Alleanza strategica fra Ford e Google. “Così più forti nei servizi”


La Casa di Detroit abbandona lo storico partner Microsoft e punta sul sistema operativo Android che equipaggerà tutti i suoi modelli a partire dal 2023. Intelligenza artificiale e un sistema di data analytics aiuteranno un team congiunto di ingegneri a progettare nuovi servizi. Gli analisti si aspettano nel 2021 un aumento dei ricavi del 16%. In Borsa quotazioni mai così alte dal 2018.


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Grazie a questa intesa la Casa di Detroit potrà accelerare sul piano di ristrutturazione.

Oggi più che mai la concorrenza fra le Case automobilistiche si gioca sui servizi digitali e Ford, che in questo campo non brilla, è corsa ai ripari suggellando un accordo della durata di sei anni con Google, che porterà la tecnologia Android nei modelli prodotti dalla Casa di Detroit, la quale si avvarrà di Google anche per il cloud delle attività produttive e dei servizi. Inoltre Google fornirà un sistema di intelligenza artificiale e tecnologia di data analytics.

L’intesa è stata annunciata lunedì 1 febbraio, ma non sono stati rivelati i dettagli finanziari. A partire dal 2023 i cruscotti e gli schermi di infotainment di tutti i modelli Ford e Lincoln saranno equipaggiati con il sistema operativo Android che permetterà di utilizzare Google Maps, il sistema di riconoscimento vocale Google Assistant, e ovviamente Play Store per cercare e scaricare le app. Se vorranno, i proprietari delle Ford potranno comunque utilizzare anche Alexa di Amazon e i servizi di Apple Car.

Per siglare questo accodo con Google, Ford, il secondo produttore americano di auto con 4,15 milioni di veicoli venduti l’anno scorso, ha interrotto una storica alleanza con Microsoft. Google beneficerà di ricavi derivanti dai servizi di cloud e da altri servizi e app da lei forniti di cui saranno dotate tutte le auto Ford a partire dal 2023.

Razionalizzazione degli investimenti. L’obiettivo: i nuovi servizi per gli automobilisti.

Il Ceo di Ford, Jim Farley, ha sottolineato che grazie a questo accordo la Casa automobilistica potrà accelerare la realizzazione del suo piano di ristrutturazione e rilancio da 11 miliardi di dollari. Soprattutto, ci sarà una razionalizzazione degli investimenti, dato che Ford non dovrà più spendere per cercare di migliorare il proprio sistema di navigazione e di entertainment, che finora non era stato in grado di dare ai guidatori e ai passeggeri delle Ford servizi di qualità distintiva.

David McClelland, vicepresidente di Ford per le strategie, ha spiegato che quella con Google sarà una vera e propria partnership più che una relazione commerciale. Google contribuirà con decine di ingegneri a rafforzare l’”innovation team” di Ford che, grazie all’enorme mole di dati raccolti dai clienti avrà come obiettivo principale quello di identificare nuovi servizi digitali da offrire agli automobilisti.

Dall’inizio dell’anno il titolo ha guadagnato il 23%. Le previsioni per il 2021.

In Borsa Ford e la concorrente General Motors sono state protagoniste di un vigoroso rally nel mese di gennaio con le quotazioni di entrambe che segnano un rialzo del 23% dall’inizio dell’anno. Le azioni Ford hanno raggiunto gli 11 dollari, un livello che non toccavano da luglio 2018. L’ultimo bilancio, chiuso al 30 settembre scorso, ha evidenziato ricavi nei 12 mesi per 130,9 miliardi di dollari, in calo del 17% sull’anno precedente.

Gli analisti si aspettano che la società realizzi nel 2021 ricavi per 152 miliardi di dollari (+16%) e un utile netto di 4,1 miliardi. Su queste stime, l’attuale prezzo di Borsa corrisponde a 10 volte gli utili previsti.

Gli analisti hanno giudizi positivi: su 23 broker che seguono il titolo, 11 hanno raccomandazione Buy e 12 Neutral. La media dei target price è 8,7 dollari.

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