Al G20 Usa e Cina inseguono un accordo ancora tutto da scrivere

Trump e Xi Jinping si incontreranno domani a Osaka in un faccia a faccia che i mercati ritengono determinante per le prospettive future, con i titoli tecnologici che tremano.
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La resa dei conti
Il G20 di Osaka ha preso il via oggi, ma l’incontro che i mercati stanno aspettando è quello che andrà in scena domani tra il presidente americano Trump e il suo omologo cinese Xi Jinping.
Il deal tra Usa e Cina per uscire dall’impasse della guerra commerciale avviata dall’amministrazione Trump è tutt’altro che scontato.
Usa: piano B e nuovi dazi
Da un lato c’è Trump che ha detto di avere già un Piano B, con la possibilità di chiudere ulteriormente le porte americane ai beni cinesi.
L’inquilino della Casa Bianca ha infatti alzato nuovamente la posta in gioco, minimizzando l’importanza di un accordo con la Cina e parlando di possibili nuovi dazi se le trattative dovessero fallire.
Il presidente americano si è detto pronto a imporre nuovi dazi su circa 300 miliardi di prodotti cinesi, oltre a quelli (al 25%) già in atto su 250 miliardi di importazioni dalla Cina.
In caso di nuove tariffe, Trump ha accennato alla possibilità di limitarle a un 10%.
Portando acqua al proprio mulino, Trump ha spiegato che la Cina è impaziente di raggiungere un accordo, e che è possibile che alla fine una convergenza si riesca a trovare.
Cina: Huawei o morte
Il ‘ricatto’ americano però non sembra aver sortito gli effetti sperati, se Xi Jinping ha chiesto di riaprire il mercato Usa al colosso cinese Huawei.
Xi Jinping ha infatti specificatamente chiesto che il bando americano sulle tecnologie di Huawei venga rimosso per poter anche solo considerare un accordo.
Il bando sul colosso cinese è stata una diretta conseguenza della guerra commerciale lanciata da Trump al grido di ‘America First!’.
La Casa Bianca ha condannato Huawei sostenendo che il governo cinese avrebbe potuto utilizzare le sue tecnologie per spiare i cittadini americani.
I mercati alla finestra
Di questo passo, Washington e Pechino rischiano di andare allo scontro frontale, con i mercati che restano alla finestra per capire in che direzione soffierà il vento dopo l’incontro di domani.
Se un accordo si dovesse trovare e le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina dovessero tornare su binari di collaborazione, i mercati tirerebbero un sospiro di sollievo.
Ma se così non fosse, lunedì le borse potrebbero registrare forti perdite, soprattutto sui titoli tecnologici, che non potrebbero che giovarsi di una nuova pace tra Pechino e Washington.
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