Wall Street a caccia di recupero

Apertura dell’ultima seduta prima di Natale vista aprire in verde per Wall Street, dopo i cali di ieri che avevano allontanato le speranze di un possibile rally.
Indice dei contenuti
Inflazione senza sorprese
Nessuna sorpresa dal fronte inflazione emergono dai dati macro diffusi oggi, ultima seduta prima di Natale, tra i timori di ieri di un proseguimento della stretta monetaria da parte della Federal Reserve.
Importante il dato PCE (Deflatore Personal Consumer Expenditure) diffuso oggi, indicatore molto seguito dalla Federal Reserve e meno sbilanciato su affitti ma più sui salari rispetto all’indice dei prezzi al consumo.
Il risultato dello scorso mese è stato in linea con le attese degli analisti con il +5,5% anno su anno dal +6% di ottobre, mentre su base mensile i consumi personali sono saliti dello 0,1% dopo il +0,9% del mese precedente, ma meno delle attese (+0,2%).
Anche il dato ‘core’, quello depurato della componente energetica, confermava le previsioni di un +4,7%.
Tra gli altri dati, il reddito personale degli americani è aumentato dello 0,4% a novembre, dato migliore delle attese (+0,3%) ma in calo rispetto al +0,7% di ottobre.
La reazione di Wall Street
Dopo una mattinata passata in crescita di circa lo 0,30%, i future di Wall Street si avvicinavano all’apertura della borsa americana cedendo i limitati guadagni e scambiando sotto la parità, virando in negativo dopo la diffusione dei dati, per poi tornare nuovamente in verde a circa mezz’ora dall’apertura della borsa di New York.
Volatilità anche sul dollaro e la coppia EUR/USD cedeva i guadagni di questa mattina scendendo sotto quota 1,060, per poi recuperare leggermente.
Leggero aumento per il treasury a 2 anni, arrivato al 4,30%, mentre poco mosso il decennale a 3,71%.
Niente rally di Natale
Ieri la chiusura aveva azzerato qualunque speranza di un rally di Natale, visti i forti cali del Nasdaq (-2,18%), dello S&P500 (-1,45%) e del Dow Jones (-1,05%).
Anche in questo caso i dati macro condizionavano l’azionario, vista la revisione al rialzo del prodotto interno lordo (Pil) del terzo trimestre negli USA che rivelava una tenuta dell’economia a stelle e strisce: il dato atteso era un 2,9% ma la pubblicazione ha invece evidenziato una crescita ad un tasso annuo del 3,2% nel terzo trimestre.
Lo stato ‘resiliente’ dell’economia usciva fuori anche dalle letture settimanali delle richieste di sussidi di disoccupazione, assestatesi a 216 mila, rispetto alle 222 mila attese, a cui si è aggiunto il dato sull’inflazione maggiormente preferito dalla Fed, ovvero i PCE Core, atteso in calo nel terzo trimestre al 4,6% ma che invece evidenziato una crescita del 4,7% (come da passato trimestre).
Questi dati “confermano l’impegno della Federal Reserve ad aumentare i tassi d’interesse e a mantenerli più a lungo”, spiega Gabriel Debach, market analyst di eToro.
“Il nuovo paradosso è che si desidera che l’economia entri in recessione, che la disoccupazione salga così che la Fed possa uscire dalla sua politica restrittiva e sostenere nuovamente il mercato a suon di liquidità”, aggiunge l’esperto.
Altri fattori individuati dagli analisti riguardano l’inevitabile calo dei volumi di scambio in prossimità delle festività, possibile causa di maggior volatilità, e le probabili ‘pulizie di fine anno’, condotte dai gestori per eliminare i rami secchi dai portafogli.
Notizie societarie e pre-market USA
Meta (-0,20%): ha accettato il pagamento di 725 milioni di dollari per risolvere la causa collettiva che accusava la società di cedere senza permesso le informazioni personali degli utenti a Cambridge Analytica.Tesla (+1%): Elon Musk ha dichiarato che non venderà più le azioni della casa automobilistica per altri due anni, dopo aver venduto 3,6 miliardi di dollari di titoli lo scorso 14 dicembre.
Applied Molecular Transport (-5%): lo studio di fase intermedia del suo farmaco AMT-101 ha riscontrato un tasso di remissione clinica (CR) del 17,1% rispetto al 20% del placebo.
Outlook Therapeutics (+3%): annunciata l’emissione di una cambiale convertibile non garantita per un ricavo lordo di circa 30 milioni di dollari da utilizzare per il finanziamento dello sviluppo del suo farmaco per gli occhi ONS-5010.
Atai Life Sciences (-1%): lo studio di fase iniziale sul suo farmaco KUR-101 per il trattamento di pazienti con disturbo da uso di oppioidi non ha prodotto risultati clinicamente significativi rispetto al placebo.
Raccomandazioni analisti
Alphabet
Baird: ‘buy’ e riduzione del prezzo obiettivo da 120 USD a 115 dollari.
Tesla
Wedbush: ‘buy’ e target price diminuito da 250 USD a 175 dollari.
PayPal
Baird: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto da 100 USD a 100 dollari.
Shopify
Baird: ‘buy’ e target price in calo da 50 USD a 45 dollari.
Micron
UBS: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto da 75 USD a 70 dollari.
BNP Paribas Exane: ‘buy’ e target price sceso a 65 USD dai 58 dollari precedenti.
Boeing
JP Morgan: ‘buy’ e prezzo obiettivo fermo a 200 dollari.
Credit Suisse: conferma ‘sell’ con un target price invariato a 121 dollari.
FedEx
Loop Capital: ancora ‘neutral’ e target price aumentato a 179 USD dai 176 dollari precedenti.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
