Wall Street poco mossa, settimana con le prime trimestrali delle big tech

Wall Street poco mossa, settimana con le prime trimestrali delle big tech

Mentre i dazi restano sempre al centro dell’attenzione, nei prossimi arriveranno i risultati di due dei ‘Magnifici Sette’ della Borsa di New York.

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Wall Street oggi

Inizio di settimana senza grandi balzi, con una quasi totale assenza di dati macroeconomici, mentre resta l’incertezza sui dazi e si attendono le trimestrali di due grandi società tecnologiche. La giornata si era aperta con la People’s Bank of China che ha lasciato invariati i tassi di interesse al 3,5%, un livello storicamente molto basso, mentre i mercati finanziari percepiscono interventi al ribasso nel futuro per sostenere un’economia che procede ancora a singhiozzo.

Il resto della giornata sarà privo di informazioni macroeconomiche fino alle 16:00 quando gli Stati Uniti rilasceranno l’indice predittivo di giugno, stimato a -0,2% m/m da -0,1%.

Intanto, i future sui principali indici di Wall Street (S&P500, Dow Jones e Nasdaq) scambiano appena sopra la parità (+0,20%) quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni, mentre il dollaro scende nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD sale a 1,663. Bitcoin poco mosso, a 118 mila dollari.

Tra le materie prime, l’oro guadagna oltre mezzo punto percentuale, a 3.379 dollari l’oncia (future), e i prezzi del petrolio restano fermi: Brent a 69,19 dollari e greggio WTI a 66 dollari l’oncia.

I dazi USA-UE

Si avvicina la scadenza del 1° agosto, quando le tariffe minacciate dal presidente Usa Trump dovrebbero entrare in vigore, in mancanza di accordi. Sale l’attesa e aumenta la tensione sui mercati con voci contraddittorie. Venerdì si è diffusa l’indiscrezione che l’amministrazione USA vorrebbe imporre tariffe del 15%-20% sull’Europa e Wall Street ha invertito la rotta. In questo scenario, dazi al 10% sembrano ormai inevitabili e sarebbero il male minore.

Il Segretario al Commercio Howard Lutnick ha dichiarato a Face the Nation della CBS di attendersi che i paesi chiave capiscano che aprire i loro mercati agli Stati Uniti è meglio che pagare dazi significativi, ma che il 1° agosto è una scadenza vincolante. "Le prossime due settimane saranno da record", ha affermato Lutnick, suggerendo che sono in arrivo ulteriori accordi commerciali.

Oltre ai dazi base del 30% che entreranno in vigore il 1° agosto, Trump ha anche imposto una tariffa del 25% su auto e ricambi auto importati, insieme a dazi del 50% su acciaio, alluminio e rame, minacciandone nuovi per il mese prossimo su prodotti farmaceutici e semiconduttori esteri.

Alcuni stati membri dell'Unione europea sono disponibili a tariffe più elevate se un numero sufficiente di articoli ne sarà esente, ha riportato Bloomberg, citando fonti vicine alle discussioni.

Le trimestrali tech

Delle 59 società dell'S&P 500 che hanno pubblicato utili trimestrali in questa stagione, l'81,4% ha superato le aspettative di Wall Street, rispetto a una media a lungo termine del 67,1%, secondo i dati LSEG aggiornati a venerdì.

Tutti gli occhi saranno puntati su Alphabet (mercoledì) e Tesla (mercoledì) nel corso di questa settimana, con l'inizio della comunicazione degli utili dei cosiddetti ‘Magnifici Sette’, titoli che potrebbero influenzare l'andamento generale di Wall Street. Inoltre, più di 100 aziende pubblicheranno i loro dati questa settimana.

Nell’attesa, Bank of America ha alzato il target price sulle azioni Tesla da 305 a 341 dollari per azione, rivedendo al ribasso le stime sul margine della casa automobilistica per tenere conto dell'impatto delle tariffe sull'attività di stoccaggio dell'energia. "Le tariffe sono una potenziale fonte di deterioramento del margine, che potrebbe essere difficile da superare nell'immediato", spiegano dalla banca.

Notizie societarie e pre market USA

Dominos' Pizza (+5%): aumento del 2,4% nelle vendite internazionali nel secondo trimestre, superiore al +1,71% stimato dagli analisti (dati LSEG).

Verizon Communications (+4%): ricavi nel secondo trimestre per 34,5 miliardi di dollari, battendo le stime medie degli analisti di 33,74 miliardi (dati LSEG).

Cleveland-Cliffs (+2%): perdita netta di 247 milioni di dollari, o 0,50 dollari per azione, inferiore alle stime degli analisti di 0,74 dollari.

Block (+9%): mercoledì sostituirà Hess Corp nell’indice Dow Jones, dopo la fusione da 55 miliardi di dollari con la major petrolifera Chevron.

Roper Technologies (+1,70%): ha anche alzato le sue previsioni di utile annuale rettificato a un intervallo compreso tra 19,90 e 20,05 dollari per azione, rispetto alla precedente previsione di 19,80-20,05 dollari.

Raccomandazioni analisti

Microsoft

RBC: buy e prezzo obiettivo confermato a 525 dollari.

Tesla

Jefferies: per l'analista Philippe Houchois il rating è neutral.

Netflix

Citigroup: neutral e target price alzato da 1.250 a 1.295 dollari.

Coca-Cola Co

RBC: buy e prezzo obiettivo sempre a 76 dollari.

JP Morgan: buy e target price ridotto da 79 a 77 dollari.

Advanced Micro Devices

Citigroup: neutral e Prezzo obiettivo incrementato da 145 a 165 dollari.

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