Airbus, nuovi ordini e progetta l'aereo a idrogeno. Azioni da comprare


Il gruppo aeronautico europeo sta distaccando pesantemente Boeing e le stime indicano un netto aumento della redditività nei prossimi anni. Il successo commerciale al Dubai Air Show in svolgimento in questi giorni. Il Ceo Faury: da qui al 2040 serviranno 39mila nuovi aerei.


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Dall’americana Indigo maxi ordine da 30 miliardi di dollari per 255 aerei.

La ripresa di Airbus dopo l’anno nero della pandemia sta assumendo il ritmo di una marcia trionfale, mentre l’americana Boeing arranca distaccata. Al Dubai Air Show in corso in questi giorni negli Emirati arabi, il presidente e Ceo del gruppo europeo, Guillaume Faury, sta riempiendo il portafoglio di nuovi ordini e lancia Airbus verso un nuovo obiettivo, quello di realizzare entro il 2035 un aereo commerciale a zero emissioni basato sulla propulsione a idrogeno.

L’ordine più consistente per Airbus, per 255 aerei a corridoio singolo e un valore totale di una trentina di miliardi di dollari, è arrivato lunedì dal private equity americano Indigo Partners, fondato e gestito da Bill Franke, che controlla diverse compagnie aeree, dall’americana Frontier all’ungherese Wizz Air, dalla messicana Volaris alla cilena Jetsmart. “E’ un ordine che ci porta di slancio nella seconda metà di questa decade. Per noi è molto importante perché riacquistiamo visibilità sul lungo termine per pianificare la produzione”, ha commentato alla Cnbc Faury.

Nelle ore successive è arrivato un altro ordine da 111 aerei da parte dell’americana Air Lease, a cui si sono aggiunte le richieste di 28 nuovi aerei da parte della compagnia del Kuwait Jazeera Airways, e di due Airbus A330 Multirole Tanker da parte dell’aviazione militare degli Emirati arabi.

Per la prima volta da due anni Airbus torna a fare previsioni sul lungo periodo.

Il Ceo di Airbus ha commentato dicendo che i nuovi ordini danno consistenza ai piani di Airbus che intende alzare la produzione della famiglia degli A320 a 75 aerei per mese. Inoltre, per la prima volta da due anni Faury è tornato a fare previsioni sul lungo periodo: da qui al 2040, ha detto, le compagnie aeree avranno bisogno di 39mila nuovi aerei, fra jet per il trasporto passeggeri e cargo, perché si renderà necessario accelerare la sostituzione di vecchi aerei meno efficienti con nuovi aeroplani a minor consumo, in attesa di arrivare agli aerei a idrogeno.
A Dubai Airbus ha mostrato un modello del progetto ZEROe a cui sta lavorando con l’obiettivo di farlo entrare in servizio dal 2035.

In Borsa il titolo è sotto del 20% rispetto ai livelli pre-Covid.

In Borsa la reazione del titolo è stata positiva, ma non roboante: lunedì Airbus ha guadagnato l’1,7% e stamattina aggiunge un altro rialzo dell’1,2% a 115,4 euro. Per tornare ai livelli pre-Covid dei primi di febbraio 2020, quando il costruttore di aerei quotava 138 euro, l’azione Airbus dovrebbe salire di un altro 20%.

Gli analisti sembrano avere ben pochi dubbi che l’obiettivo sarà raggiunto. Il consensus indica un target price medio a 12 mesi di 141,5 euro, con un upside potenziale del 24%. Su 21 esperti censiti da MarketWatch, 20 raccomandano di comprare le azioni.

Il dato più interessante delle stime degli analisti non è tanto l’aumento dei ricavi, ma l’incremento della redditività. Airbus dovrebbe chiudere il 2021 con ricavi pari a 52,2 miliardi di euro e un margine operativo dell’8,9%. L’anno prossimo i ricavi sono attesi a 59,9 miliardi e il margine operativo al 9,8%. Quando nel 2023 i ricavi torneranno quasi ai livelli del 2019 (70 miliardi di euro), la società dovrebbe essere in grado di realizzare un utile di 5,1 miliardi, ovvero il 40% in più dell’utile del 2019, con un margine operativo salito al livello record dell’11%.

A Wall Street balzo del 5% di Boeing: il 737 torna a volare in Cina.

A fronte di tutto questo sfavillio di dati, la rivale Boeing per ora ha annunciato solo alcuni contratti da svariate centinaia di milioni di dollari (704 milioni da Emirates e 726 milioni da Tanzania Airways), ma per ora niente di paragonabile ai 30 miliardi che Indigo si è impegnata a pagare al gruppo europeo.

Eppure lunedì Boeing ha fatto in Borsa un balzo del 5% a 233 dollari. Il motivo? Sembra sempre più probabile, secondo dichiarazioni del responsabile commerciale del gruppo, Stan Deal, che entro la fine di quest’anno anche la Cina toglierà il divieto di volo ai 737 Max, il modello di aereo più diffuso della Boeing e quello maggiormente responsabile delle difficoltà economiche del gruppo, dopo i due tragici incidenti del 2018 e 2019.

Dall’inizio dell’anno Airbus è salita in Borsa del 25%, Boeing ha guadagnato il 7%. Dei 23 analisti che coprono la società americana, 13 consigliano di comprare il titolo, due di vendere e otto sono neutrali. La media dei target price è 264 dollari, con un upside potenziale del 13%.

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