Air France-Klm batte gli analisti e il caos degli aeroporti
I risultati del secondo trimestre superano le attese del mercato con il primo utile operativo post-pandemia. Per le cancellazioni dei voli pagati risarcimenti per 70 milioni di euro, meno di EasyJet (130 milioni). Entro fine anno capacità aumentata ai livelli pre-Covid
Il trimestre sì è chiuso con un utile netto di 324 milioni.
A dispetto degli analisti che remano contro e del caos negli aeroporti che faceva immaginare perdite sostanziose, Air France-Klm venerdì 29 luglio ha sorpreso il mercato annunciando risultati migliori delle attese nel secondo trimestre. La compagnia aerea ha dato indicazioni per un bilancio 2022 che dovrebbe chiudersi con il primo utile operativo dalla pandemia da Covid.
I numeri sono stati bene accolti dalla Borsa, con l’azione in rialzo del 4,4% venerdì e del 5,3% nel lunedì 1° agosto. La compagnia aerea ha annunciato un utile netto del trimestre di 324 milioni di euro, che si confronta con la perdita di 1,49 miliardi di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Gli analisti in media stimavano una perdita di 34 milioni.
Il risultato operativo, il dato più scrutato dagli analisti, è stato positivo per 386 milioni, contro una perdita operativa un anno fa di 753 milioni. Nettamente battuta la previsione del consensus degli analisti, che indicava un utile operativo di 149 milioni.
Voli ridotti e tariffe aumentate: effetto positivo sui conti.
Il caos degli aeroporti e le cancellazioni sono costate ad Air France-Klm 70 milioni di euro per il risarcimento pagato ai viaggiatori che hanno perso il volo. Su questa voce specifica il conto di Air France-Klm è stato meno salato di quello di EasyJet, che nel trimestre ha pagato risarcimenti per 130 milioni di euro.
I limiti ai voli imposti da alcuni aeroporti come London Heathrow e Amsterdam Schiphol per evitare ritardi e cancellazioni, se da un lato hanno ridotto il numero dei passeggeri, dall’altro hanno fatto aumentare le tariffe dei biglietti aerei con un impatto positivo sui risultati dell’ultimo trimestre dei vettori. Con l’andamento positivo delle prenotazioni nella parte centrale dell’estate, Air France-KLM prevede di avvicinarsi a livelli di capacità pre-crisi nell’ultimo trimestre del 2022.
Sono ripartite le vendite per voli in classe Premium.
Ai risultati positivi di Air France-Klm hanno contribuito alcuni fattori specifici preclusi ai vettori low cost, che al contrario nell’ultimo trimestre hanno riportato perdite: la ripresa dei voli a lungo raggio e la vendita dei biglietti della classe Premium. Il rimbalzo della domanda di viaggi, ha ammesso il Ceo Ben Smith, “ha messo alla prova l’intera industria aeronautica”, la quale non si aspettava questa reazione da parte del mercato, e i disagi sono destinati a continuare. Uno scenario che non frena la crescita della compagnia aerea intenzionata ad aumentare la capacità fino ai livelli pre-Covid entro la fine dell’anno. Air France-Klm afferma di avere effettuato più voli nel secondo trimestre di quest’anno che nello stesso periodo del 2019.
La domanda: gli analisti cambieranno idea?
Bisognerà vedere se questa pioggia di notizie positive sarà in grado di fare cambiare idea agli analisti, che oggi in maggioranza hanno un orientamento negativo sul titolo: su 19 esperti che coprono Air France-Klm, le raccomandazioni Sell (vendere) sono nove, otto i giudizi neutrali e solo due le raccomandazioni Buy. In ogni caso la media dei target price , pari a 1,78 euro, è superiore del 32% al prezzo attuale.
Il consensus degli analisti prevede che il 2022 di chiuderà con un’ulteriore perdita di 400 milioni di euro, dopo i 10,3 miliardi persi complessivamente negli anni 2020 e 2021. L’utile è previsto a partire dal 2023.
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