Acqua: entro il 2050 richiesti almeno 22,6 trilioni di dollari di investimenti

La scarsità d'acqua è un problema crescente reso più urgente dalla crescita dell’IA, che da una parte aumenta la domanda globale ma dall’altro ne ottimizza il consumo
A cura di Antonio Tognoli, Responsabile Macro Analisi e Comunicazione presso Corporate Family Office SIM
Variazione finale del PIL USA QoQ del 1Q25 che non dovrebbe riservare sorprese rispetto alla lettura flash del 0.2%, richiesta USA di sussidi settimanali alla disoccupazione (stima 247k contro 245k della scorsa settimana), ordine di beni durevoli MoM di maggio (stima +0.1% contro -6.2% di aprile), tutti in uscita alle 14:30.
La scarsità d'acqua è un problema crescente reso più urgente anche dalla crescita dell’IA, che aumenta la domanda globale. Domanda che per essere soddisfatta richiederà nei prossimi anni ingenti investimenti pubblici e privati. Questo presenta opportunità potenzialmente interessanti per gli investitori di partecipare alla crescita secolare delle soluzioni idriche.
L'acqua è la risorsa più preziosa sulla terra, con almeno metà della popolazione mondiale che vive in condizioni di forte stress idrico per almeno un mese all'anno. La domanda supera già l'offerta e entro il 2040 il divario potrebbe ampliarsi fino al 40%. Entro il 2050, saranno necessari 22,6 trilioni di dollari per migliorare le infrastrutture o fino a 70 trilioni di dollari del PIL globale potrebbero potenzialmente essere a rischio.
Entrano in gioco i data center, il cuore del nostro mondo sempre più guidato dall'IA. Noti per essere energivori, sono anche assetati di acqua per raffreddare i loro sistemi. Ma anche la produzione di semiconduttori richiede quantità sostanziali di acqua ultra-pura. L'IA rischia di esacerbare un problema originariamente causato da perturbazioni meteorologiche, crescita demografica e sviluppo economico e/o da infrastrutture e gestione del ciclo idrico inadeguate. Due terzi dei data center costruiti o in fase di sviluppo dal 2022 si trovano in luoghi con elevato stress idrico. Un data center da 100 megawatt per esempio può consumare circa 2,5 miliardi di litri d'acqua all'anno, equivalenti al fabbisogno idrico di circa 80.000 persone. Ad un impianto medio di produzione di chip invece occorrono oggi circa 10 milioni di galloni, equivalenti al consumo idrico di circa 33.000 famiglie statunitensi.
Nel panorama globale odierno, la scarsità d'acqua non rappresenta solo una sfida ambientale, ma anche un'opportunità strategica di lungo periodo per gli investitori attenti. Investire nel settore delle soluzioni idriche non è solo un'opportunità di profitto, ma un contributo essenziale per un futuro sostenibile. Le infrastrutture obsolete e l'inquinamento crescente richiedono interventi urgenti e soluzioni innovative, al fine di creare un mercato in forte crescita che promette rendimenti significativi a lungo termine. Negli Stati Uniti, ad esempio, l'Infrastructure Investment and Jobs Act ha stanziato 60 miliardi di dollari per progetti legati all'acqua, sottolineando l'impegno e le risorse dedicate a questa causa.
Molte aziende stanno rispondendo a questa necessità con promesse di "positività idrica", innovando e adottando soluzioni sostenibili che possono fare la differenza. Le iniziative di colossi come Amazon, Tesla e Walmart ne sono un esempio, dimostrando come le grandi aziende possano guidare il cambiamento e influenzare positivamente il settore. Queste aziende non solo migliorano la loro impronta ambientale, ma creano anche nuovi standard che altre imprese potrebbero seguire, alimentando un ciclo virtuoso di sostenibilità e innovazione.
L'introduzione dell'intelligenza artificiale nel settore idrico rappresenta un'altra area di investimento promettente. L'IA non consuma solo acqua, ha anche il potenziale per rivoluzionare la gestione delle risorse idriche, migliorando l'efficienza e riducendo i costi operativi. Le tecnologie che utilizzano l'apprendimento automatico e l'analisi dei dati sono per esempio in grado di ottimizzare i processi di distribuzione e trattamento delle acque reflue, rendendo possibili risparmi significativi e un uso più sostenibile delle risorse. Questo non solo favorisce un ambiente più sano, ma crea anche nuove opportunità per gli investitori desiderosi di sostenere progetti innovativi.
Infine, il settore delle tecnologie per il trattamento delle acque reflue è in piena espansione, con aziende come H2O Innovation e SAUR all'avanguardia. Queste imprese sono impegnate nello sviluppo di tecnologie all'avanguardia per affrontare problemi complessi come l'eliminazione dei PFAS e di altre sostanze chimiche persistenti. Tali innovazioni non solo rispondono a sfide ambientali urgenti, ma offrono anche un terreno fertile per investimenti che possono avere un impatto positivo sia economicamente che da un punto di vista ecologico. Gli investitori che si impegnano in questo settore non solo contribuiscono a risolvere una delle crisi più pressanti del nostro tempo, ma possono anche beneficiare di un mercato in rapida espansione e ad alto rendimento.
A livello di mercati, non esistono dati precisi e aggiornati che indichino con certezza quale mercato azionario globale abbia il maggior numero di aziende quotate nel settore idrico. Tuttavia, sulla base delle informazioni disponibili, il mercato azionario degli Stati Uniti, in particolare il NYSE e il NASDAQ, è probabilmente quello con il numero più elevato di aziende quotate operanti nel settore idrico. Questo è dovuto alla presenza di grandi società, oltre a numerose altre aziende di medie e piccole dimensioni attive nei servizi idrici, nel trattamento delle acque e nelle infrastrutture correlate.
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