A Wall Street comandano i piccoli

Il taglio tassi si avvicina, Goldman Sachs dice che non è ragione di aspettare, meglio iniziare a luglio. Salgono le borse e l’oro, ieri su nuovi massimi della storia. A guidare il rialzo non sono più i soliti noti, escono di scena i tech. L'indice Russell 2000 a piccola capitalizzazione è salito del 12% nelle ultime cinque sedute, come non accadeva dall'aprile 2020, mentre l'indice S&P 500 ha guadagnato solo l'1,6% nello stesso periodo e l'indice Nasdaq 100 è sceso dello 0,3%.
Donald Trump potrebbe considerare Jamie Dimon, l'amministratore delegato di JPMorgan, come segretario al Tesoro nel caso in cui vincesse le elezioni.
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L a tedesca Adidas alza le previsioni sull’anno. L'olandese ASML Holding batte le stime sui nuovi ordini. Azimut: il presidente dice al Sole24Ore che in caso di OPA ostile sono pronte le difese.
Ieri è stata la miglior seduta del Dow Jones da circa dodici mesi, l’arcaico indice contenente soprattutto le storiche aziende dei business tradizionali ha guadagnato quasi il 2% grazie alla spinta delle banche. Miglior blue chip, con un rialzo del 6,5%, UnitedHealth, colosso della gestione dei sussidi sanitari che di questo paniere è uno dei nomi più rappresentativi e rilevanti per quanto riguarda il peso. L’S&P500 è salito dello 0,6%, arrivando così al trentottesimo record da inizio anno. Ancora una volta protagoniste della seduta le piccole e medie aziende dell’indice Russell 2000, +3,5% e quinta seduta consecutiva di rialzo.
PICCOLO E’ BELLO
Una delle aree più speculative del mercato azionario si sta accendendo con una velocità che non si vedeva dai tempi della pandemia. L'indice Russell 2000 a piccola capitalizzazione è salito del 12% nelle ultime cinque sedute, come non accadeva dall'aprile 2020, mentre l'indice S&P 500 ha guadagnato solo l'1,6% nello stesso periodo e l'indice Nasdaq 100 è sceso dello 0,3%. Inoltre, il più grande fondo negoziato in borsa che segue il Russell ha registrato il secondo maggior afflusso tra gli ETF azionari la scorsa settimana.Si tratta di un'inversione di tendenza per il benchmark a piccola capitalizzazione, che all'inizio della scorsa settimana era piatto per l'anno. Il movimento sembra essere stato innescato dai progressi degli ultimi dati sull'inflazione, in particolare dall'indice dei prezzi al consumo di giovedì, che ha fatto crollare il rendimento del Treasury a due anni e ha indotto i trader ad anticipare le aspettative sul taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.Le società più piccole sono tipicamente sensibili agli alti costi di finanziamento perché hanno un carico di debito più pesante rispetto alle grandi aziende."Gli hedge fund e i trader hanno detenuto posizioni corte record nei titoli delle small cap alla vigilia del rapporto CPI della scorsa settimana e sono stati colti di sorpresa da un'inflazione inferiore alle attese", ha dichiarato Cole Wilcox, amministratore delegato di Longboard Asset Management. "Questo ha innescato il violento rally delle small cap”.
CONSUMI
I dati sulle vendite al dettaglio di ieri hanno mostrato che negli Stati Uniti c’è ancora molta voglia di spendere, ma l’economista di Bloomberg, Estelle Ou, nel commentare le statistiche sulle vendite al dettaglio metteva in evidenza che la crescita del mese scorso è tutta nelle aree merceologiche dove ci sono sconti e promozioni.
GDPNow della Federal Reserve di Atlanta stima ora un tasso di crescita annualizzato del 2,5% per l'economia statunitense nel secondo trimestre, in aumento rispetto al 2% della scorsa settimana.
SE NON ORA QUANDO
Quando inizierà il cambio di rotta della politica monetaria negli Stati Uniti? La Federal Reserve ha lasciato intendere che sarà presto ma non prestissimo, quindi a settembre. Ma perché aspettare, si chiede Goldman Sachs in un report di lunedì, se tutti gli ultimi dati dicono la stessa cosa?
“I mercati sono quasi completamente prezzati per un taglio alla riunione del FOMC del 17-18 settembre, che rimane la nostra previsione di base - scrive lo strategist Ian Hatzius - Ma vediamo una solida motivazione per un taglio già nella riunione del 30-31 luglio. In primo luogo, se l'ipotesi di un taglio è chiara, perché aspettare altre sette settimane prima di farlo? In secondo luogo, l'inflazione mensile è volatile e c'è sempre il rischio di una temporanea riaccelerazione che potrebbe rendere difficile spiegare un taglio a settembre.
Hatzius stima che la mediana delle regole di politica monetaria dello staff della Fed aggiornata all’evoluzione del contesto macro economico implichi oggi un tasso del 4%, ben al di sotto del tasso effettivo del 5¼-5½%.
L’inflazione è ben indirizzata verso il basso e anche il mercato del lavoro, nonostante “una grande quantità di dati apparentemente contraddittori e in alcuni casi distorti” mostra tutti i segni dell’indebolimento. “Sebbene i licenziamenti rimangano contenuti, il tasso di disoccupazione sta gradualmente aumentando, perché le assunzioni non sono abbastanza forti da assorbire tutte i nuovi ingressi nella forza lavoro, sia nativi che stranieri”, si legge nella nota. Secondo Goldman Sachs siamo a un punto di inflessione in cui “un ulteriore indebolimento della domanda di lavoro si tradurrà in un aumentodella disoccupazione più consistente e molto meno gradito”.
CASA BIANCA
Donald Trump potrebbe considerare Jamie Dimon, l'amministratore delegato di JPMorgan, come segretario al Tesoro nel caso in cui vincesse le elezioni. Lo ha detto l'ex presidente in un'intervista a Bloomberg Businesswek. "E' qualcuno che considererei", ha detto Trump aprendo alla possibilità di Dimon al Tesoro. Il nome dell’amministratore delegato di JPMorgan circola da tempo come segretario al Tesoro sia democratico sia repubblicano e, in passato, Dimon era stato proposto anche come presidente
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future del Dax di Francoforte +0,2%.
ITALIA
I consumi in Italia non dovrebbero crescere nel 2024, lo dice il report EY Future Consumer Index anticipato stamattina dal Sole 24 Ore. Il quadro che emerge evidenzia una serie di comportamenti improntati alla cautela dopo oltre due anni di inflazione a doppia cifra, tra caro energia e crisi che hanno fatto schizzare verso l’alto i prezzi. Non a caso il sentiment degli italiani è nel segno dell’equidistanza tra consumi che ancora non raggiungono i livelli del passato e qualche preoccupazione. Uno scenario improntato alla cautela tra i timori per l’economia del sistema paese, la tenuta dei conti delle famiglie e la capacità di soddisfare i bisogni primari. Per queste voci le prospettive sono all’insegna della cautela con consumatori orientati alla resilienza. “I consumi fanno fatica a ripartire, c’è qualche cenno di miglioramento soprattutto da chi ha una maggiore capacità di spesa anche se ancora si fatica per il caro vita e le conseguenze del climate change”, afferma Stefano Vittucci, Consumer Products and Retail Sector leader di EY.
Prometeia ha rivisto in leggero rialzo la stima di crescita dell'Italia per il 2024 allo 0,9% dallo 0,8% previsto a maggio. Per il 2025 l'istituto stima un Pil a +0,9%, come si legge nel 'Brief' di luglio. Il governo Meloni punta a una crescita dell'1% quest'anno e dell'1,2% il prossimo, dopo il +0,9% del 2023.
TITOLI
Unieuro. La francese Fnac Darty intende acquistarla per circa 249 milioni di euro, valutando la catena di elettronica di consumo ed elettrodomestici italiana 12 euro per azione, secondo una nota.
OVS ha perfezionato l'accordo di investimento in Goldenpoint per acquistare in più fasi il 100% del brand di intimo e calze.
Eni ha annunciato con la società di stato kazaka KazMunayGas (KMG) l'avvio della costruzione di una centrale elettrica ibrida da fonti rinnovabili e gas da 250 MW a Zhanaozen, nella regione di Mangystau, in Kazakhstan.
Fincantieri ha concluso l'aumento di capitale con sottoscrizioni pari al 100% delle nuove azioni offerte per un controvalore complessivo di 399,3 milioni di euro.
Adidas ha alzato la guidance per l'intero anno alla luce di risultati per il secondo trimestre migliori delle attese. Tra aprile e giugno, i ricavi sono aumentati del 9% rispetto allo stesso periodo del 2024, raggiungendo 5,8 miliardi di euro. Nel periodo il profitto operativo ha raggiunto 346 milioni di euro, contro i 176 milioni del 2023. Questi risultati - spiega Adidas in un comunicato - si spiegano in particolare con “una riduzione degli sconti" e "costi di approvvigionamento inferiori". Il trimestre migliore del previsto ha portato la società a rivedere al rialzo le previsioni per il 2024. Il profitto operativo dovrebbe così raggiungere “circa un miliardo di euro", rispetto a una stima precedente di circa 700 milioni di euro. Il miglioramento delle prospettive arriva dopo un anno 2023 difficile per Adidas, che ha registrato la sua prima perdita annuale in oltre 30 anni.
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