A Wall Street il toro non ha paura dell’inflazione

Lo spavento provocato dal dato sull’inflazione di martedì è stato lieve e non ha lasciato alcun trauma. Ieri sono ripartiti gli acquisti su azioni e su obbligazioni. Il Nasdaq ha chiuso in rialzo dell’1,3% e l’S&P500 dell’1%. Il tasso di rendimento del Treasury Note a dieci anni è sceso a 4,23%.

I cambi si sono mossi poco e le materie prime sono andate ancora più giù: l’indice Bloomberg Commodity ha chiuso in calo dello 0,9%, sui minimi da inizio 2021. Prosegue il declino dei prezzi dei metalli e di alcune derrate agricole, a conferma del fatto che il rialzo delle borse non è guidato solo da considerazioni sull’andamento della crescita economica. Il future di riferimento del mais perde da inizio anno il 10%, il future del rame il 4%. Si fanno sentire sui mercati finanziari le aspettative di un radicale cambio di scenario: a guidare i profitti delle aziende dovrebbero essere in un futuro prossimo, i guadagni di produttività provocati dall’applicazione dell’intelligenza artificiale.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future del Dax di Francoforte +0,4%. Ieri l’indice di riferimento del mercato azionario della Germania ha guadagnato lo 0,4%.

In Asia, restano chiuse le borse della Cina per le feste della fine dell’anno lunare. L’indice MSCI Asia Pacific guadagna lo 0,9%. L’indice Taiex di Taiwan ha chiuso in rialzo del 3%, nuovo massimo della storia. La borsa di Taipei era stata chiusa per otto sedute consecutive, il numero uno del listino per quanto riguarda la capitalizzazione, Taiwan Semiconductor Manufacturing, è salito di quasi il 9%.

Indice Nikkei di Tokyo +1,2%. Il Pil nominale su base annuale - che tiene conto dei prezzi correnti - si è assestato a 591.048 miliardi di yen, equivalenti a 4.210 miliardi di dollari, più basso delle aspettative. Nel quarto trimestre, la variazione destagionalizzata è stata +0,3%, dal -0,1% del terzo trimestre, il consensus si aspettava invece +0,8%. La spesa per consumi - che compone oltre la metà del prodotto interno lordo - ha evidenziato un calo dello 0,2%, a dispetto di una crescita prevista dello 0,1%, mentre gli investimenti aziendali registrano una flessione dello 0,1%.

Nel breve e medio termine gli analisti si mostrano cauti sulla prevista inversione di tendenza della politica monetaria accomodante, fin qui adottata dalla Banca centrale del Giappone (Boj), a fronte dell'insufficiente adeguamento dei salari, come auspicato dall'esecutivo e dallo stesso governatore dell'istituto, Kazuo Ueda. Per il trimestre in corso gli economisti prevedono un ulteriore frenata dell'espansione, come conseguenza del rallentamento globale della crescita, dei consumi ancora fiacchi e dell'impatto del terremoto verificatosi nel centro-ovest del Giappone a inizio anno.

Nell’ultimo trimestre dell’anno il valore aggregato della seconda economia dell’Asia, è stato superato dal quello della Germania, arrivato a 4.460 miliardi.

Telecom Italia. Il trend positivo si conferma nel 2023. L'Ebitda after lease aumenta del 6,1% a 5,3 miliardi (leggermente sopra il consensus) e i ricavi del 3,1% a 16,3 miliardi (in linea con le attese). Nel quarto trimestre il mercato domestico è tornato a crescere per la prima volta dopo 22 trimestri.

Leonardo. L'AD Cingolani, alla domanda su un possibile interesse per l'unità difesa di Iveco, si è limitato a dire che recentemente le due società sono state in contatto ma che qualunque decisione sarà presa pensando a "soldi e tecnologia”. Il gruppo, ha detto, è aperto a eventuali acquisizioni, portate avanti parallelamente a joint venture più ampie con operatori europei.

Stellantis ha chiuso il 2023 con un utile netto di 18,6 miliardi di euro, in crescita dell'11%. I ricavi salgono del 6% a 189,5 miliardi. Stellantis proporrà alla prossima assemblea la distribuzione di un dividendo di 1,55 euro per azione, in crescita del 16%. Inoltre nel 2024 il gruppo implementerà un programma di riacquisto di azioni proprie per 3 miliardi di euro, che include 0,5 miliardi per le azioni da destinare ai piani di remunerazione basati su azioni e all’acquisto di azioni da parte dei dipendenti.

Se non dovesse aumentare la produzione, le risorse del fondo automotive saranno destinate dal prossimo anno a sostenere nuovi insediamenti, ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso, precisando che da mesi il governo lavora a livello internazionale per supportare l'insediamento di un secondo produttore in Italia. Lancia ha presentato la nuova Ypsilon, primo di tre modelli elettrici previsti nel piano di rilancio pluriennale che vedrà il marchio premium del gruppo Stellantis tornare a vendere fuori dal mercato italiano.