Wall Street rallenta prima dei conti di Nvidia

Torna in scena Trump. Il Presidente degli Stati Uniti ha detto di essere pronto ad applicare i dazi alle importazioni da Canada e Messico, dopo la decisione di congelare per un mese la decisione. "andranno avanti come previsto”.
Sull’Ucraina: ”La tregua potrebbe essere raggiunta in qualche settimana". Lo ha detto ieri Emmanuel Macron a Washington.
Germania: Bloomberg riporta che il cancelliere incaricato Friedrich Mertz ha avviato colloqui con i Socialdemocratici per approvare rapidamente fino a 200 miliardi di euro (210 miliardi di dollari) in spese straordinarie per la difesa.
L’oro è in ribasso dello 0,4% a 2.937 dollari, all’indomani di un altro record.
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In assenza di trimestrali di peso e di dati macroeconomici di qualche rilevanza, Wall Street ha seguito il trend di venerdì, chiudendo in ribasso dello 0,5% con l’S&P500 e dell’1,2% con il Nasdaq. I tech sono stati penalizzati dal report di TD Cowen su Microsoft: gli analisti scrivono che la società ha cancellato i contratti di locazione con "almeno due operatori di centri dati privati", probabilmente perché temono di esagerare nella corsa ad accaparrarsi potenza di calcolo.
"Sebbene il trend rialzista primario del mercato azionario rimanga intatto e il lavoro del nostro team suggerisca che i rischi di recessione rimangono relativamente bassi, il rischio/ricompensa a breve termine appare più misto", ha scritto Keith Lerner di Truist, nelle nota che declassa la view sulle azioni a neutrale da attraente. La debolezza delle ultime due sedute, secondo altri commentatori, è solo un rallentamento in visto della pubblicazione dei risultati di Nvidia, evento che dovrebbe dare una nuova direzione al mercato. Le aspettative non sembrano essere positive per i tech, visto che all’inizio della scorsa settimana il Nasdaq era in rialzo del 3,8% da inizio anno, ieri ha girato in rosso.
Nel corso della notte, l’attenzione si è spostata di nuovo sulle iniziative di politica commerciale e diplomatiche degli Stati Uniti.
DAZI PRONTI
Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto di essere pronto ad applicare i dazi alle importazioni da Canada e Messico, dopo la decisione di congelare per un mese la decisione. "andranno avanti come previsto"- ha detto, rispondendo alle domande dei giornalisti - e sembra che stiano procedendo molto rapidamente. Siamo stati trattati molto male da molti Paesi, non solo Canada e Messico. Ci hanno sfruttato". La pausa sui nuovi dazi a Messico e Canada scade la prossima settimana.
ALTOLA’ ALLA CINA SUI CHIP
Il governo degli Stati Uniti starebbe lavorando a una versione più severa del provvedimento che limita l’operatività verso la Cina dei produttori locale di semiconduttori evoluti. Non si tratta di una nuova iniziativa di Donald Trump, è semplicemente il rafforzamento di un intervento avviato e portato avanti da Joe Biden. Nel mirino degli alti funzionari di Washington ci sarebbe anche Nvidia, oggi parzialmente esentata dalle limitazioni all’export verso la Cina. Va detto che potrebbero volerci mesi prima che si arrivi a un testo di legge definitivo, anche perché Trump sta licenziano il personale delle agenzie federali incaricate di lavorare su questi dossier.
ASIA PACIFICO
Le indicazioni sui piano degli Stati Uniti sui chip penalizzano stamattina le borse asiatiche, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in calo dello 0,7%. Scendono anche la maggior parte delle piazze azionarie dell’area. Shanghai Composite -0,4%. Ha riaperto in ribasso la borsa del Giappone: Nikkei -1,2%. Salgono i titoli delle società giapponesi di trading finanziario, tra cui Mitsubishi e Marubeni dopo che Berkshire Hathaway ha espresso la volontà di aumentare l’esposizione al settore.
In calo dello 0,5% l’indice Kospi di Seul: la banca centrale coreana ha tagliato i tassi d’interesse e ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita del PIL.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità. Future del Dax di Francoforte -0,1%.
GERMANIA
Il cancelliere designato Friedrich Merz vuole iniziare le consultazioni il prima possibile, per non lasciare Berlino troppo a lungo senza un governo. E non mostra alcun dubbio sui colori, il leader dei conservatori in Germania punta tutto sui socialdemocratici dopo il mancato ingresso dei liberali (e del partito rossobruno Bsw) al Bundestag: "Abbiamo avuto un mandato chiaro e costruiremo una Grosse Koalition. I colloqui inizieranno nei prossimi giorni”.
Bloomberg riporta che Mertz ha avviato colloqui con i Socialdemocratici per approvare rapidamente fino a 200 miliardi di euro (210 miliardi di dollari) in spese straordinarie per la difesa. I due partiti stanno discutendo modi per aggirare le rigide restrizioni della Germania sul debito per liberare risorse da destinare al potenziamento dell'esercito. Il nuovo pacchetto di spesa potrebbe essere il doppio di quello approvato tre anni fa.
BTP, MEGLIO NON ESAGERARE
Ieri lo spread tra il Bund e il BTP si è aperto, a 114 punti base. Il decennale si è indebolito a 3,61% di tasso di rendimento. Nelle indicazioni sul posizionamento dei portafogli presenti nella nota di ieri, Wellington Management, parla anche dei titoli di debito italiani. “Crediamo che i gestori attivi esperti saranno in grado di generare rendimenti simili, se non superiori, a quelli attualmente disponibili attraverso un investimento esclusivamente in BTP, a fronte tuttavia di un rischio di volatilità e di reinvestimento decisamente inferiore. I dati del Ministero del Tesoro italiano indicano che il paese dovrà rifinanziare circa 2.000 miliardi di euro di debito in essere nei prossimi cinque anni”, scrive Marco Giordano, Investment Director della casa di gestione.
UCRAINA
"La tregua in Ucraina potrebbe essere raggiunta in qualche settimana". Lo ha detto ieri Emmanuel Macron a Washington. Il presidente francese ha ripetuto un concetto espresso da Donald Trump durante il loro incontro bilaterale.
Usa e Francia hanno combattuto insieme in diversi conflitti e insieme metteremo fine alla sanguinosa guerra in Ucraina”, ha detto poi Trump nella conferenza stampa congiunta alla Casa Bianca. Macron ha affermato che è stato giusto coinvolgere nuovamente il leader russo Vladimir Putin, ma ha avvertito che qualsiasi accordo sull'Ucraina deve includere garanzie di sicurezza. “Ci sono buone ragioni per cui il presidente Trump dovrebbe impegnarsi nuovamente con il presidente Putin”.
Ieri sera, all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, gli Stati Uniti hanno messo il veto a una risoluzione sostenuta dall'Europa che definiva "l'invasione su larga scala" di Mosca. Invece, per la prima volta dall'inizio della guerra, Washington e Mosca si sono allineate al Consiglio di Sicurezza per approvare una risoluzione degli Stati Uniti che chiede una "rapida fine" del conflitto senza attribuire colpe. La risoluzione è stata approvata con il sostegno di Russia e Cina.
L’oro è in ribasso dello 0,4% a 2.937 dollari, all’indomani di un altro record.
TITOLI
Eni ha siglato tre accordi con società emirati su data center, interconnessioni elettriche e minerali critici, nell'ambito del nuovo partenariato bilaterale lanciato in occasione della visita di Stato a Roma del Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sheikh Mohamed bin Zayed al Nahyan.
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