Aggiornamento delle strategie: tutti i segnali dall'inizio del servizio

13/11/2021 09:00

Corrono le due posizioni Long su Seco, bene anche il Long su Mediaset. Fatica Webuild. Abbiamo aumentato il numero di segnali nell'ultimo periodo, per portarci a circa un al giorno, da qui l'upside medio per segnale scende dal 15% a 12%.

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Ogni mattina prima dell'apertura di Borsa diamo dei segnali di trading gratuiti sia Long (puntando al rialzo) sia Short (puntando a un calo), basandoci su un mix di approcci, tra analisi fondamentale, la parte preponderante, newsflow e analisi tecnica.

Generalmente operiamo su azioni e senza leva.

Applichiamo poi un metodo, quello del trailing stop, ovvero alziamo, manualmente lo stop loss in posizione di guadagno quando la strategia porta frutti, in modo da darle la possibilità di farla correre e tagliamo quelle con performance negative.

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Questo mese hanno performato molto bene le strategie Long su Seco, Mediaset. La toccata e fuga short su Tesla. Facciamo correre le altre.

Abbiamo reso il servizio continuativo con segnali quotidiani, questo ha aumentato il numero di segnali nell'ultimo periodo diluendo la performance totale in più operazioni con arco temporale medio inferiore a prima. L'effetto è quello di vedere una performance totale da 800% a 900% mentre scende quella media per segnale dal 15 al 12%.

In generale ci siamo trovati un "portafoglio" molto Long che ci ha permesso di performare bene anche se abbiamo una visione cauta dei mercati.

Crediamo che le pressioni per delle prese di profitto stiano aumentando, non si realizzano per l'eccesso di liquidità, alimentata soprattutto da tassi reali negativi (record storici) che riversano liquidità dal mondi dei Bond sull'azionario. Questo perchè i tassi obbligazionari rimangono "drogati" dalle Banche centrali e da aspettative transitorie dell'inflazione (vedi l'appiattimento della curva dei tassi.

Sul fronte dei fondamentali, la forte domanda compressa dopo mesi di lookdown (con famiglie che non spendevano e aumentavano i risparmi) si è riversata sul mercato portando a un aumento dell'inflazione ma anche a ottimi risultati societari con trimestrali, soprattutto in Usa, sopra le stime.

La nostra view è che l'aumento dei prezzi frenerà la domanda che piano piano ritornerà a livelli normali.

Sul fronte della supply chain, i colli di bottiglia rimangono e sono difficili da risolvere nel breve periodo, vedi chip (almeno un anno e mezzo). Mentre su oil e materie prime crediamo che ci siano degli eccessi che verranno riassorbiti, anche se non sarà facile.

Su oil, gli interventi di Cina e Usa (vedi su riserve strategiche), con un aumento della produzione di shale gas, daranno i loro effetti anche se la ripresa dei voli transatlantici influirà su un aumento della domanda. Inoltre il calo del prezzo del gas potrebbe rispostare la domanda di produzione energetica da oil a gas.

Questo secondo noi, si tradurrà con un greggio che non arriverà a 100 dollari al barile, come prospettato da molte banche d'affari, con il rally del settore oil visto in frenata.

Di seguito la tabellina con tutte le operazioni aperte e chiuse da inizio del servizio.

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