Wall Street prova il rimbalzo e attende Powell


L’attenzione oggi sarà puntata tutta sulle parole che il Presidente della Federal Reserve pronuncerà davanti alla Commissione finanza della Camera USA e gli analisti si attendono ancora un approccio attendista e legato ai dati.


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Wall Street in verde

Wall Street sembra oggi volersi riscattare dalla seduta di ieri quando i principali indici di borsa avevano terminato gli scambi in profondo rosso.

L’attesa per Jerome Powell sostiene i future sul Nasdaq (+0,80%) prima del suono della campanella, con i contratti sull'S&P500 (+0,40%) e quelli sul Dow Jones (+0,30%) in scia.

Stabili i rendimenti dei Titoli di Stato, mentre il dollaro soffre nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD viene scambiata (+0,17%) a 1,0873.

Oggi erano attesi anche i dati ADP sull’occupazione non agricola del mese di febbraio, risultata in crescita di 140 mila unità rispetto ai 149 mila previsti e ai +107 mila del mese precedente.

A mercato aperto (ore 16 italiane) uscirà un altro indicatore rilevante, i posti di lavoro vacanti (JOLTs) a fine gennaio: gli economisti si aspettano 8,85 milioni, in calo da 9,02 milioni, mentre alle 20 verrà diffuso il Beige Book della Federal Reserve.

Cosa dirà Powell?

Oggi alle 16 italiane Powell parlerà davanti alla Commissione per i servizi finanziari della Camera e molti si attendono che il Presidente della Federal Reserve parlerà di inflazione e stato dell’economia statunitense.

Secondo le attese Powell ribadirà di non vedere un bisogno urgente di tagli dei tassi, visto che i dati macro hanno mostrato un’economia ancora solida, allontanando così la necessità di un allentamento monetario.

L'analista di Deutsche Bank, Jim Reid ha notato, però, che i dati ISM sui servizi di martedì sono stati più deboli del previsto, con la componente lavoro particolarmente debole, elementi che si aggiungono ai timori che “un atterraggio morbido potrebbe non essere una cosa fatta”.

Se i mercati attualmente scontano tre tagli dei tassi nel 2024, in linea con il segnale della Fed, “sarà interessante vedere se Powell convaliderà quel messaggio”, ha aggiunto Reid.

“Powell probabilmente si atterrà alla narrazione della pazienza e della dipendenza dai dati, ma data l'intensa attenzione del mercato sui tempi della Fed, esiste il potenziale per una reazione del mercato, in particolare nelle domande e risposte”, spiega Seema Shah, Chief Global Strategist di Principal Asset Management Alpha Exchange.

Da UBS prevedono che “Powell suggerirà che i tagli dei tassi potrebbero essere ritardati, ma probabilmente inizieranno nel 2024”, mentre lo strumento FedWatch di CME Group indica una probabilità del 69,1% del primo taglio quest’anno secondo i trader.

I record di Bitcoin e oro

In queste due ore la coppia Bitcoin-oro è salita agli onori delle cronache dopo aver toccato i rispettivi record a 69.200 dollari e 2.141,59 dollari l’oncia, inviando messaggi contrastanti sulla propensione al rischio dei mercati. Se l’oro è storicamente un bene rifugio, infatti, la principale delle criptovalute viene considerato ancora come asset puramente speculativo.

Il Bitcoin è cresciuto di quasi il 50% quest’anno, aiutato dagli afflussi negli ETF statunitensi recentemente coniati che detengono direttamente la valuta digitale. Il rialzo dell’oro, invece, potrebbe essere interpretato come un indicatore di un posizionamento difensivo sulle preoccupazioni per i pericoli di tensione geopolitica o un possibile calo delle azioni globali sulla scia di una corsa da record.

Secondo Chris Weston, responsabile della ricerca per Pepperstone Group Ltd, i trader stanno inseguendo lo slancio di breve termine in entrambi gli asset. “L'oro è stato scambiato in grossi volumi da un giorno all'altro: gli investitori fast-money stanno comprando lo slancio e questo è ciò che stiamo vedendo anche con il Bitcoin”, ha raccontato Weston.

Sia il Bitcoin che l’oro sono visti come beneficiari delle aspettative di una politica monetaria più allentata: se i mercati degli swap mostrano una probabilità del 62% di un taglio dei tassi di interesse della Fed a giugno, rispetto al 58% della fine di febbraio, entrambi gli asset hanno raggiunto i loro massimi nella giornata di ieri.

Notizie societarie e pre-market USA

CrowdStrike Holdings (+24%): per il 2025 prevede un utile annuo di 3,77-3,97 dollari per azione e ricavi annui di 3,92-3,99 miliardi di dollari, con entrambi i valori medi al di sopra delle stime degli analisti.

Cipher Mining (+4%): utile trimestrale rettificato di 5 centesimi per azione, superiore a quello dello stesso periodo dell'anno scorso (-21 centesimi) e a quello previsto da sette analisti di - 4 centesimi.

Ross Stores (-3%): prevede per il 2024 un utile per azione compreso tra 5,64 e 5,89 dollari inferiore alle aspettative del mercato di 5,91 (dati LSEG).

Xerox (-8%): annunciata un'offerta privata di obbligazioni convertibili da 300 milioni di dollari con scadenza 2030.

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