Wall Street attende fiduciosa la decisione della Fed sui tassi


Oggi la Federal Reserve potrebbe aumentare i tassi di interesse di almeno 75 punti mentre i risultati delle trimestrali delle grandi società quotate in borsa continuano a mostrare segnali positivi.


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Il Fed Day

Alla fine arriva anche il giorno della Fed. Stasera, ore 20 in Italia, Powell dovrebbe alzare i tassi di 75 punti base, portandoli da 1,50% a 2,25%, almeno secondo le previsioni di gran parte degli analisti.

Un atteggiamento ‘wait-and-see’ sembra prevalere tra gli investitori, visto l’andamento positivo odierno dei future del Nasdaq (+1,3%), dello S&P500 (+0,80%) e del Dow Jones (+0,40%).

“Dopo tutto, quando i mercati hanno iniziato a scommettere su un rialzo da 100 punti base dopo gli ultimi dati sull'inflazione, i responsabili della Fed hanno reagito in maniera coordinata” sottolinea Dhara Ranasinghe della Reuters.A questo punto, però, “non è ancora arrivato il momento di muoversi”, avvisa Ranasinghe, in quanto “le parole del capo della Fed Jerome Powell sulle prospettive di una mossa a settembre saranno monitorate con attenzione e potrebbero scatenare un'altra ondata di volatilità nei mercati che hanno spostato l'attenzione sul rallentamento dell'economia”.

Dati macro

Un segnale di rallentamento dell’economia è arrivato oggi dal dato sulle domande di mutuo negli Stati Uniti nella settimana al 22 luglio.

L’indice ha mostrato un calo dell’1,8% delle nuove richieste, dopo il -6,3% della settimana precedente.

In diminuzione anche l’indice relativo alle richieste di rifinanziamento, in flessione del 3,7%, mentre quello relativo alle nuove domande segna il passo con un -0,8%.

Importante dato è atteso per domani 28 luglio, quando verrà diffuso quello sul PIL statunitense. La conferma delle previsioni di un calo dell’1,6% farebbe entrare il paese in recessione tecnica.

Ancora trimestrali

Intanto, il sentiment di Wall Street sembra rincuorato dai buoni risultati delle società statunitensi, tra cui Microsoft e Google, migliori del previsto, alleviando anche i mercati europei dopo quelli asiatici.

Il calendario, però, resta ancora pieno e oggi è attesa la trimestrale di Meta Platform, la ex Facebook, mentre domani sarà il turno di Amazon e Apple.

Azionario e pre-market

Alphabet – Google (+4%): secondo trimestre con una crescita dei ricavi (+12,6% a 69,69 miliardi di dollari) più bassa degli ultimi due anni, mentre l'utile netto è sceso del 13,6% a 16 miliardi, sotto le attese degli analisti.

Microsoft (+4%): chiude il trimestre con una crescita dei ricavi del 12% (51,87 miliardi di dollari), inferiori alle attese (52,45 miliardi), un aumento dell’utile del 2% (167 miliardi), mentre la società prevede una crescita a due cifre dei ricavi per l’anno fiscale in corso.

Visa (-0,20%): battute le stime sull’utile nel trimestre, grazie ad un aumento del 12% dei volumi di pagamento favorito da un +40% degli scambi transfrontalieri.

PayPal (+6%): secondo indiscrezioni di Bloomberg Elliott Investment Management potrebbe diventare uno dei cinque maggiori azionisti della società.

Chipotle (+8%): la catena di burrito ha superato le aspettative di profitti trimestrali grazie all’aumento dei prezzi finali che hanno attutito l’impennata dei costi.

Twitter (+0,60%): ha annunciato la data dell’assemblea degli azionisti (13 settembre) nel corso della quale si voterà sull’offerta di acquisizione di 44 miliardi di dollari proposta da Elon Musk.

Coinbase (+5%): ieri aveva chiuso con un -22% dopo le indiscrezioni di Bloomberg riguardanti un’indagine in corso da parte della Sec, trascinando con sé al ribasso il Bitcoin (-5%), oggi in recupero (+1%).

Boeing (+4%): ha registrato nel trimestre una perdita di 37 centesimi per azione rispetto all’utile di 40 centesimi dell’anno precedente, ha confermato la sua previsione di tornare a un free cash flow positivo nel 2022 nonostante le restrizioni alla catena di approvvigionamento e al mercato del lavoro.

Raccomandazioni analisti

Alphabet

Eric Sheridan di Goldman Sachs conferma il giudizio positivo sul titolo con un rating ‘buy’ e lascia il prezzo obiettivo a 150 dollari.

McDonald’s

Gli analisti di Keybanc confermano la visione ‘overweight’ sul titolo e aumentano il target price da 285 dollari a 290 USD.

Anche Lauren Silberman di Credit Suisse conferma il giudizio positivo sul titolo con un rating ‘buy’ ma aumenta il prezzo obbiettivo a 287 dollari dai precedenti 285 USD.

Microsoft

Wedbush è positivo sul titolo e consiglia ‘buy’ ma rivede al ribasso il prezzo obiettivo a 320 dollari dai precedenti 340 USD.

General Motors

Wedbush ancora positivo con raccomandazione ‘buy’: target price ridotto a 42 USD dai precedenti 50.

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