Amazon, a sconto non solo i prodotti anche le azioni


Su una capitalizzazione di 1,7 mila miliardi, solo il settore cloud ne vale mille miliardi. I restanti business e-commerce, pubblicità, streaming a questi prezzi sono sottovalutati.


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Le ragioni dietro alla performance del 2021

Il 2021 di Amazon è stato piuttosto deludente in Borsa, ma continuiamo a vedere un significativo potenziale apprezzamento. Lo scorso anno l’azione ha guadagnato solo il 2,4% rispetto a performance ben più rosee del Nasdaq Composite +21%, Apple +34%, Meta (Facebook) +23%, Netflix +11%, Alphabet +65%, Microsoft quasi 50%. Dalla nostra prima analisi del 4 febbraio, l’azione Amazon è leggermente in rialzo, nonostante tutto quello che è successo.

Nel 2014 Amazon aveva consegnato al mercato la performance peggiore di sempre, perdendo il 22% in 12 mesi.

In sintesi, l’andamento del 2021 può essere spiegato dai seguenti fattori:

  • La divisione e-commerce ha mostrato tassi di crescita relativamente bassi, essenzialmente perché calcolati sui livelli del 2020, anno in cui la pandemia fece raggiungere vendite online da record. Ad esempio, nel secondo trimestre 2021 le vendite registrarono un +21% anno/anno mentre nello stesso periodo 2020 salirono del 41%. Ciò ha portato a risultati sotto le attese del mercato e al consensus degli analisti. Gli altri business, Cloud in primis e pubblicità, hanno ottenuto buoni risultati, ma non abbastanza da compensare l’e-commerce.
  • L’aumento di costi ed investimenti ha penalizzato i risultati, particolarmente deludenti a livello di profitti. Tra questi costi, quantificabili in “parecchi miliardi dollari”, molti sono dovuti alla pandemia, come problemi nella catena di approvvigionamento, carenza di personale e spese per le misure di sicurezza.
  • L’aumento degli investimenti del gigante dell’e-commerce porterà a maggiori vendite e profitti: ad esempio quest’anno l’infrastruttura del commercio elettronico negli Stati Uniti dovrebbe crescere del 25%, il doppio del 12,5% previsto dal consensus, come fa notare l’analista di Deutsche Bank, Lee Horowitz (che sul titolo ha un giudizio “Buy”, acquistare il titolo, e prezzo obiettivo a 4.100 dollari). Secondo l’analista, “ora che la crescita degli investimenti rallenta, pensiamo che i ricavi torneranno a riflettere in misura maggiore l'ampliamento delle infrastrutture e dunque del business, come ha fatto notare il Direttore Finanziario Brian Olavsky”, scrive Horowitz.

Le considerazioni su Amazon delle tre note precedenti rimangono tuttora valide, incluso il fatto che riteniamo troppo conservative le stime di consensus di utili per azione per l’anno in corso e per il prossimo.

Rapporto prezzo/utili

Soffermiamoci ora sulla valutazione, che secondo alcuni è un po' elevata.

In termini di rapporto prezzo/utili per azione attesi, l’azione tratta a circa 60 volte sul 2022 e 40 volte sul 2023.

Per il consensus gli utili per azione sul 2022 sono pari a 52 dollari, che per noi verrà rivisto al rialzo (earning momentum); la stima più alta arriva 80 dollari. Anche sul 2023 il consensus a 76 dollari appare conservativo con stima più alta oltre i 100 dollari.

Pensiamo che la generazione di flussi di cassa accelererà in modo significativo, per cui ci sembrano ragionevoli alcune stime di analisti che prevedono un flusso di cassa per azione di 170 dollari nel 2022 e 230 dollari nel 2023. Il free cash flow yield è quindi 5,3% sul 2022 e 7% sul 2023, dunque molto buono e quindi in base al modello di valutazione DCF (discounted cash flow) si possono giustificare prezzi obiettivi decisamente più alti dei livelli attuali.

Metodo della “somma delle parti” e rischio regolatorio: secondo alcuni vi è un rischio potenziale derivante da un'azione del regolatore/antitrust americano che potrebbe portare ad un “un break up” della società, ovvero a una scioglimento della società separando le varie divisioni in aziende separate.

Siamo d’accordo con chi sostiene che la somma delle parti sarebbe superiore alla valutazione attuale del tutto. Ci limitiamo a dare qualche numero. Il business Cloud (Amazon Web Services) ha raggiunto circa 70 miliardi di dollari di ricavi crescendo al 40% per anno con margini operativi intorno al 30%. Con uno sguardo alle valutazioni che il mercato assegna a business di questa tipologia possiamo tranquillamente assegnare un multiplo di 15 volte i ricavi del 2022, che equivale ad una valutazione di 1 trilione di dollari: l’attuale capitalizzazione è di 1,7 trilioni di dollari, ossia tutti gli altri business valgono solo 700 milioni di dollari: e-commerce, pubblicità che sta facendo molto bene, streaming.

In conclusione, riteniamo sia molto riduttivo e fuorviante limitarsi a vedere l’elevato rapporto prezzo/utili di quest’anno pari a 60 volte.

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Codice: AMZN.US
Isin: US0231351067
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