A un passo dalla Maxicedola del 12% sul settore oil

Comunicazione Pubblicitaria Certificati
11/02/2021 07:30
A un passo dalla Maxicedola del 12% sul settore oil

Il certificate di Leonteq con Isin CH0587330959 già il 18 marzo offre una maxicedola del 12% ovvero di 120 euro, se i tre sottostanti Eni, Repsol e Total, non avranno perso il 65% o più dal livello iniziale. Si passa poi a premi trimestrali dell'1% (4% annuo) se, alle date di valutazione, nessuno dei titoli sottostanti avrà perso il 30% o più dal livello iniziale. I premi trimestrali godono dell'effetto memoria per recuperare eventuali cedole trimestrali non staccate. Dal gennaio 2022 possibilità di rimborso anticipato. Scadenza naturale, gennaio 2025, con barriera sul capitale al 70% dal livello iniziale.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Il prezzo del greggio si infiamma ma le oil company sono senza benzina.

I dati incoraggianti della Cina, la cui economia ha ripreso a buoni ritmi, complice un forte calo dei contagi; le scorte di greggio sotto le attese in Usa; l’accordo dei Paesi Opec+ di contingentare la produzione e soprattutto la speranza che i vaccini getteranno la parola fine alla pandemia, ha messo le ali al prezzo del greggio: +65% da novembre. Ma la corsa, solo in parte, ha trainato le compagnie del settore come evidenziato dal grafico qui sotto.

Guardando indietro, quando nel settembre 2019, periodo in cui nessuno temeva una pandemia, il petrolio quotava 61 dollari al barile, Eni (linea gialla) passava di mano poco sotto i 13 euro contro gli 8,84 euro di oggi, la spagnola Repsol (linea fuxia) veniva scambiata sopra i 14 euro rispetto agli 8,8 attuali i e Total sui 50 euro, molto sopra ai 34,8 euro odierni.

Immagine contenuto

In parte il mercato penalizza il settore perché ritenuto poco sostenibile, in parte il prezzo del greggio è sempre stato anticipatore dei movimenti dei titoli del comparto.

Il certificate di Leonteq con ISIN: CH0587330959

A fronte del recente forte recupero del petrolio, con la possibilità di entrare in una fase di consolidamento e alla luce del gap tra titoli petroliferi e la materia prima, una buona soluzione per prendere posizione sul comparto potrebbe essere tramite un certificate, per mantenere una protezione importante e allo stesso tempo estrarre buoni rendimenti.

Leonteq ha studiato il prodotto con Isin CH0587330959 sul comparto che già dal marzo staccherà una Maxicedola del 12% (120 euro) se  Eni, Repsol e Total non avranno perso il 65% o più dal livello iniziale. Si passa poi a premi trimestrali dell'1% (4% annuo) se, alle date di valutazione, nessuno dei titoli sottostanti avrà perso il 30% o più dal livello iniziale.

I premi trimestrali godono dell'effetto memoria per recuperare eventuali cedole trimestrali non staccate. Dal gennaio 2022 il certificate offre la possibilità di rimborso anticipato, ma senza aspettare tale data si può sempre rivedere il prodotto grazie all’attività del market making. Scadenza naturale, gennaio 2025, con barriera sul capitale al 70% dal livello iniziale.

Ricordiamo che la Maxicedola è interessante sia perché può essere utilizzata per compensare eventuali minus in portafoglio sia per la presenza di una barriera davvero profonda, 35%, che aumenta di molto le possibilità di stacco.

La tabella sotto mostra i livelli di riferimento del certificate, in particolare la barriera della Maxicedola è molto distante e la data di valutazione del premio è a breve, poco più di un mese, 18 marzo 2021:

Immagine contenuto

Sia Eni che Repsol che Total distano oltre il 60% dalla barriera della Maxicedola.

Dopo lo stacco, in genere il certificate perde il valore della Maxicedola. Per riacquistare questo valore, man mano che il tempo passa e i sottostanti sono lontani dalla barriera e più aumenta la possibilità di rimborso anticipato avvicinando il prezzo del certificate vicino a 1.000 euro.

In caso di rimborso anticipato a 1.000 euro il prossimo gennaio (scenario che sposiamo), l’investitore incasserebbe una maxicedola de 12% a cui si aggiunge un 3% di cedole trimestrali. In tutto il 15% in meno di un anno, a cui si dovrebbe aggiungere il beneficio fiscale.

Un rendimento interessante, un settore pronto a recuperare il gap con il greggio e barriere così profonde sono i punti di forza del certificate (CH0587330959).

Questo articolo è stato scritto grazie alla sponsorizzazione di un emittente o di un intermediario. Le informazioni in esso contenute non devono essere considerate né interpretate come consulenza in materia di investimenti. Eventuali punti di vista e/o opinioni espressi non sono intesi e non devono essere interpretate come raccomandazioni o consigli di investimento, fiscali e/o legali. Orafinanza.it non si assume alcuna responsabilità per azioni, costi, spese, danni e perdite subiti a seguito di informazioni, punti di vista o opinioni presenti su questo sito. Prima di intraprendere decisioni di investimento, invitiamo gli utenti a leggere la documentazione regolamentare sempre disponibile per legge sul sito dell'emittente ed ottenere una consulenza professionale.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Leggi la nostra guida sugli ETF

Bond a 20 anni in sterline

Ogni anno cumula cedole del 10%. Richiamabile dal secondo anno.

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.




Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy
Dichiarazione Accessibilità

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it