Wall Street tocca nuovi massimi prima della FED


Il Dow Jones ha chiuso in rialzo dello 0,4% a 36.404 punti, un prezzo che non si vedeva da circa due anni. Oggi viene pubblicato il dato sull’inflazione: gli economisti si aspettano un lieve rallentamento del dato generale, al 3,1% anno su anno. Atteso stabile il dato core, al 4%. Goldman Sachs anticipa l’arrivo del primo taglio dei tassi all’estate dell’anno prossimo, mentre il mercato se lo aspetta in primavera. Difficilmente domani la Federal Reserve si pronuncerà in modo aperto a favore dell’allentamento di politica monetaria che gli investitori danno invece per imminente. Tra Fed e mercato potrebbe esserci nelle prossime settimane un braccio di ferro. Alphabet perde la causa antitrust avviata da Epic Games.


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L’ultimo appuntamento dell’anno con le comunicazioni della Federal Reserve non porta alla moderazione Wall Street: spinti dal rialzo dei titoli dell’industria dei chip, oltre che delle novità arrivate dal fronte fusioni/acquisizioni, i tre principali indici hanno toccati nuovi massimi da inizio anno. I grandi nomi del tech non hanno dato alcun contributo, anzi, sono stati parzialmente la zavorra del Nasdaq, salito solo dello 0,2%, il Dow Jones invece, in rialzo dello 0,44%, ha toccato i massimi degli ultimi due anni.

La borsa degli Stati Uniti ha ulteriormente accelerato alla vigilia della pubblicazione dei dati sull’inflazione. Gli economisti si aspettano un lieve rallentamento del dato generale, al 3,1% anno su anno. Atteso stabile il dato core, al 4%. Domani pomeriggio escono i prezzi alla produzione, attesi in calo. Alle 20 esce il comunicato di fine riunione del Federal Open Market Committee della Federal Reserve, alle 20.30 inizia la conferenza stampa di Jerome Powell.

TASSI: PRIMO TAGLIO IN ESTATE

Il rapido raffreddamento dell’inflazione spinge Goldman Sachs ad anticipare l’arrivo del primo taglio dei tassi negli Stati Uniti al terzo trimestre dell’anno prossimo. “La modifica non riflette un cambiamento sostanziale nel nostro modo di pensare, ma piuttosto il fatto che le soglie approssimative di taglio indicate in precedenza, sono state raggiunte prima”, si legge nel report diffuso ieri.

L’economista David Mericle avverte che la situazione è molto fluida, per cui, la Federal Reserve potrebbe posticipare o anticipare di poco il primo dei circa quattro tagli previsti nel corso dell’anno prossimo: il mercato si aspetta tassi più bassi di 114 punti base a fine anno, rispetto ai livelli attuali. Il board della Federal Reserve, secondo Goldman, dovrebbe confermare invece le indicazioni di settembre per quanto riguarda la traiettoria dei tassi, due tagli da cinquanta punti base nel 2024, cinque tagli nel 2025 e quattro nel 2026.

BRACCIO DI FERRO TRA FED E MERCATO

Pur avendo ridotto le aspettative sulla dimensione del taglio tassi attesa nel 2024, il mercato resta convinto del fatto che l’anno prossimo ci sarà un forte allentamento della politica monetaria. Secondo Gabriele Debach, market analyst di eToro, “è plausibile” che la banca centrale proceda “con cautela nel passare rapidamente a tagli dei tassi, poiché ciò potrebbe vanificare parte dell'irrigidimento delle condizioni finanziarie che attualmente contribuiscono a esercitare pressione sull’inflazione”. Si rischia così di ritrovarsi in una situazione di “potenziale braccio di ferro tra i prezzi di mercato e i messaggi della Fed”, un elemento “che potrebbe generare volatilità sia nei mercati obbligazionari che azionari”.

MONOPOLIO TECH

Epic Games, la società del popolarissimo videogioco Fortnite, ha ottenuto un’importante vittoria contro Google, accusata nel 2020 di monopolio. Un tribunale in California ha stabilito all'unanimità che la controllata di Alphabet "sta abusando del suo monopolio sul mercato delle app, a scapito degli sviluppatori”. Epic Games lotta da più di tre anni contro Google e Apple, i soggetti che dominano il mercato grazie ai loro sistemi operativi.

EUROPA E ASIA

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità, future del Dax di Francoforte poco mosso. Nel corso della mattinata esce l’indice Zew, una rilevazione del sentimento economico in Germania.

In Asia Pacifico, anche se lo yen torna ad apprezzarsi, si avvia a chiudere in lieve rialzo la borsa di Tokyo: indice Nikkei +0,2%. Sale dello 0,5% l’indice Hang Seng di Hong Kong. Sulla parità lo Shanghai Composite. Reuters ha riferito che è iniziato ieri sera il super vertice dal quale dovrebbero uscire gli aggiornamenti per il 2024 del piano quinquennale di crescita.


Poco mosse, nelle ultime ore le obbligazioni e le valute.

TITOLI

Nexi. F2I avrebbe offerto 600-700 milioni per alcune attività di digital banking della società di pagamenti e sta trattando in esclusiva per chiudere l'operazione a inizio 2024, scrive MF, sottolineando che si discute ancora di quali attività inserire nell'operazione. Nexi, dice l'articolo, si aspetta di incassare almeno 800 milioni.

TIM. Fastweb, azionista con il 4,5% di Fibercop assieme a Tim e Kkr, sta valutando se mantenere una partecipazione nella Netco scorporata di Tim, ha detto in una intervista al Sole24 Ore l'AD della società, Walter Renna. "Stiamo valutando e discutendo con Kkr... Se ci sarà la possibilità di continuare a lavorare in questo modo, con una nostra presenza nel board, rimarremo all'interno del progetto", ha detto il manager.

Unicredit. La Banca centrale europea ha fissato al 10,03% il requisito minimo di Cet1 per il 2024 al termine dello Srep, sopra il 9,2% fissato per quest'anno.

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