Wall Street prova a ripartire, l’oro non si ferma

Con lo shutdown delle attività governative statunitensi che prosegue, oggi il focus sarà sui verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve in agenda in serata.
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Wall Street oggi
Torna il verde a Wall Street dopo le chiusure negative di ieri dei principali indici azionari, mentre oggi l’evento clou sarà la diffusione dei verbali della riunione di settembre della Federal Reserve.
Ben intonati i future sul Dow Jones (+0,20%) e quelli sul Nasdaq (+0,20%), mentre seguono in scia anche i contratti sullo S&P500 (+0,10%).
Il dollaro continua il recupero nei confronti della valuta unica, con la coppia EUR/USD a 1,1627, mentre l’indice del dollaro sale a 98,85. Bitcoin in flessione (-1%) a 122.880 dollari.
L'oro spot supera per la prima volta i 4.000 dollari l'oncia, sottolineando l'elevata domanda di copertura in un contesto di incertezza macroeconomica.
In crescita i prezzi del petrolio: Brent a 66,30 dollari e greggio WTI a 62,70 dollari al barile. Nella giornata di oggi sono previsti gli interventi del presidente della Fed di St. Louis, Alberto Musalem, dei suoi collegi di Dallas (Lorie Logan), di Chicago (Austan Goolsbee) e di Minneapolis (Neel Kashkari).
Oggi i verbali della Fed
Con lo shutdown del governo statunitense che ha posticipato la pubblicazione dei principali dati economici e l'avvicinarsi della stagione degli utili, gli operatori cercheranno indizi sulle future scelte di politiche monetarie della Federal Reserve analizzando i verbali della riunione di settembre dell’istituto centrale, in agenda stasera alle ore 21 italiane. In particolare, dalle minute dovrebbero emergere nuovi indizi sulle divisioni interne della banca centrale e sulle prospettive dei tassi di interesse, poiché la chiusura delle attività governative priva i decisori politici di dati economici chiave.
La chiusura delle attività del governo federale, giunta al settimo giorno, continua a generare incertezza. Finora, non si intravede una fine della situazione di stallo a Washington, con il presidente Trump che sostiene la posizione dei repubblicani secondo cui non verranno avviati negoziati con i democratici sui sussidi sanitari che sperano di estendere fino alla riapertura del governo. Allo stesso tempo, Trump ha minacciato di trattenere gli arretrati per i dipendenti federali in congedo.
Bolla o non bolla?
Nonostante le flessioni di ieri, i titoli azionari sono vicini ai massimi storici grazie allo slancio dell'intelligenza artificiale e della tecnologia. Il rally si protrae in un periodo tipicamente debole, con gli investitori che hanno in gran parte ignorato le notizie relative allo shutdown del governo, giunto ormai all'ottavo giorno. Tuttavia, la cautela è evidente sotto la superficie, rendendo i titoli vulnerabili a un calo.
Una serie di indicatori alternativi ha evidenziato un indebolimento del mercato del lavoro. La società d'investimento globale Carlyle ha stimato martedì che i datori di lavoro statunitensi hanno aggiunto solo 17.000 posti di lavoro a settembre, sulla base dei dati delle società in portafoglio. Questo dato è ben al di sotto dei 54.000 posti di lavoro che gli economisti intervistati da Reuters avevano previsto nel rapporto ufficiale sui salari non agricoli, che doveva essere pubblicato la scorsa settimana ma è stato ritardato dalla chiusura del governo.
"Anche se sembra che non siamo ancora in una bolla, gli alti livelli di concentrazione del mercato e l'aumento della concorrenza nello spazio dell'IA suggeriscono agli investitori di continuare a concentrarsi sulla diversificazione", hanno scritto in una nota gli strateghi di Goldman Sachs.
Secondo gli analisti di Oppenheimer, “Attualmente ci sono elementi nel comportamento degli investitori e nei prezzi di mercato che rimandano alle bolle precedenti, tra cui l'aumento delle valutazioni assolute, l'elevata concentrazione del mercato, la maggiore intensità di capitale delle aziende leader e l'emergere del finanziamento da parte dei fornitori”.
Tuttavia, proseguono, “osserviamo differenze chiave: in primo luogo, l'apprezzamento del settore tecnologico è stato finora guidato dalla crescita fondamentale piuttosto che da speculazioni irrazionali sulla crescita futura. In secondo luogo, le aziende leader che hanno registrato i rendimenti più elevati hanno bilanci insolitamente solidi. In terzo luogo, il settore dell'intelligenza artificiale è stato finora dominato da pochi operatori storici; la maggior parte delle bolle si forma in un periodo di forte concorrenza, con l'afflusso di investitori e nuovi entranti”.
“Le valutazioni del settore tecnologico stanno diventando eccessive, ma non ancora a livelli coerenti con le bolle storiche”, concludono da Oppenheimer.
Notizie finanziarie e pre market USA
Confluent (+19%): secondo la Reuters, sta lavorando con una banca d'investimento sul processo di vendita, attualmente nelle sue fasi iniziali, che è stato avviato dopo che sia le società di private equity che altre aziende tecnologiche hanno espresso il loro interesse.
Esperion Therapeutics (-21%): operazione di follow-on da 75 milioni di dollari per 30 milioni di azioni a 2,50 dollari, a sconto del 19,1% rispetto alla chiusura di ieri.
Dayforce (+0,20%): il suo principale azionista ha annunciato che intende votare contro la proposta di Thoma Bravo di acquistare l'azienda per un valore di 12,3 miliardi di dollari, definendo l'offerta "insoddisfacente" e un tentativo di sfruttare il "pessimismo a breve termine" del settore.
CVS Health (-1%): Amazon ha annunciato che la sua attività di farmacia inizierà a dicembre a compilare alcune prescrizioni di farmaci comuni presso i chioschi elettronici nelle sue sedi di assistenza primaria One Medical.
Raccomandazioni analisti
Tesla
UBS: sell e prezzo obiettivo confermato a 247 dollari.
Apple
UBS: neutral e target price sempre a 220 dollari.
FedEx
JP Morgan: da buy a neutral e prezzo obiettivo tagliato da 284 a 274 dollari.
UPS
JP Morgan: neutral e target price ridotto da 96 a 85 dollari.
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