A Wall Street dettano legge il Bitcoin e il dollaro

La regina delle cripto sfiora ancora i 100 mila dollari e il biglietto verde sale ai massimi dal 2022 nei confronti dell’euro, tra rischi di escalation militare in Ucraina e i timori per un aumento dell’inflazione negli Stati Uniti.

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Wall Street poco mossa

Future in leggero calo a Wall Street con gli investitori che si sono rivolti verso altri lidi in cerca di migliori guadagni dopo il rally di questo mese nelle azioni statunitensi. I contratti sul Nasdaq cedono lo 0,20% quando manca meno di un’ora all’avvio delle contrattazioni, mentre quelli sul Dow Jones e quelli sullo S&P500 restano intorno la parità.

Il vero protagonista di oggi è il Bitcoin, sempre vicino ai 100 mila dollari, ancora sospinto dall’entusiasmo e dalle aspettative per la prossima presidenza di Donald Trump. Gli operatori si aspettano che i dazi del tycoon facciano aumentare i prezzi al consumo nazionali, con un conseguente rischio inflazione che potrebbe frenare la Federal Reserve nel suo alleggerimento monetario: i mercati monetari valutano circa il 58% di possibilità di un taglio dei tassi il mese prossimo, in calo rispetto all'83% di una settimana fa.

Questo ha limitato l'acquisto dei Treasury statunitensi, solitamente considerati gli asset finanziari meno rischiosi e più liquidi al mondo, con il rendimento decennale in calo di soli 2 punti base questa settimana al 4,3892%.

L'attenzione del mercato ora oggi sarà rivolta all'indagine S&P sull'attività economica prevista per le 15,45, con previsioni che indicano un settore dei servizi ancora in espansione, mentre la manifattura dovrebbe restare in contrazione.

Le conseguenze dell’escalation militare

Luci anche sul biglietto verde: l’indice del dollaro sale a 107,59 e la coppia EUR/USD era scesa sotto quota 1,04, ai minimi dal novembre 2022. "Il biglietto verde sta facendo un altro balzo dopo quello delle scorse settimane, con alcuni flussi verso i beni rifugio dovuti agli sviluppi geopolitici Ucraina-Russia", secondo Jun Rong Yeap, stratega di mercato di IG Asia. "Possiamo aspettarci che le tensioni persistano mentre entrambe le parti cercano di ottenere una certa leva politica in vista di eventuali prossimi negoziati sotto un'amministrazione Trump", ha aggiunto.

Timori per l’escalation militare che sostiene anche l’oro (2.700 dollari l’oncia e +1%) e i prezzi dell’energia, con i future sul gas ai massimi di un anno e il Brent in rialzo del 5% nel corso di questa settimana, soprattutto dopo che la Russia ha risposto agli Stati Uniti e al Regno Unito che hanno permesso a Kiev di colpire il territorio russo con armi occidentali lanciando un missile ipersonico a raggio intermedio contro la città ucraina di Dnipro. "Queste armi portano di solito testate nucleari", secondo gli analisti di ANZ Bank: "questo indica che la guerra è entrata in una nuova fase, sollevando preoccupazioni per le interruzioni delle forniture di petrolio".

Notizie societarie e pre market USA

MicroStrategy (+5%): ha registrato ricavi per 45 miliardi di dollari, più di Tesla e Amazon messe insieme, anche se ieri il titolo era crollato del 16%, in quanto Citron Research ha rivelato che ha assunto una posizione corta nella società come copertura.

Intuit (-5%): prevede ricavi per il secondo trimestre fiscale tra i 3,81 e i 3,84 miliardi di dollari, inferiori alla stima media degli analisti di 3,87 miliardi.

NetApp (+4%): aumentate le previsioni di ricavi nell’intero anno a 6,54-6,74 miliardi di dollari dalle precedenti attese di 6,48-6,68 miliardi.

Viatris (-2%): è stata multata dall'autorità britannica per la concorrenza e i mercati (CMA) per 1,5 milioni di sterline (1,88 milioni di dollari) per aver violato restrizioni legalmente vincolanti legate all'acquisto di due gamme di prodotti Viatris da parte di Theramex.

Copart (+2%): ricavi per 1,15 miliardi di dollari nel primo trimestre 2025, battendo le stime di 1,10 miliardi (dati LSEG).

Raccomandazioni analisti

Nvidia

BNP Paribas Exane: ‘neutral’ e prezzo obiettivo aumentato da 150 a 170 dollari.

Goldman Sachs: ‘neutral’ e target price incrementato da 150 a 165 dollari.

Alphabet

UBS: ‘neutral’ e prezzo obiettivo confermato a 192 dollari.

Snowflake

UBS: ‘neutral’ e target price alzato da 125 a 155 dollari.

Salesforce

UBS: ‘neutral’ e prezzo obiettivo aumentato da 275 a 360 dollari.

The Home Depot

Argus: ‘buy’ e target price salito da 400 a 440 dollari.

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