A2a, accordo per l’acquisizione di 17 impianti fotovoltaici da Octopus

A2a mette a segno un nuovo colpo nel fotovoltaico e conferma l’appetito nel settore delle rinnovabili. Ieri l’Utility lombarda ha annunciato la firma di un accordo vincolante per l’acquisizione di un portafoglio di 17 impianti fotovoltaici dal fondo di investimento Uk Octopus Renewable. Ammontare del deal: 205 milioni di euro, cui corrisponde un equity IRR (Tasso interno di ritorno) di circa il 6%.

Gli impianti solari, nove nel Lazio e otto in Sardegna, hanno una potenza nominale di 173 MW, e si aggiungono al portafoglio fotovoltaico di 111 MW già di proprietà di A2a. «Con l'acquisizione di questi 17 impianti, consolidiamo la nostra posizione come secondo operatore nelle rinnovabili per capacità installata in Italia e aumentiamo la quantità di energia verde disponibile per i clienti», ha dichiarato l'amministratore delegato Renato Mazzoncini.

A2a mette così in pratica le prime mosse della strategia al 2030 lanciata a gennaio. L’utility ha messo sul piatto 10 miliardi di euro di investimenti dedicati alla transizione energetica con l’obiettivo di ridurre del 47% le emissioni di carbonio dal 2017 e triplicare la capacità di produzione di energia rinnovabile a 5,7 gigawatt. Con l’ultima acquisizione A2a raggiunge il 33% di energia prodotta da fonti rinnovabili.

Si tratta del più grande portafoglio, senza incentivi Gse, di impianti in Italia e garantirà la produzione a regime di circa 420 GWh all’anno di energia green, l’equivalente del consumo di circa 200mila clienti, con una riduzione delle emissioni di CO2 complessive di 2,5 milioni di tonnellate nell’intero ciclo di vita degli impianti.

Il titolo in apertura ha beneficiato delle novità green ma, a fine mattinata, passa di mano a 1,51 euro in flessione dello 0,13% rispetto alla chiusura di venerdì, confermandosi nonostante tutto in rialzo di circa il 16% da inizio anno sulle attese per il ruolo che la superutility lombarda potrà avere nella fase della transizione energetica.

Per Intesa Sanpaolo si conferma la raccomandazione Buy e il prezzo obiettivo a 1,68 euro. Gli analisti giudicano positivamente l’acquisizione «che rappresenta il primo investimento rilevante nel settore in linea con il percorso strategico delineato nell'ultimo piano industriale presentato a gennaio». Ipotizzando un Ev pari a 205 milioni di euro e un Ebitda/MW di 0,1 milioni, gli esperti stimano un potenziale contributo annuo dell’Ebitda di circa 17 milioni euro: l’1-2% dell’Ebitda consolidato del gruppo.

Anche Equita Sim conferma il rating buy e il prezzo obiettivo a 1,55 euro. Il corrispettivo per questa operazione è di 205 milioni di euro, cioè 1,18 mln/MW, un premio M&A «significativo considerando che lo sviluppo di un Green Field costerebbe circa 0,7 mln/MW». Secondo gli esperti seppure sia stato pagato un importante premio di M&A, l’operazione ha senso strategicamente perché permette alla società di diventare uno dei principali operatori nel solare in Italia in un momento di importante accelerazione degli investimenti nel settore.