNTech capitalizza 32,3 miliardi di euro, pari a 3,7 volte gli utili stimati per il 2022 (9,2 miliardi). Il Valore d’impresa (Enterprise value) è pari a 1,1 volte i ricavi stimati dal consensus (16,5 miliardi di euro).
L’azione Novavax aveva segnato il suo massimo a settembre a 266 dollari e da allora ha perso l’80%. Il ribasso dall’inizio dell’anno è del 62%. Al prezzo attuale Novavax capitalizza 4,1 miliardi di dollari, pari a 2,3 volte l’utile stimato per il 2022 (1,6 miliardi). Il Valore d’impresa (Enterprise Value) è pari a 0,77 volte i ricavi che gli analisti prevedono per quest’anno (4,36 miliardi di dollari).
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