Wall Street guardinga dopo i rialzi di ieri

Future sui principali indici di New York intorno la parità mentre il mercato aumenta le sue previsioni di un rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve per la prossima riunione in agenda per settembre.
Wall Street piatta
Azionario USA intorno la parità prima dell’apertura ufficiale dopo il rally di ieri, con le future scelte della Federal Reserve sempre al centro dell’attenzione degli operatori.
A circa un’ora dall’inizio delle contrattazioni ufficiali, i future sui principali indici di Wall Street (Nasdaq, Dow Jones e S&P500) scambiano leggermente (-0,10%) sotto la parità.
Poco mossa la coppia EUR/USD (-0,10%) a 1,0799, al pari dei Treasury USA, in leggero aumento (+0,10%) per quanto riguarda il biennale (5,015%) e il decennale (4,222%).
Nuovi rialzi
Per la prima volta da prima della crisi bancaria regionale di marzo, i future statunitensi vedono ora più del 50% di possibilità di un altro aumento dei tassi della Federal Reserve al 5,5-5,75%, dove si trova ancora la mediana delle previsioni dei policymaker della Fed dalla riunione di giugno. Questa mattina, i contratti valutavano quasi due terzi di possibilità di un ulteriore rialzo di un quarto di punto a novembre.
Secondo il FedWatch del CME, le previsioni dei trader su una pausa nei rialzi dei tassi di interesse a settembre si attestavano a quasi il 79%, mentre le scommesse su un aumento di almeno 25 punti base a novembre erano quasi al 50%, in aumento rispetto al 40% circa della settimana precedente.
Dopo quasi due mesi di stabilità nell'ipotesi di un picco dei tassi già raggiunto, negli ultimi 10 giorni le probabilità di un altro inasprimento sono tornate a salire e sembrano essersi consolidate in seguito al discorso solo relativamente ‘hawkish’ del presidente della Fed Jerome Powell pronunciato venerdì scorso a Jackson Hole.Eppure, forse a causa dell'incertezza che si sta dissipando, dell'economia ancora robusta e dei mercati obbligazionari meglio prezzati, i mercati mondiali sembrano prendere con filosofia le probabilità di un inasprimento.
Pausa?
Secondo Andrew Lake, Head of Fixed Income di Mirabaud AM, i “mercati azionari stanno ancora prezzando un ‘atterraggio morbido’ (o nessun atterraggio), mentre in quelli obbligazionari è ancora presente una curva dei rendimenti invertita, il che segnala una recessione alle porte”.
Per Lake, “quello che è cambiato è che ora ci si aspetta che la recessione venga in qualche modo allontanata. Da inizio anno optiamo per un posizionamento che tenga conto di un secondo semestre più debole: è evidente che questa debolezza arriverà negli ultimi mesi dell’anno, invece che a fine estate/inizio autunno” e “i prossimi tre mesi saranno cruciali per determinare se la nostra visione di lungo periodo è stata corretta”.
Se “non siamo nemmeno a metà strada degli effetti dei rialzi dei tassi negli Stati Uniti dello scorso anno, abbiamo già assistito al declassamento delle banche regionali da parte di S&P e alla crescente preoccupazione per il mercato degli immobili commerciali”, pertanto “a settembre la Federal Reserve dovrebbe optare per una pausa: ci aspettiamo che l’inflazione dei servizi continui a calare, con i consumatori di ritorno dalle vacanze estive e dal loro ‘revenge spending’, da qui in poi, ogni dato conta”, prevede l’esperto.
Notizie societarie e pre-market USA
Nio (-4%): ricavi nel secondo trimestre di 8,77 miliardi di yuan rispetto ai 9,25 miliardi di yuan previsti (Refinitiv) e prevede per il prossimo periodo ricavi totali compresi tra 18,90 e 19,52 miliardi di yuan contro i 17,93 miliardi di yuan attesi.
Hawaiian Electric (+6%): la società elettrica dichiarato ieri di non essere responsabile dei recenti incendi a Maui e che le linee elettriche erano state chiuse per ore prima dell'incendio mortale che ha devastato l'isola
Best Buy (+2%): vendite comparabili scese del 6,2% nel secondo trimestre rispetto alla stima media degli analisti di un calo del 6,92% (dati di Refinitiv).
Jackson Financial (+7%): entrerà a far parte dello S&P SmallCap 600.
Big Lots (+16%): ricavi nel secondo trimestre di 1,14 miliardi di dollari rispetto alle previsioni di 1,10 miliardi di dollari (Refinitiv).
Malibu Boats (+2%): utile per azione per il quarto trimestre di 2,98 dollari rispetto ai 2,30 dollari previsti (Refinitiv).
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