A Piazza Affari ripartono i giochi su Generali

03/07/2023 05:45
A Piazza Affari ripartono i giochi su Generali

La Repubblica riporta che Delfin è stata autorizzata ad incrementare la quota nella compagnia assicurativa oltre il 10%, fino ad un massimo del 20%. Oggi Wall Street chiude prima, domani chiusura totale per l’Independence Day.

Borse dell’Asia in rialzo. Migliora l’economia del Giappone, stenta quella cinese. Giovedì arriva a Pechino Janet Yellen. Tra gli appuntamenti della settimana, i verbali dell’ultima riunione della Federal Reserve ed i dati sull’occupazione negli Stati Uniti.

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Le borse dell’Europa dovrebbero tenere la scia di Wall Street ed aprire in rialzo la prima seduta della seconda parte dell’anno. Il future del Dax di Francoforte guadagna lo 0,25%. Il Nasdaq è salito venerdì dell’1,4%, un aumento che ha portato il risultato dei primi sei mesi dell’anno a +31,7%, per gli appassionati delle statistiche, è il miglior primo semestre dal 1983. L’S&P500 è a circa il 7% dai suoi massimi della storia. Oggi la borsa degli Stati Uniti chiude prima, domani i mercati americani non lavorano per festività.

SETTIMANA

L’Indipendence Day potrebbe condizionare e limitare domani i movimenti dei prezzi, ma la settimana, complessivamente, è densa di spunti capaci di confermare, o invertire, il trend rialzista in corso. 

Venerdì negli Stati Uniti escono i dati mensili su occupazione e andamento dei salari, con gli economisti che si attendono una lieve moderazione del ritmo di crescita dei nuovi occupati, così come della dinamica salariale. MPS Capital Services scriveva venerdì che a meno di sorprese, “i dati dovrebbero continuare a segnalare una certa tonicità del mercato del lavoro e fornire lo spazio per ritoccare ulteriormente al rialzo i tassi.” Indicazioni sull’idea prevalente all’interno del board della Federal Reserve riguardo alle future mosse di politica monetaria, potrebbero giungere dai verbali dell’ultima riunione che saranno pubblicati mercoledì. Sul fronte macro, oltre al dato sul mercato del lavoro ci sono gli indici ISM: quello manifatturiero, in uscita oggi, è atteso rimanere sotto soglia 50, ossia in area di contrazione, mentre quello servizi (giovedì) dovrebbe migliorare leggermente dopo il forte calo visto nell’ultimo mese, restando in espansione. In Eurozona saranno pubblicati i dati riguardanti gli ordini di fabbrica (giovedì) e la produzione industriale (venerdì) tedeschi, che offriranno un quadro sull’evoluzione dell’economia visti i segnali di debolezza giunti dagli indici anticipatori nell’ultimo periodo. Sono attese le riunioni delle banche centrali dell’Australia, domani, della Polonia, giovedì. Entrambi dovrebbero mantenere i tassi fermi, ma il primo è da monitorare con particolare attenzione alla luce del rialzo a sorpresa giunto nella scorsa riunione.

ASIA

Le indicazioni positive sull’andamento della grande industria contenute nell’indice Tankan diffuso stanotte, sostengono stamattina il mercato azionario della Giappone: il Nikkei di Tokyo guadagna l’1,7%.

In Cina, Hong Kong sale dell’1,7%, Shanghai dell’1,2%. L’industria manifatturiera cinese ha perso ancora colpi il mese scorso, anche se la discesa dell’indice PMI di Caixin è stato meno pronunciato delle attese. Chang Shu, la capo economista di Bloomberg Intelligence per Asia, dice stamattina di aspettarti per quest’estate un peggioramento che porterà l’indice delle aziende di medie dimensioni in area contrazione. L’indice PMI elaborato dell’ufficio di statistica di Pechino dà già per avvenuto il passaggio da espansione a contrazione. Per parlare di economia, arriva questa settimana in Cina la Segretaria al Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen. Tre settimane fa, a Pechino c’era il segretario al Tesoro, Anthony Blinken. La presenza di due esponenti di massimo livello dell’amministrazione Biden, lascia presagire un superamento delle tensioni provocate dall’abbattimento del pallone spia nei cieli degli Stati Uniti.

La borsa di Seul è in rialzo dell’1,3%. L’indice PMI manifatturiero di S&P Global è leggermente sceso in giugno a 47,8.

Indice S&P ASX200 di Sidney +0,6%.

Nel giorno della pubblicazione del dato complessivo sull’inflazione nella zona euro, il future del Bund si è mosso poco.

INFLAZIONE IN EUROPA

I prezzi al consumo hanno registrato in giugno un incremento del 5,5% anno su anno.

Robert Schramm-Fuchs, Portfolio Manager, Janus Henderson ha commentato venerdì che rispetto al picco del settembre 2022 del 10,7%, l'inflazione si è “raffreddata” di 520 punti percentuali. Si tratta di uno dei periodi di disinflazione più rapidi mai registrati. Schramm-Fuchs segnala inoltre che l'indice dei prezzi alla produzione (IPP) di solito guida quella complessiva nei picchi e nei minimi, e l'IPP di base è crollato a livello globale. La prossima lettura dell'IPP dell'Eurozona sarà pubblicata la prossima settimana e il consenso si aspetta una vera e propria deflazione. “Dato che la politica monetaria è stata restrittiva negli ultimi 12 mesi e continua ad esserlo, riteniamo che nei prossimi quattro trimestri assisteremo a una completa normalizzazione dell’inflazione”, si legge nella nota. Preso atto di questi dati, il gestore consiglia di posizionarsi su titoli di società in grado di beneficiare dell’inizio di un nuovo ciclo.

In questo contesto di progressiva discesa dell’inflazione, potrebbe essere interessante puntare sulle obbligazioni a più alto livello di rendimento, ovvero, quelle a più basso rating.

HIGH YIELD

Antonella Manganelli, AD e Responsabile Investimenti di Payden & Rygel Italia, affermava la scorsa settimana è un ottimo momento per guardare ai bond high yield perché i fondamentali del comparto sono solidi: “La situazione è interessante soprattutto per gli investitori pazienti, che temono di non riuscire a prevedere perfettamente rialzi e ribassi e a cui i rendimenti dell’8-9% offrono un ampio margine di manovra. In uno scenario rialzista, con dati migliori del previsto e utili degli emittenti HY al rialzo, si generano rendimenti interessanti, ma anche in uno scenario negativo, si ottiene un discreto “cuscinetto” contro l'eventualità che la volatilità macro sorprenda al ribasso. Inoltre, i fondamentali aggregati degli emittenti ad alto rendimento sono decisamente migliori rispetto al passato. Anche nel caso in cui le insolvenze dovessero sorprendere al rialzo, non ci aspettiamo un contesto come quello del 2008 o del 2002

“Le obbligazioni globali high yield continuano ad apparire interessanti grazie ai solidi fondamentali societari e ai rendimenti che si attestano sui livelli più alti degli ultimi anni” si legge nella nota di ieri firmata da Michael Della VedovaCo portfolio Manager, Global High Income Bond Strategy, T. Rowe Price. Il gestore obbligazionario afferma che i bilanci sono relativamente sani, poiché molte società si sono assicurate finanziamenti a basso costo nel 2020 e nel 2021, ciò potrebbe contribuire a mantenere bassi i tassi di default quest’anno, nonostante il rallentamento della crescita economica. Inoltre, il fabbisogno di nuove emissioni nel 2023 sarà probabilmente basso, il che è altrettanto positivo.

Il petrolio Brent è poco mosso stamattina a 75,4 dollari il barile, dopo tre sedute consecutive di rialzo. Oro invariato a 1.920 dollari.

TITOLI

Generali. Mediobanca. La Repubblica riporta che Delfin è stata autorizzata ad incrementare la quota nella compagnia assicurativa oltre il 10%.

Assicurazioni. I principali gruppi assicurativi italiani - UnipolSai, Generali, Intesa Sanpaolo Vita e Poste Vita assieme ad Allianz - hanno raggiunto l'intesa per il salvataggio di Eurovita.

Banche. Bankitalia segue costantemente l'evoluzione dei rischi per la stabilità finanziaria derivanti dall'esposizione degli intermediari nazionali verso i paesi coinvolti nel conflitto russo-ucraino. Lo ha affermato la banca centrale venerdì nell'ambito di un documento sull'identificazione dei paesi terzi, ovvero non appartenenti allo Spazio economico europeo, rilevanti per l'Italia, ai sensi delle raccomandazioni dell'European Systemic Risk Board. Secondo una fonte vicina alla situazione, alle banche italiane verrà richiesto di completare della documentazione che permetta di far emergere il livello di esposizione e tenerlo monitorato.

Italgas. Il Ceo Paolo Gallo ha detto in un'intervista a La Repubblica di domenica che ritiene che il gas naturale accompagnerà la transizione alle rinnovabili e ha affermato che le società che gestiscono le reti, come Italgas, avranno un ruolo cruciale per il trasporto del biogas e dell’idrogeno.

Ferragamo. Il Cfo Alessandro Corsi ha rassegnato le dimissioni e il suo rapporto di lavoro cesserà il 30 settembre.

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