Wall Street incerta nella settimana dei dati sull’inflazione

Mercoledì verranno diffusi i dati sui prezzi al consumo e giovedì gli investitori guarderanno a quelli sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti mentre la volatilità si raffredda.

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Wall Street in verde chiaro

Leggero rialzo per i future di Wall Street in questa prima giornata di una settimana di Ferragosto che si caratterizzerà per diversi dati macro, possibili indizi sulle future scelte della Federal Reserve.

Oggi i contratti sul Nasdaq e quelli sullo S&P500 guadagnano lo 0,20% quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni ufficiali di New York, mentre quelli sul Dow Jones restano fermi.

Il dollaro non si muove molto nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD scambia a 1,0922. Debole il Bitcoin, sotto i 60 mila dollari, e petrolio in crescita: il Brent torna a 80 dollari e il greggio WTI supera i 77 dollari al barile.

Oro vicino ai 2.500 dollari l’oncia, “sostenuto dai rischi geopolitici e dai previsti tagli dei tassi della Federal Reserve in mezzo alle crescenti tensioni che coinvolgono Iran, Israele e Ucraina”, secondo un rapporto pubblicato oggi da Saxo Bank.

Fed e dati macro

Mercoledì è in programma l’indice dei prezzi al consumo degli Stati Uniti (CPI), previsto mostrare un’inflazione in accelerazione dello 0,2% a luglio su base mensile, anche se invariata al 3% YoY.

Giovedì si guarderanno i dati sulle vendite al dettaglio sempre del mese scorso, previsti indicare una crescita marginale e gli investitori si aspettano che qualsiasi debolezza nei dati possa riaccendere i timori di un rallentamento dei consumi e di una potenziale recessione. Anche le trimestrali di Walmart e Home Depot, previste per fine della settimana, saranno fondamentali per ottenere indicazioni sulla spesa dei consumatori nella più grande economia del mondo.

Sabato scorso la componente del board della Fed, Michelle Bowman, ha ammorbidito leggermente i suoi toni solitamente da falco, notando alcuni ulteriori "graditi" progressi sull'inflazione negli ultimi due mesi , pur affermando che l'inflazione rimane "scomodamente al di sopra" dell'obiettivo del 2% della banca centrale e soggetta a rischi di rialzo.

Secondo lo strumento FedWatch di CME Group, i mercati monetari sono equamente divisi tra un taglio dei tassi di interesse statunitensi di 50 e 25 punti base (bps) a settembre, prevedendo un allentamento totale di 100 bps entro la fine del 2024.

Minore volatilità per ora

A fine settimana scorsa era arrivato un po’ di sollievo dalla volatilità dovuta alle preoccupazioni sui presunti ritardi nel taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. Il Cboe Volatility Index, il cosiddetto indicatore della paura di Wall Street, si è ritirato dai suoi livelli più alti dai primi giorni della pandemia di Covid-19.

“I mercati potrebbero rimanere tesi quest'estate mentre cercano di decifrare la forza sottostante dell'economia statunitense e mentre le valutazioni e gli estremi tecnici si srotolano", spiega Seema Shah, capo stratega globale di Principal Asset Management, ritenendo che “I solidi bilanci delle famiglie e delle aziende suggeriscono che la debolezza economica dovrebbe essere limitata”.

"Con il miglioramento della liquidità, valutazioni tecnologiche più ragionevoli e la possibilità di un graduale taglio dei tassi da parte della Fed a partire da settembre, gli investitori dovrebbero affrontare le turbolenze estive concentrandosi sulle opportunità a lungo termine", aggiunge Shah.

In ogni modo, non c'è certezza che la calma continuerà, soprattutto in vista dei dati sull'inflazione di mercoledì e, secondo Citigroup, i trader si stanno posizionando affinché l'S&P 500 si muova dell'1,2% in entrambe le direzioni quando verrà pubblicato il rapporto sull'indice dei prezzi al consumo.

Notizie societarie e pre market USA

Starbucks (+2%): l'investitore attivista Starboard Value detiene una partecipazione nella società, come riporta il Wall Street Journal, anche se la quota non è nota.

Humacyte (-12%): la Food and Drug Administration (FDA) ha esteso la revisione del suo impianto chiamato Human Acellular Vessel (HAV), usato per trattare pazienti con vasi sanguigni danneggiati.

Hawaiian Electric (-6%): ha rivelato di non avere un piano di finanziamento per l'accordo sull'incendio avvenuto a Maui da 1,99 miliardi di dollari.

KeyCorp (+15%): la canadese Scotiabank dichiara di aver concluso un accordo per l'acquisto di una quota del 14,9% circa della banca attraverso l'emissione di azioni ordinarie a 17,17 dollari l'una, prezzo che rappresenta un premio del 17,5% rispetto alla chiusura di venerdì del titolo (16,61 dollari).

Riley Financial (-25%): prevede una perdita netta nel secondo trimestre tra i 435 e i 475 milioni di dollari, o tra i 14 e i 15 dollari per azione, rispetto ai 44,4 milioni di dollari, o 1,55 dollari per azione, dello stesso periodo dell'anno precedente.

JetBlue Airways (-5%): annunciata offerta di 400 milioni di dollari di obbligazioni senior convertibili con scadenza al 2029.

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