A Piazza Affari la girandola delle banche non è finita

L'interesse manifestato da Banco BPM ad aumentare la propria partecipazione del 9,99% in CR Asti ha avviato la banca verso un secondo percorso di M&A accanto a Credit Agricole Italia (CA). “Dopo il ritiro dell'offerta da parte di UniCredit, era chiaro che BPM sarebbe tornata al centro delle discussioni sulla fusione, scrive in una nota Alessandro Boratti, Analyst di Scope Ratings.
Wall Street ha chiuso in lieve calo. La stagione delle trimestrali è partita ieri senza clamori con i conti dei PepsiCo e Delta Airlines.
I piccoli investitori sono convinti che i prezzi continueranno a salire. Nel sondaggio dell'American Association of Individual Investors di questa settimana, il 45,9% degli intervistati si è detto ottimista sul mercato azionario nei prossimi sei mesi, mentre solo il 35,6% si è detto pessimista.
L’indice Merval della borsa di Buenos Aires ha chiuso in rialzo del 5,8% e il peso argentino si è rafforzato sul dollaro dopo che gli Stati Uniti hanno concordato un finanziamento da 20 miliardi di dollari con l'Argentina attraverso uno swap valutario.
Quasi tutte in calo le borse dell’Asia, con l’eccezione di quella della Corea del Sud, rimasta chiusa nelle ultime quattro sedute e stamattina sui massimi della storia per effetto dell’ allineamento alle altre dell’area. L’indice MSCI Asia Pacific perde lo 0,8%.
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La borsa degli Stati Uniti ha frenato ieri in serata, dopo aver stabilito un altro record intraday. L’indice Nasdaq ha chiuso in ribasso dello 0,1%, l’S&P500 dello 0,3%.
Non sono certo variazioni di questo genere a cambiare lo scenario, l’indice di riferimento di Wall Street si è raddoppiato negli ultimi tre anni e il toro gode di buona salute. La prossima gamba del rialzo dovrebbe arrivare dalla stagione delle trimestrali, partita ieri senza clamori con i conti dei PepsiCo e Delta Airlines, le comunicazioni sull’andamento del business sono state ben accolte, i due titoli sono saliti.
I PICCOLI COMPRANO, I GRANDI SONO CAUTI
I piccoli investitori sono convinti che i prezzi continueranno a salire. Nel sondaggio dell'American Association of Individual Investors di questa settimana, il 45,9% degli intervistati si è detto ottimista sul mercato azionario nei prossimi sei mesi, mentre solo il 35,6% si è detto pessimista.
Un altro sondaggio di Investors Intelligence segnala che i rialzisti sono saliti dal 53,7% al 57,7%, mentre i ribassisti sono scesi dal 16,7% al 15,4%, Peter Boockvar, direttore degli investimenti di One Point BFG Wealth Partners vede qualche segnale di esagerazione: “Si tratta del numero più basso di ribassisti dall'estate del 2024 e lo spread di 42,3 supera la mia soglia estrema di 40".
Gli hedge fund macro stanno pian piano entrando sulle azioni, ma restano su posizioni di prudenza, scriveva ieri in una nota JPMorgan.
Il posizionamento speculativo lungo nei futures azionari statunitensi è vicino a un livello mediano di lungo periodo, il che suggerisce che il posizionamento di questo tipo di investitori nelle azioni statunitensi non è particolarmente elevato e potenzialmente ha margini per crescere ulteriormente.
ARGENTINA
L’indice Merval della borsa di Buenos Aires ha chiuso in rialzo del 5,8% e il peso argentino si è rafforzato sul dollaro dopo che gli Stati Uniti hanno concordato un finanziamento da 20 miliardi di dollari con l'Argentina attraverso uno swap valutario. Washington ha acquistato pesos sul mercato, ha annunciato il Segretario al Tesoro Scott Bessent.
"Oggi abbiamo acquistato direttamente pesos argentini", ha spiegato Bessent in un messaggio sulla rete X. "Inoltre, abbiamo finalizzato un accordo di swap valutario da 20 miliardi di dollari con la banca centrale argentina", ha aggiunto.
EUROPA
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità, il future del Dax di Francoforte è invariato. Ieri il Ftse Mib di Milano ha chiuso in ribasso dell’1,6%, un bilancio di seduta parecchio più pesante di quello delle altre borse di riferimento dell’Europa. Ferrari ha registrato una delle peggiori sedute della storia, con un calo del 15%, a pesare sul listino italiano anche le banche.
BANCHE ITALIANE, I BALLI NON SONO FINITI
L'interesse manifestato da Banco BPM ad aumentare la propria partecipazione del 9,99% in CR Asti ha avviato la banca verso un secondo percorso di M&A accanto a Credit Agricole Italia (CA).
“Dopo il ritiro dell'offerta da parte di UniCredit, era chiaro che BPM sarebbe tornata al centro delle discussioni sulla fusione, scrive in una nota Alessandro Boratti, Analyst di Scope Ratings. “Una fusione tra BPM e CA Italia darebbe vita a un gruppo forte con un modello di business ben diversificato, dimensioni significative (attivo totale superiore a 300 miliardi di euro e quota di mercato nel settore dei prestiti vicina a quella di UniCredit) e una presenza geografica concentrata nelle regioni più ricche d'Italia. L'operazione potrebbe essere favorita da una serie di fattori.
1. A differenza dell'operazione MPS-Mediobanca, entrambi i gruppi operano come banche universali, offrendo servizi completi e complementari nei settori bancario, della gestione patrimoniale e assicurativo.
2. Il portafoglio prestiti di Banco BPM è orientato verso la clientela aziendale, mentre quello di Crédit Agricole Italia è più orientato verso la clientela retail.
3. Le loro reti di filiali si sovrappongono in Lombardia, Veneto, Toscana e Sicilia, offrendo il potenziale per una riduzione dei costi, anche se entrambe le banche hanno già razionalizzato la loro presenza fisica.
4. CA e BPM hanno joint venture nel settore delle assicurazioni danni e del credito al consumo; Crédit Agricole detiene oltre il 60% in entrambi i casi.
5. L'accordo potrebbe essere strutturato come una fusione amichevole, il che ridurrebbe (ma non eliminerebbe) il rischio di esecuzione” Una fusione comporterebbe probabilmente una struttura azionaria complessa, con potenziali implicazioni negative per la governance e la strategia. Sebbene gli azionisti di Banco BPM dovrebbero mantenere una partecipazione di maggioranza, prevediamo che Crédit Agricole diventerà il maggiore azionista di minoranza, con una partecipazione superiore al 40%. Ciò potrebbe innescare una certa resistenza politica.
TREGUA A GAZA
Primo concreto passo in avanti nel piano di pace di Trump per Gaza. Con la ratifica nella notte dell'accordo da parte del governo israeliano è entrato subito in vigore il cessate il fuoco nella Striscia, così come prevede il documento siglato in Egitto giovedì mattina. La tregua sarà monitorata da una task force congiunta con 200 soldati Usa e militari da Egitto, Qatar, Turchia e forse Emirati, come ha riferito un alto dirigente della Casa Bianca in una call cui ha partecipato anche l'ANSA. Inoltre lo Us central command stabilirà un “centro di coordinamento civile-militare" in Israele che aiuterà a facilitare il flusso di aiuti umanitari, nonché di assistenza logistica e sicurezza a Gaza. L'Idf si ritirerà fino alla Linea Gialla indicata nelle mappe dell'accordo entro le prossime 24 ore, al termine delle quali Hamas dovrà rilasciare tutti gli ostaggi vivi entro 72 ore.
ASIA
Quasi tutte in calo le borse dell’Asia, con l’eccezione di quella della Corea del Sud, rimasta chiusa nelle ultime quattro sedute e stamattina sui massimi della storia per effetto dell’ allineamento alle altre dell’area. L’indice MSCI Asia Pacific perde lo 0,8%.
Il gruppo di paesi "Asean più tre" ha registrato una solida crescita economica nella prima metà del 2025. L’aggregato composto dai 10 membri dell'Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN) insieme a Cina, Giappone e Corea del Sud, dovrebbe raggiungere il 4,1% nel 2025, secondo quanto affermato dall'Ufficio di ricerca macroeconomica ASEAN+3 (AMRO) in un nuovo aggiornamento trimestrale. Sebbene l'ultimo dato rappresenti una revisione al rialzo rispetto al 3,8% previsto dall’AMRO a luglio per l'anno in corso, segna comunque un leggero calo rispetto al 4,3% registrato nel 2024.
L’indice Nikkei di Tokyo perde l’1,5%, lo yen si assesta dopo sei sedute di ribasso su dollaro, verso la peggior settimana del 2025.
Indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzhen è in calo dell’1,3%. Hang Seng di Hong Kong -1%. Scendono le società delle batterie e alcuni titoli legati ai materiali, dopo che la Cina ha dichiarato che imporrà controlli sulle esportazioni di alcune batterie al litio, materiali critici e tecnologie e attrezzature correlate.
TITOLI
Banche. La Commissione europea è pronta ad agire contro la normativa italiana sul "golden power" nel quadro di una iniziativa volta a rimuovere gli ostacoli che i Paesi Ue pongono al consolidamento bancario in Europa. Lo hanno riferito quattro fonti a conoscenza diretta della questione.
Monte Paschi è interamente concentrato sul completare nel più breve tempo possibile l'integrazione con Mediobanca. Lo ha detto l'AD di Mps Luigi Lovaglio nel corso di un'audizione parlamentare rispondendo a una domanda su un possibile interesse per Banco Bpm, che ha definito "un'ottima banca".
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