Alerion col vento in poppa dopo il rialzo della guidance per il 2022

La società specializzata nella produzione di energia eolica prosegue la sua crescita grazie all’aumento dei prezzi dell’elettricità e ha aumentato le sue previsioni sull’utile per l’anno in corso.
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Rally per Alerion
Piovono acquisti su Alerion Clean Power a Piazza Affari dopo l’annuncio dei risultati preliminari relativi al 2021 e la conseguente revisione al rialzo delle previsioni per l’anno in corso.
Il vento dell’ottimismo sul futuro della società quotata nell’indice FTSE Italia Small Cap spinge le azioni Alerion a superare i 28 euro per azione, con una crescita del 7% dopo circa due ore di contrattazioni.
Nonostante un inizio 2022 incerto (-4%), il titolo Alerion è stato tra i protagonisti di Milano nel corso degli ultimi 12 mesi, mettendo a segno una crescita strepitosa, pari al 124%.
I conti 2021
Lo scorso anno la società italiana specializzata nel settore della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (in particolare nel settore eolico) ha realizzato ricavi pari a 154 milioni di euro, con una crescita del 40% rispetto al 2020.
L’Ebita è aumentato del 63%, arrivando a 132 milioni, mentre l’utile netto consolidato si è attestato a 50 milioni (+56%).
A fine 2021 l’indebitamento finanziario netto risultava di 503 milioni di euro, praticamente lo stesso al 31 dicembre 2020 (491 milioni).
Il piano industriale
Il nuovo piano industriale 2022-2025 approvato ieri stima un aumento della crescita del Gruppo nel corso dei prossimi quattro anni, con un incremento della potenza installata fino a 3,8 GB a fine periodo.
Gli investimenti finalizzati all’accelerazione della “crescita del gruppo nel settore eolico e fotovoltaico in Europa” sono previsti per circa 3,1 miliardi di euro, mentre l’Ebitda dovrebbe attestarsi a 440 milioni di euro a fine piano.
Questi investimenti “verranno finanziati attraverso un mix di debito nonché con i proventi di un'operazione di rafforzamento patrimoniale, pari a circa 600 milioni, che la società intende realizzare entro la fine del 2022, subordinatamente all'individuazione del partner industriale o finanziario, con il supporto di tale partner e dell'azionista Fri-El”, spiegavano dalla società.
La guidance 2022
Particolarmente interessante è stata la revisione della guidance 2022 di novembre, con la società che ha aumentato l’Ebitda a 236 milioni dai precedenti 165 milioni, mentre l’utile netto è visto a 130 milioni dai 75 milioni precedentemente indicati e la potenza lorda installata dovrebbe arrivare a 934 MW.
La revisione al rialzo è stata decisa alla luce “soprattutto del miglioramento dello scenario di andamento dei prezzi dell’energia elettrica”.
Dalla società sottolineavano che queste stime “non tengono conto dell'eventuale applicazione del Decreto Sostegni ter che avrebbe un impatto del 5% sull'Ebitda consolidato”.
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