Xiaomi: trimestrale sopra le attese e fuori dalla lista nera Usa


Seconda in Europa dopo Samsung, corrono i risultati della cinese Xiaomi che ora guarda oltre al mercato dei cellulari: dai monopoattini all'auto elettrica


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Fuori dalla lista nera

Fuori dalla lista nera voluta da Trump e trimestrale sopra le attese per la big tech cinese, Xiaomi, terzo produttore mondiale di smartphone (secondo in Europa) e in corsa nei settori dell’auto elettrica

Alla compagnia sono state revocate tutte le restrizioni sui cittadini statunitensi che acquistano o detengono le sue azioni. La revoca non è successa per le connazionali Huawei e Zte, confermate a marzo

«Il tribunale distrettuale degli Stati Uniti del distretto di Columbia (Washington) ha emesso un'ordinanza finale che libera la designazione dell'azienda come CCMC da parte del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti», si legge in un documento depositato alla borsa di Hong Kong. L’ordinanza risale a martedì. «La società ribadisce di essere una società aperta, trasparente, quotata in borsa e gestita in modo indipendente», ha affermato il presidente di Xiaomi, Lei Jun.

Depositata alla borsa di Hong Kong, l’ordinanza risale a martedì. «La società ribadisce di essere una società aperta, trasparente, quotata in borsa e gestita in modo indipendente», ha affermato il presidente di Xiaomi, Lei Jun.

I conti

L'utile trimestrale di Xiaomi ha battuto le stime dopo che il terzo produttore di smartphone al mondo ha ridotto il divario con i leader Samsung e Apple.

La società, con sede a Pechino, ha registrato un utile netto rettificato di 6,1 miliardi di yuan (949 milioni di dollari) nel trimestre chiuso a marzo, superando la stima più alta di 5,3 miliardi di yuan attesa dagli analisti, grazie ai maggiori proventi finanziari e ai rimborsi fiscali. I ricavi hanno segnato un balzo annuo del 55%, a 76,9 miliardi di yuan, secondo un file deposito alla Borsa di Hong Kong.

Il cofondatore Lei Jun è alla ricerca di nuovi settori di attività per l'azienda che, fondata 11 anni fa, è operativa negli smartphone e in un ampio spettro della elettronica di consumo, tra smart TV e laptop. A marzo, Lei ha annunciato un investimento di 10 miliardi di dollari nel settore automobilistico.

Gli smartphone generano circa il 60% dei ricavi di Xiaomi, che ha spedito 48,6 milioni di telefoni nel mondo nei primi tre mesi del 2021: l'aumento annuo e' del 64,8%, pari alla crescita piu' rapida tra i primi cinque fornitori, secondo la società di ricerca International Data, sufficiente a ridurre le distanze da Sansung e Apple.

Xiaomi ha aumentato la sua quota nel mercato premium in Cina, sfruttando le difficoltà di Huawei. L'azienda deve affrontare "enormi sfide" in India - dove ha una quota del 28% del mercato degli smartphone - a causa dell'ondata di Covid-19. In piu', la carenza di chip globale potrebbe essere peggiore delle attese.

In aprile Xiaomi è salita al secondo posto nelle vendite in Europa, con il 21% del market share dietro il 35% di Samsung, ma davanti al gigante Apple (20%). Già nel 2020 Xiaomi aveva sorpassato Huawei, scesa a meno del 10% dopo essere stata a lungo seconda in coda a Samsung e averla superata con il 20% di quote di mercato nel secondo trimestre 2020. Giusto prima di entrare nella lista nera Usa.

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