Wall Street migliora ma ancora in rosso: restano i timori per la crisi del credito

Wall Street migliora ma ancora in rosso: restano i timori per la crisi del credito

I timori per il settore bancario si aggiungono alle tensioni commerciali, allo shutdown del governo USA e ai sospetti di una bolla dell’intelligenza artificiale.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Wall Street oggi

Wall Street ancora in calo prima dell’apertura ufficiale, con i timori per il peggioramento della qualità creditizia delle banche che si aggiunge alle tensioni commerciali tra USA e Cina, al blocco del governo statunitense e ai sospetti di una bolla dell’intelligenza artificiale che già nei giorni scorsi aveva indebolito il sentiment.

I future sul Nasdaq migliorano nel corso della mattinata (italiana) e ora le perdite si limitano a mezzo punto percentuale, mentre restano ancora in rosso anche i contratti sullo S&P500 (-0,30%) e quelli sul Dow Jones (-0,10%).

Il dollaro prosegue stabile nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD scambia a 1,1684, con l’indice del dollaro a 98,35, mentre il Bitcoin sprofonda (-5%) a 105 mila dollari.

Ritracciano i prezzi dell’oro dopo i nuovi record di questa mattina: il future torna a 4.300 dollaro quando aveva toccato i 4.391 mila, mentre il prezzo spot scende a 4.292 dollari. Fermo il petrolio: Brent a 61 dollari e greggio WTI a 57,50 dollari.

La crisi bancaria

Il ribasso è stato innescato dalla banca regionale Zions Bancorporation che ha comunicato una perdita di 50 milioni di dollari legata a due prestiti commerciali e industriali, mentre Western Alliance ha annunciato di aver intentato una causa per frode contro Cantor Group V.

Il sell-off ha riacceso i timori per l'allentamento degli standard di prestito in un settore già sotto pressione per due fallimenti nell'automotive, a più di due anni dal crollo di Silicon Valley Bank.

Nel pre market odierno, Zions perde l'1,8%, mentre Western Alliance cede il 2,8% prima dell'apertura dei mercati. Inoltre, Jefferies ha comunicato l'esposizione al fallimento del fornitore di ricambi auto First Brands, arretra del 2,5%, estendendo il crollo del 10,6% registrato ieri.

La view degli analisti

"L'impressione è che questi rischi siano arrivati in un momento in cui il recente rialzo ai massimi storici sembrava comunque abbastanza fragile. Quindi, sembra che l'elenco dei rischi si stia allungando e che gli investitori debbano fare un po' di conti con la realtà", spiega Fiona Cincotta, analista senior di mercato di City Index.

"Potrebbero essere tutti episodi isolati, ma i timori per l'aumento di prestiti deteriorati e per i crediti a rischio stanno crescendo", ha detto Neil Wilson, strategist di Saxo Markets. "Se si aggiungono le preoccupazioni per le guerre commerciali e il rischio di bolla legata all'IA sempre più elevato, si ottiene un cocktail di fattori di incertezza piuttosto sgradevole per concludere la settimana in modalità 'risk-off’”, ha aggiunto.

"Il contagio ad altri asset rischiosi mostra non solo che i mercati sono ancora sensibili alle preoccupazioni delle banche regionali (un’eredità del crollo di SVB nel 2023), ma potenzialmente anche al mercato creditizio più ampio, che ha operato con spread eccezionalmente ristretti negli ultimi mesi", hanno affermato gli analisti di ING in una nota.

“Questi sono sintomi di fine ciclo, in cui possiamo intravedere segnali di compiacenza negli standard di concessione del credito,” ha dichiarato Raphael Thuin, responsabile delle strategie di mercato dei capitali presso Tikehau Capital, che aggiunge: “Dopo l’impennata di quest’anno e le valutazioni elevate, la tentazione di realizzare profitti e consolidare i guadagni annuali è forte. È probabile che i movimenti di mercato siano accentuati oggi mentre ci avviciniamo al fine settimana”.

Notizie societarie e pre market USA

Oracle (-4%): prevede ricavi totali a 225 miliardi di dollari e utili adjusted a 21 dollari per azione entro l'anno fiscale 2030.

Coca-Cola (+0,60%): sta valutando la possibilità di quotare in borsa la sua unità di imbottigliamento indiana in un'operazione che potrebbe fruttare 1 miliardo di dollari, secondo indiscrezioni riportate da Bloomberg News.

American Express (+0,50%): prevede ora un utile per azione compreso tra 15,20 e 15,50 dollari per l'esercizio chiuso al 31 dicembre, rispetto alle precedenti aspettative di 15-15,50 dollari.

Revolution Medicines (+7%): la FDA annuncia che nove prodotti, tra cui il daraxonrasib per il cancro al pancreas, sono sottoposti a un nuovo processo di revisione accelerata.

Artiva (+102%): la FDA ha concesso la designazione fast track alla sua terapia cellulare AlloNK per il trattamento dell'artrite reumatoide refrattaria.

Raccomandazioni analisti

Tesla

Barclays: neutral e prezzo obiettivo alzato da 275 a 350 dollari.

Netflix

UBS: buy e target price confermato a 1.495 dollari.

The Goldman Sachs

BNP Paribas Exane: neutral e prezzo obiettivo aumentato da 685 a 775 dollari.

Morgan Stanley

BNP Paribas Exane: neutral e target price incrementato da 145 a 170 dollari.

Oracle

Jefferies: buy e prezzo obiettivo alzato da 360 a 400 dollari.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Leggi la nostra guida sugli ETF

Bond a 20 anni in sterline

Ogni anno cumula cedole del 10%. Richiamabile dal secondo anno.

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.




Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy
Dichiarazione Accessibilità

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it