Vigilia di Dividend-Day a Piazza Affari: ultimo giorno per incassare la cedola

Lunedì 20 maggio saranno 21 le società a distribuire il dividendo su 40 componenti del FTSE MIB e l’andamento del principale indice di Milano subirà un impatto tecnico dalle cedole a cui bisognerà prestare attenzione.
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Dividend Day a Piazza Affari
Ultima seduta a Piazza Affari prima del ‘Dividend-Day’, il giorno più importante dell’anno per il dividendo in quanto lunedì si abbatterà una consistente pioggia di cedola. Complessivamente saranno 21 le blu chip italiane su quaranta coinvolte dallo stacco, per poi metterle in pagamento nei due giorni successivi.
L’arrivo dei dividendi porterà un impatto ‘tecnico’ sul FTSE MIB derivante dalla decurtazione della sommatoria delle cedole staccate, stimato in circa l’1,30%.
La precedente giornata chiave dal punto di vista dei dividendi era stata quella dello scorso 22 aprile, con otto società del principale indice di Milano coinvolte e un impatto negativo pari all’1,53% in apertura.
Secondo i calcoli di Bloomberg, il dividendo medio riconosciuto dall'insieme dei titoli del FTSEMIB nell'arco del 2024 è intorno al 4,30%, superiore al ritorno riconosciuto dal BTP decennale, ad oggi 3,85%.
Ultimo giorno per incassare
Il diritto a incassare il dividendo spetta all’azionista che possiede l’azione all’apertura del giorno in cui il titolo stacca la cedola, mentre nel giorno di pagamento il singolo azionista riceve materialmente l’importo corrispondente al dividendo staccato. Pertanto, comprare azioni nel giorno dello stacco non porta alla percezione della cedola, quindi oggi è l’ultimo giorno utile per poter poi incassare l’agognato dividendo.
All'apertura delle contrattazioni del giorno di pagamento, inoltre, potranno essere messi in vendita i titoli posseduti mantenendo il diritto ad incassare il dividendo, in quanto nello stesso giorno il titolo quoterà già ex dividendo.
Cosa accade ai titoli coinvolti
Lunedì prossimo, al pari degli altri giorni di stacco delle cedole, è molto probabile un calo delle valutazioni dei titoli azionari, in quanto si riducono di una quota corrispondente al valore dei dividendi.
Al contrario, il titolo tende a salire quando una società annuncia un dividendo maggiore delle attese, in quanto gli investitori leggono tale notizia come un indicatore di buona salute dell’azienda e di prospettive positive.
Questa lettura, però, non sempre risulta veritiera, in quanto ci sono società di bassa qualità con cedole non sostenibili nel tempo: ecco la ‘trappola del dividendo’.
L’elenco completo dei dividendi
Di seguito l’elenco completo delle società attese dal dividendo lunedì prossimo, con il rispettivo valore della cedola.
A2A: 0,0958 euro
Amplifon: 0,29 euro
Assicurazioni Generali: 1,28 euro
Azimut Holding: 1 euro cash + azioni
Banca Popolare di Sondrio: 0,56 euro
Banca Monte dei Paschi di Siena: 0,25 euro
BPER Banca: 0,3 euro
Brunello Cucinelli: 0,91 euro
Diasorin: 1,15 euro
ENI: quarta tranche 0,23 euro
ERG: 1 euro
Finecobank: 0,69 euro
Interpump Group: 0,32 euro
Intesa Sanpaolo: saldo 0,152 euro
INWIT: 0,48 euro
Italgas: 0,352 euro
Mediobanca: acconto 0,51 euro
Moncler: 1,15 euro
Recordati: saldo 0,63 euro
Tenaris: saldo 0,4 dollari
Unipol: 0,38 euro
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