Wall Street verso un’apertura piatta, petrolio ancora sotto i riflettori

Poco mossa la borsa di New York nella giornata post decisione dell’OPEC+ sulla produzione di petrolio e in attesa di novità dal fronte Apple, con il mercato che si interroga ancora sulle prossime mosse della Federal Reserve.
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Wall Street piatta
Partenza incerta prevista per Wall Street in questa seduta di inizio settimana, mentre lo sguardo torna a rivolgersi verso le previsioni sulle future mosse della Federal Reserve e il petrolio si prende la scena.
A meno di un’ora dall’avvio, i future sul Nasdaq scambiano sotto la parità (-0,20%), mentre ‘ballano’ tra il verde e il rosso quelli sullo S&P500 e quelli sul Dow Jones.
Dollaro in leggera crescita verso un paniere di sei valute (+0,20%) e nei confronti dell’euro, e la coppia EUR/USD scivola a 1,0684.
In aumento di circa un punto e mezzo i Treasury USA a dieci e a due anni, rispettivamente al 3,784% e al 4,543%.
Fed e dati macro
Venerdì i dati sulle le buste paga nel settore pubblico e privato hanno superato di gran lunga le previsioni, mentre le pressioni salariali si sono attenuate e il tasso di disoccupazione è salito dai minimi di 53 anni.
Dati che hanno alimentato le previsioni che la Fed possa sospendere il suo programma di rialzi dei tassi nella riunione del 13-14 giugno, quotate al 75% secondo il CME FedWatch Tool, anche se probabilmente lo riprenderà a luglio.
Oggi, intanto, l’attenzione sarà rivolta alle 15:45 (italiane) verso l’Indice PMI Servizi di S&P Global e alle 16 verranno diffusi i dati sugli ordini di fabbrica e quelli di beni durevoli, oltre all’indice ISM Servizi, atteso in miglioramento da 51,9 a 52,4.
Secondo Eliza Winger, economista di Bloomberg Intelligence, il dato di oggi mostrerà un perdurante aumento della domanda di servizi, dopo che l’ultimo Beige Book della Federal Reserve documentava una spesa per i consumi stabile o in crescita nella maggior parte dei distretti, “con la domanda di servizi, quali il tempo libero e l’ospitalità ancora in aumento”.
I segnali di un calo della domanda giustificato dal rialzo dei tassi, sono stati deboli: “le famiglie hanno continuato a spendere, in aprile, non solo nei servizi ma anche nei beni durevoli”, conclude l'economista.
Petrolio ancora in crescita
Ancora rialzi per i prezzi del petrolio dopo che l’Arabia Saudita ha annunciato di voler tagliare la produzione a 9 milioni di barili al giorno a luglio, dai circa 10 milioni di bpd di maggio, la più grande riduzione degli ultimi anni.
“Pensiamo che i futures sul Brent saliranno a 85 dollari entro il quarto trimestre del 2023, anche se si tiene conto di una tiepida ripresa della domanda in Cina”, prevede Vivek Dhar, stratega delle materie prime minerarie ed energetiche presso la Commonwealth Bank of Australia.
Crescita dei prezzi che sta sostenendo le azioni delle società energetiche statunitensi nel pre-market USA quali Chevron (+1,5%), Exxon Mobil (+1,5%), Occidental Petroleum (+2%), APA (+2,4%), Ovintiv (+3%), Marathon Oil Corp (+2,2%), United States Oil Fund LP (+2,2%) e ProShares Ultra Bloomberg Crude Oil (+4%).
Le previsioni su utili e S&P500
Intanto, Morgan Stanley prevede un calo del 16% degli utili delle società dell’S&P 500 quest’anno, seguito da un forte rimbalzo nel 2024, quando secondo gli analisti la politica della Federal Reserve diventerà più accomodante.
Gli strateghi guidati da Michael Wilson hanno dichiarato in una nota di oggi che si aspettano un forte rimbalzo degli utili, con un balzo del 23% per l’anno prossimo.
Inoltre, la banca ha avvertito che gli eps delle società dell’S&P potrebbero scivolare a 185 dollari da 195 dollari nel 2023, prima di recuperare a 239 dollari l'anno prossimo.
“Il periodo di boom/bust iniziato nel 2020 si trova attualmente nella parte di bust del ciclo degli utili, una dinamica che non è ancora stata valutata”, osserva Wilson.
Per quanto riguarda l’indice S&P500, Morgan Stanley prevede un rimbalzo fino al livello 4.200 nel 2024, mantenendo invariato il suo obiettivo di fine 2023 a 3.900 dollari, dopo che venerdì aveva chiuso a 4.282,37.
Notizie positive potrebbero arrivare da una serie di notizie positive secondo Morgan Stanley, quali le attese di un cambio di rotta della Fed, il persistente miglioramento della liquidità e le spinte dell'Intelligenza Artificiale a favore di società a grande capitalizzazione come Nvidia, elementi che hanno finora sostenuto gli indici.
Notizie societarie e pre-market USA
Apple (+1%): si prepara a svelare un nuovo auricolare per la “realtà mista” che è stato progettato per sette anni.
Novavax (+2%): annunciata la firma di un accordo triennale con Bill & Melinda Gates Medical Research Institute per la fornitura del suo adiuvante Matrix-M, un ingrediente chiave del suo vaccino contro il Covid 19 e che aiuta a creare una risposta immunitaria più forte, da utilizzare nella ricerca preclinica sui vaccini.
Mallinckrodt (-22%): sta valutando una seconda istanza di fallimento e altre opzioni dopo i dubbi sollevati da alcuni finanziatori circa il pagamento di 200 milioni di dollari legato a controversie legali sugli oppioidi.
Epam Systems (-6%): tagliate le previsioni di fatturato per il 2023 a 4,65-4,80 miliardi di dollari dalle precedenti aspettative di 4,95-5 miliardi.
Circor International (+49%): verrà acquistata dalla società di private equity KKR & Co per 1,6 miliardi di dollari, debito incluso, la quale pagherà 49 dollari per azione (31,67 la chiusura di ieri), pari a un valore azionario di 1 miliardo di dollari, secondo i calcoli di Reuters.
BullFrog AI Holdings (+10%): rafforzato l’accordo con la Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory per l’utilizzo della tecnologia di intelligenza artificiale brevettata che alimenta la piattaforma della società, bfLEAP.
Day One Biopharmaceuticals (+26%): i dati relativi allo studio di fase intermedia della sua monoterapia sperimentale in un tipo di tumore cerebrale mostrano un tasso di risposta globale del 67% e un tasso di beneficio clinico del 93%.
Cyxtera Technologies (-12%): presentata istanza di protezione per bancarotta in New Jersey dopo aver ricevuto la richiesta di 200 milioni di dollari da parte di alcuni finanziatori a termine per sostenere le operazioni durante il processo di bancarotta.
Raccomandazioni analisti
Tesla
UBS: ‘buy’ e prezzo obiettivo ancora a 220 dollari.
Biontech
Goldman Sachs: ‘neutral’ e target price resta a 140 dollari.
Oracle
Jefferies: ‘buy’ e prezzo obiettivo in rialzo a 125 USD dai precedenti 105 dollari.
T-Mobile US
UBS: ‘buy’ sul titolo e target price fermo a 180 dollari.
Broadcom
BNP Paribas Exane: ‘buy’ e prezzo obiettivo rivisto al rialzo a 925 USD rispetto ai precedenti 690 dollari.
Benchmark Company: ‘buy’ e target price alzato da 770 USD a 950 dollari.
Wells Fargo Securities: ‘neutral’ e aumento del prezzo obiettivo da 600 USD a 800 dollari.
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