Wall Street vede rosso, sorpresa dall’occupazione negli USA

Wall Street vede rosso, sorpresa dall’occupazione negli USA

Il dato sulle nuove buste paga non agricole diffuso dall’ADP sono risultate nettamente superiori alle attese e aumentano le previsioni di una prossima stretta monetaria da parte della Federal Reserve.

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Sorpresa ADP

Sorprendono i dati sui nuovi posti di lavoro nel settore privato negli Stati Uniti indicati nel report della Automated Data Processing (ADP), che precede quello ufficiale del Dipartimento del Lavoro atteso per domani, aumentando così le scommesse di un prossimo rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

Le buste paga statunitensi non agricole di giugno sono risultate di 497 mila, ben oltre le 225.000 unità previste e alle 267 mila (riviste da 278 mila) del mese precedente.

Importante anche il dato sulle richieste iniziali di disoccupazione alla settimana terminata il primo di luglio, arrivate a 248 mila rispetto alle 245 mila attese e alle 239 mila precedenti.

Altri dati macro diffusi oggi riguardano l’indice MBA, misura delle nuove richieste di ipoteche negli USA, al 30 giugno risultato in calo del 4,4% dopo il +3% della settimana precedente.

Inoltre, il rapporto Challenger Gray & Christmas ha mostrato un dimezzamento (-49,%) dei licenziamenti nel mese di giugno per le aziende statunitensi rispetto a maggio, con un taglio di circa 40.700 posti di lavoro, e un aumento del 25% se paragonato allo stesso periodo del 2022 (32.517 unità).

Da inizio anno si sono registrati 458.209 licenziamenti (+244% rispetto ai 133.211 del pari periodo del 2022).

Wall Street in rosso

Mostrando ancora la resilienza dell’economia a stelle e strisce, il dato aumentava le vendite sui future di Wall Street, aprendo la strada ad un’apertura debole per la borsa statunitense.

I contratti sui principali indici, il Nasdaq, lo S&P500 e il Dow Jones, cedono lo 0,50% a mezz’ora dal suono della campanella di New York.

Dollaro in recupero dopo il dato sulle buste paga e la coppia EUR/USD veniva scambiata a 1,0871, ritornando così verso la parità.

Treasury USA in crescita, con il biennale che supera il 5% (+1,75%) e il decennale oltre il 4% (+2,30%), livello più alto da poco prima del mini-panico bancario di marzo.

Minute Fed

Ieri sono stati diffusi i verbali dell’ultima riunione del FOMC della Federal Reserve, nei quali è stato confermato quanto ripetuto da Powell nel corso del Forum delle banche centrali di Sintra (Portogallo) a fine giugno.

“Molti (esponenti del Fomc) hanno notato anche che, dopo aver avviato, lo scorso anno, una rapida restrizione della politica monetaria, la Commissione ha rallentato il ritmo dei rialzi dei tassi e che una ulteriore moderazione nell’intensità delle strette è stata appropriata”, aveva dichiarato Powell. Tra i motivi di questa scelta illustrati dal presidente c’è la volontà di “dare più tempo alla Fed per osservare gli effetti delle restrizioni cumulative e per valutare le implicazioni per la politica (monetaria)”.

Pertanto, alcuni analisti hanno letto in queste parole un futuro fatto di strette monetarie meno aggressive di quelle del 2022, arrivate anche a 75 punti base, ma ancora nuovi rialzi dei tassi all’orizzonte. “Il messaggio chiave del Fomc di giugno è comunque che la decisione di una pausa nel ciclo delle strette monetarie il mese scorso non è stata adottata all'unanimità e i 'falchi' sono stati messi in minoranza ma torneranno a prevalere”, spiega dalla Reuters Kevin Buckland. Attualmente, lo strumento CME FedWatch prevede al 93,6%, la possibilità di un rialzo dei tassi in occasione della prossima riunione in agenda il 26 luglio, aumentato rispetto all’88,6% precedente ai dati macro di oggi.

Notizie societarie e pre-market USA

Meta Platforms (+2%): ha lanciato l’app di microblogging ‘Threads’ sfidando Twitter di Elon Musk e ha superato subito i 10 milioni di utenti nelle prime sette ore di lancio.

Tesla (-0,50%): Elon Musk ha affermato che la prima auto della sua casa automobilistica al 100% a guida autonoma, “forse a livello quattro o cinque” di autonomia, arriverà entro la fine di quest’anno.

Exxon Mobil (-1%): forte calo dell’utile operativo nel secondo trimestre a causa del calo dei prezzi del gas naturale e dell'indebolimento dei margini di raffinazione del petrolio, a circa 7,8 miliardi di dollari dai 17,85 miliardi di dollari dell'anno precedente.

Bank of America (+0,20%): aumentata la cedola dopo aver superato gli stress test annuali della Federal Reserve, caratterizzati da uno scenario di recessione e perdite complessive per il settore di 541 miliardi di dollari

Allarity Therapeutics (-50%): annunciata l’offerta pubblica di 2,5 milioni di azioni ordinarie, e warrant a 4,50 dollari per azione, prezzo di acquisto scontato del 45,6% rispetto alla chiusura di ieri del titolo (8,28 dollari).

VBI Vaccines (-28%): ha annunciato un’offerta pubblica e una diretta di azioni e warrant, anche altri dettagli dell'operazione non sono stati resi noti.

Raccomandazioni analisti

Tesla

UBS: ‘buy’ e prezzo obiettivo fermo a 220 dollari.

Netflix

Goldman Sachs: da ‘sell’ a ‘neutral’ e target price alzato da 230 USD a 400 dollari.

Alphabet

Piper Sandler: ‘buy’ e prezzo obiettivo incrementato a 140 USD rispetto ai precedenti 128 dollari.

Rivian

Da Davidson: da ‘sell’ a ‘neutral’ e target price alzato da 11 USD a 18 dollari.

Robinhood Markes

Piper Sandler: ‘neutral’ e del prezzo obiettivo aumentato da 10 USD a 11 dollari.

Manpower Group

UBS: ‘neutral’ e target price alzato a 82 USD rispetto ai precedenti 77 dollari.

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