Amazon e Apple limitano la concorrenza: multa da 200 milioni di euro dall’Antitrust


L’Antitrust ha deciso di multare i due giganti tecnologici per aver stretto un accordo che limita la presenza dei venditori dei prodotti Apple e Beats sulla piattaforma italiana di Amazon.

La sentenza assume un valore importante in quanto il 70% delle vendite di prodotti elettronici in Italia si svolgono su Amazon.it, pertanto l’Autorità ha intimato alle due società anche di togliere le restrizioni e garantire la concorrenza sul sito di marketplace.


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Multa per Amazon e Apple

Un accordo restrittivo tra Amazon e Apple per impedire ai rivenditori della marca Beats e dei prodotti della casa di Cupertino di operare sul marketplace italiano della società fondata da Jeff Bezos. Con queste accuse, l’antitrust italiano ha deciso una sanzione pari a oltre 200 milioni di euro complessivi a carico dei due giganti tecnologici, rispettivamente di 68,7 milioni per Amazon e 134,5 milioni per Apple.

Secondo quanto accertato dall’Antitrust, alcune clausole contrattuali dell’accordo stipulato dalle sue società il 31 ottobre 2018 violano l’articolo 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea.

Le accuse ai giganti tech

L’istruttoria iniziata nel luglio scorso ha accertato che l’accordo tra Amazon e Apple restringeva in modo discriminatorio il numero dei rivenditori di prodotti Apple e Beats, “permettendo solo ad Amazon e a taluni soggetti di operare su Amazon.it”, spiega la nota dell’Autority.

Inoltre, le restrizioni attuate con l’accordo limitavano le vendite transfrontaliere, in quanto discriminava su base geografica i rivenditori, riflettendosi sul livello degli sconti praticati dai soggetti terzi sulla piattaforma di marketplace, “diminuendone l’entità”.

Amazon, sottolinea l’Antitrust, rappresenta il ‘luogo’ di commercio elettronico dove si realizza almeno il 70% degli acquisti di prodotti di elettronica di consumo in Italia, di cui almeno il 40% è rappresentato da rivenditori che lo utilizzano come piattaforma di intermediazione.

Alla luce di questo, appare fondamentale che l’applicazione delle regole di concorrenza assicurino un ‘level playing field’ per tutti i rivenditori attivi su Amazon.it, in quanto strumento sempre più rilevante per lo svolgimento della propria attività commerciale, evitando la realizzazione di condotte discriminatorie che restringono la concorrenza.

In linea con la giurisprudenza della Corte di giustizia UE, la decisione dell’Autorità riconosce la necessità che i sistemi di distribuzione “si basino su criteri di natura qualitative, non discriminatori e applicati indistintamente a tutti i potenziali rivenditori”.

Oltre alla sanzione, l’Autorità ha intimato alle due società di porre fine alle restrizioni, permettendo l’accesso alla piattaforma ai rivenditori di prodotti Apple e Beats “genuini” in modo non discriminatorio.

Apple annuncia ricorso

Subito dopo la decisione dell’Antitrust è arrivata la risposta di Apple, smentendo qualunque coinvolgimento e annunciando di voler fare ricorso. “Rispettiamo l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ma crediamo di non aver fatto nulla di sbagliato”, spiegavano dalla casa di Cupertino in una nota.

“Lavoriamo duramente per creare i migliori prodotti al mondo in grado di offrire una grande esperienza utente”, sottolineava la società, aggiungendo che “per garantire la sicurezza dei nostri clienti e l'integrità dei prodotti che acquistano, è importante che i clienti sappiano che stanno acquistando prodotti originali”, mentre, al contrario, quelli non originali “offrono un'esperienza inferiore e possono spesso essere pericolosi”.

A tal fine, da Apple spiegano di essere impegnati a lavorare “a stretto contatto” con i loro partner rivenditori, con un team dedicato di esperti in tutto il mondo “collaborano con le forze dell'ordine, le dogane e i distributori per garantire che vengano venduti solo prodotti Apple originali”.

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