Wall Street e lo stallo che piace


In corso le elezioni americane di midterm che potrebbero consegnare un Congresso diviso tra una maggioranza repubblicana alla Camera e democratica al Senato, impedendo così al Presidente Biden di proseguire sulle sue riforme, ma che secondo alcuni analisti viene visto in modo positivo dal mercato.


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Future positivi

Si avvicina l’apertura odierna di Wall Street nel giorno delle elezioni negli Stati Uniti di metà mandato e il mercato sembra propendere per un leggero ottimismo.

I future sui principali indici di New York, infatti, scambiano in verde quando manca circa un’ora dall’avvio delle contrattazioni, con guadagni maggiori per i contratti sul Nasdaq (+0,40%), mentre restano appena sopra la parità quelli sullo S&P500 e sul Dow Jones.

Ieri la borsa americana aveva chiuso in solido rialzo, guidata dal Dow Jones Industrial Average, oltre il punto percentuale, mentre la chiusura era stata solida anche per lo S&P500 (+0,96%) e per il Nasdaq Composite (+0,85%).

Election Day

Oggi si svolgono le elezioni di midterm, previste a metà mandato del presidente in carica, con milioni di americani attesi alle urne per decidere se far rimanere il Congresso nelle mani dei democratici, di cui fa parte Joe Biden, o permettere ai Repubblicani di imporsi.

Molti sondaggisti indipendenti si attendono che i Repubblicani otterranno circa 25 dei 435 seggi della Camera, sufficienti per ottenere la maggioranza.

Inoltre, alcuni analisti ritengono che anche il Senato potrebbe passare a controllo repubblicano, effettuando una vera e propria svolta politica, in quanto il Presidente Biden resterebbe senza maggioranza in entrambe le camere.

Anche nel caso in cui una sola delle due camere dovesse finire ‘in mano’ ai Repubblicani, Biden si vedrà sbarrata la strada sul suo processo legislativo finalizzato ad una maggiore regolamentazione delle imprese e potrebbero essere necessari tagli alla spesa per contenere l’inflazione.

Le conseguenze della svolta

“Di solito, lo stallo piace ai mercati ed alle borse perché impedisce iniziative legislative contro qualche settore, o aumenti delle tasse, o altri provvedimenti improvvisi”, sottolineano da WebSim.Un cambio repentino di maggioranza “potrebbe fare da assist ad un mercato caratterizzato da rendimenti dei Treasuries più bassi e da prezzi delle azioni più elevati: binomio che garantirebbe la prosecuzione del rally attuale di mercato orso (bear-market rally)”, prevede Michael Wilson di Morgan Stanley Investors.

Tra i settori che potrebbero registrare una maggiore volatilità sulla scia delle elezioni sono quelli della sanità, dell’energia e della difesa.

“I repubblicani sono un po' più favorevoli al settore tradizionale del petrolio e del gas, mentre l'energia pulita è in qualche modo meglio supportata dal partito democratico e dal governo”, secondo Willem Sels, global chief investment officer, private banking e wealth management di HSBC.

“Anche la tecnologia è un aspetto a cui si guarda in termini di tassazione. Ma in larga misura, ciò che fa oscillare la tecnologia è la prospettiva dei tassi d'interesse”, aggiunge Sels.

Secondo Charalampos Pissouros, analista senior degli investimenti presso XM, “qualsiasi forma di stallo nei prossimi due anni renderebbe probabilmente molto difficile l’approvazione di qualsiasi aumento delle imposte sulle società, il che, unito alle scommesse su un percorso di tassi più lento, potrebbe consentire un maggiore acquisto” di titoli.

Nel caso in cui ci fosse una vittoria a sorpresa dei Democratici, secondo gli operatori di mercato potrebbero aumentare le preoccupazioni sulla regolamentazione del settore tecnologico e sulle spese di bilancio che potrebbero aumentare l’inflazione già elevata.

Notizie societarie principali e relativi movimenti nel pre-market USA

Tripadvisor (-21%): si attende un aumento “modesto” dei ricavi consolidati del quarto trimestre rispetto al 2019 e nel periodo appena terminato ha riportato un utile rettificato di 28 centesimi per azione rispetto ai 38 centesimi attesi dai dati Refinitiv IBES.

Coty (+3%): ricavi (+1%) oltre le attese del mercato nel primo trimestre fiscale, con 1,39 miliardi di dollari di fatturato rispetto a 1,37 miliardi previsti da Refinitiv e un eps annuale di 15 centesimi per azione (stime 11 centesimi).

DuPont de Nemours (+3%): utile rettificato di 82 centesimi per azione nel terzo trimestre, oltre le stime di 79 centesimi per azione previsti da Refinitiv.

SolarEdge Technologies (+10%): previsto un fatturato tra 855 e 885 milioni di dollari nel quarto trimestre, con un valore medio superiore al fatturato del terzo periodo pari a 836,7 milioni di dollari.

Raccomandazioni analisti

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