Vendite su LVMH dopo trimestrale deludente
I ricavi del gruppo nel terzo trimestre sono risultati inferiori alle previsioni degli analisti a causa delle incertezze economiche globali e dell’effetto cambi, diffondendo timori sullo stato di salute del settore alla vigilia della nuova stagione delle trimestrali.
Tonfo LVMH
Pioggia di vendite sul titolo LVMH alla borsa di Parigi dopo una trimestrale inferiore alle attese diffusa ieri sera a mercati chiusi.
Le azioni del gruppo francese scendono subito di oltre il 7% nei primi minuti di scambi, toccando un minimo di 671,5 euro, livello che non ‘vedeva’ dal dicembre 2022.
In difficoltà anche il resto del settore del lusso in Europa e a Milano Moncler apre in flessione del 4% a 52,08 euro (FTSE MIB +0,10%), nonostante il rialzo del target price da parte di Goldman Sachs da 71,1 a 74,50 euro.
Tra gli altri titoli, in difficoltà anche Richemont (-4%), Burberry (-3%), Brunello Cucinelli (-2%), Swatch (-2%), Hugo Boss (-2%), Hermes (-2%) e Tod’s.
Il trimestre
La società proprietaria di marchi come Louis Vuitton, Dior, Tiffany e Bulgari, ha comunicato ricavi pari a 19,96 miliardi di euro, con un incremento del 9% su base annua, ma inferiori al consensus di Visible Alpha che prevedeva una crescita dell’11,5%, mentre da Bloomberg le attese erano per un +11,9%.
Delude anche la divisione moda e pelletteria, che include Louis Vuitton e Dior, con una crescita delle vendite del 9%, mentre le previsioni degli analisti convergevano su una crescita del 10%.
La divisione vini e liquori ha registrato un calo dei ricavi del 14% nel trimestre, con la società che ha segnalato una minore domanda di champagne nel periodo, mentre il debole contesto economico negli Stati Uniti e una ripresa più lenta del previsto in Cina hanno influenzato la domanda di Cognac Hennessy.
Le cause
La società ha registrato una crescita più lenta a causa dell’alta inflazione e delle turbolenze economiche, elementi che hanno intaccato la domanda per la moda di alta gamma.
Il calo della richiesta riguarda soprattutto gli Stati Uniti e l’Europa, aree dove si assiste ancora ad alti livelli dei prezzi, mentre in Cina la ripresa è risultata discontinua.
“Dopo tre anni ruggenti ed eccezionali, la crescita sta convergendo verso numeri più in linea con la media storica”, ha spiegato agli analisti il direttore finanziario di LVMH, Jean-Jacques Guiony.
Anche un euro più forte nei confronti del dollaro statunitense rispetto all’anno precedente ha avuto un impatto negativo sulla società, poiché le vendite negli USA valevano meno una volta riconvertite nella valuta nazionale. “L'impatto valutario negativo è stato peggiore del previsto”, ha affermato Guiony, sottolineando che si aspetta che incida negativamente sui margini nella seconda metà, anche se in parte sarà compensato dalle strategie di copertura e si prevede che colpirà le società europee con grandi operazioni negli Stati Uniti in questa stagione degli utili.
Il manager ha sottolineato che, mentre gli affari in Europa hanno rallentato nel corso del trimestre, non c’è stato un cambiamento marcato nella domanda di moda e pelletteria dalla Cina rispetto a due anni fa, tranne per il fatto che vengono effettuati più acquisti al di fuori della terraferma con la ripresa dei viaggi. Negli Stati Uniti, inoltre, le tendenze sono cambiate poco.
Delusione analisti
LVMH è la prima grande azienda globale del lusso a riportare gli utili di questo trimestre e offre agli investitori un’idea di cosa aspettarsi dal settore, in attesa delle trimestrali di Hermes e Kering, in programma il 24 ottobre, mentre Moncler è in programma due giorni dopo.
Gli investitori hanno recentemente abbassato le loro aspettative per il settore del lusso e da aprile il valore di LVMH è stato ridotto di circa 96 miliardi di euro.
Gli analisti di Barclays prevedono per la società francese un “rischio di pressione sugli utili nel breve termine e una crescita più debole nel 2024”, mentre per Jefferies, i numeri di LVMH hanno delineato i “dettagli di un quadro di domanda in rallentamento”.
Bloomberg Intelligence prevede ulteriori riduzioni delle stime dell’eps per il 2023 di LVMH, dato che l’impatto negativo dell’8% del cambio valutario nel terzo trimestre dovrebbe estendersi anche all’ultimo periodo del 2023.
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