Aegon, crescita targata Usa e dividendi in aumento


La compagnia di assicurazione olandese ha concentrato i piani di sviluppo sugli Stati Uniti, il suo mercato principale. Il dividendo, che nel 2022 era stato di 0,23 euro per azione, arriverà a 0,40 euro nel 2025.


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In corso il buyback da 1,5 miliardi di euro

Un anno e due mesi dopo l’accordo (novembre 2022) per la vendita del suo business assicurativo in Olanda alla concorrente locale ASR, la compagnia di assicurazione olandese Aegon ha portato a termine con successo l’operazione e ha già distribuito agli azionisti buona parte del ricavato attraverso un buyback da 1,5 miliardi di euro che sarà completato nei prossimi mesi.

Complessivamente la vendita ha permesso a Aegon di incassare 2,5 miliardi. Il rimanente miliardo, ha fatto sapere il management, verrà utilizzato principalmente per ridurre il debito (700 milioni) e per rafforzare la situazione di liquidità a livello della holding.

Olanda bye bye, trasferita la sede sociale alle Bermuda

A questo punto la società specializzata nelle polizze vita, nei prodotti previdenziali e nell’asset management può concentrarsi sul piano di crescita nel suo mercato principale, gli Stati Uniti. Non avendo più un’attività commerciale vera e propria sul territorio olandese, Aegon ha trasferito la sede sociale alle Bermuda.

Il sito Seeking Alpha sottolinea che i risultati del terzo trimestre 2023 hanno mostrato una crescita positiva negli Usa, sia nel segmento Vita individuale che in quello previdenziale, il che fa ben sperare per le prospettive di crescita a medio termine.

In Gran Bretagna il panorama operativo è stato più difficile, con un deflusso relativamente consistente da parte di un cliente istituzionale, mentre nel settore retail si sono registrati deflussi di depositi in quanto i clienti sono sempre più alla ricerca di rendimento in offerte alternative, in particolare nei depositi bancari.

Nel segmento dell'asset management Aegon ha registrato deflussi netti nel trimestre a causa di due grandi uscite di clienti, che hanno messo sotto pressione i ricavi e la generazione di capitale organico.

A livello di holding la liquidità ammonta a 2,9 miliardi

Nonostante queste performance contrastate, a livello di gruppo la generazione organica di capitale è stata di 354 milioni di euro nel terzo trimestre, con un aumento del 16% su base annua, e il free cash flow è stato di 79 milioni di euro (+18% su base annua). La liquidità di Aegon a livello di holding ammonta a quasi 2,9 miliardi di euro, nettamente superiore all'obiettivo di avere tra 0,5-1,5 miliardi di euro nel medio termine. Tutto questo consente alla società di continuare a restituire capitale agli azionisti sia attraverso un dividendo in crescita che attraverso l'acquisto di azioni proprie.

La politica di forte remunerazione degli azionisti è sostenuta anche dalla consistente posizione patrimoniale di Aegon nelle sue due unità principali, negli Stati Uniti e in Gran Bretagna. Infatti, il suo coefficiente patrimoniale RBC negli Stati Uniti era alla fine di settembre pari al 423%, ben al di sopra del suo obiettivo di almeno il 400%. In Gran Bretagna il suo coefficiente di solvibilità era al 167%, anch'esso ben al di sopra del requisito normativo di oltre il 100%.

C’è spazio per aumentare la remunerazione dei soci

In questo contesto, Aegon ha spazio per aumentare il dividendo nel prossimo futuro, grazie alla sua forte posizione di capitale e all'eccesso di liquidità a livello di holding.

Il dividendo di Aegon relativo agli utili del 2022 è stato di 0,23 euro per azione, mentre la sua previsione per gli utili del 2023 è di distribuire circa 0,30 euro per azione, con un aumento annuo del 30%. Aegon prevede di mantenere una forte crescita nei prossimi due anni, prevedendo un dividendo per azione di circa 0,40 euro entro il 2025.

Al prezzo attuale delle azioni, Aegon offre un rendimento da dividendo a termine di circa il 5,5%, destinato a crescere nei prossimi anni, se l'azienda rispetterà le sue indicazioni sui dividendi.

Fra i 16 analisti che coprono il titolo, 10 raccomandano di comprare le azioni e sei hanno una posizione neutrale. La media dei target price è di 5,84 euro, il 9% in più dell’attuale quotazione (5,38 euro). Dall’inizio dell’anno le azioni Aegon sono salite del 2,5%, negli ultimi 12 mesi hanno guadagnato il 4,6%.

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