Ambienthesis: semestrale in crescita tra acquisizioni e controllo dei costi


Ricavi in aumento del 35% nonostante la pandemia. Il gruppo prosegue la sua strada di crescita. Tengono i margini, dimezzata la posizione finanziaria netta.


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Bene la trimestrale, in aumento ricavi e utili

Ambienthesis chiude una buona semestrale con ricavi in crescita del 35% sullo stesso periodo di un anno e utili rettificati in aumento del 25%.

In particolare, il fatturato si è attestato a quasi 53 milioni (+35% sul 2020). Bene la crescita dell’Ebitda di 5,42 milioni (+35%). Il margine dell’Ebitda sui ricavi si è leggermente ridotto da 10,8% a 10,2% confermando un’ottima resilienza della società a un anno difficile impattato dalla pandemia.

L’utile netto è stato pari a 2,79 milioni (da 2 milioni del 2020) rettificato a 3,064 milioni. La posizione finanziaria netta è negativa per 5,95 milioni (da -12,3 milioni di fine 2020).

"Il primo semestre ha confermato dinamiche economiche positive e soddisfacenti con il mantenimento di un equilibrato rapporto di ordine finanziario e patrimoniale. A tal proposito si prevedono per l'esercizio corrente, così come previsto nel Piano Industriale triennale di Gruppo, ricavi medi annui intorno ai 105 milioni di euro e redditività in linea con quella più recentemente consuntivata", si legge in una nota diffusa dal gruppo.

Ambienthesis è attiva nel settore delle bonifiche ambientali e della gestione dei rifiuti industriali. In particolare, il gruppo opera nelle seguenti aree: bonifiche e risanamenti ambientali; trattamento, recupero e smaltimento di rifiuti industriali; attività di ingegneria ambientale.

Evoluzione dei ricavi

Nel primo semestre, il Gruppo Ambienthesis ha fatto registrare dati molto soddisfacenti nonostante il perdurare della pandemia Covid-19.

I ricavi netti di vendita consolidati generati dal Gruppo nel primo semestre 2021 sono stati pari a 52.951 migliaia di Euro, in aumento dell’35,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, anno in cui erano stati dell’ordine di 39.102 migliaia di Euro.

Tale incremento nell’ammontare dei ricavi di vendita è dovuto alle ottime performance dei ricavi rivenienti dalla business unit “Smaltimento, recupero e trasporto” che ha registrato un +39,8% (di cui +17,6% riveniente dalle acquisizioni societarie avvenute negli ultimi mesi dello scorso esercizio) e dalla business unit “Bonifiche ambientali” che, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, ha registrato un +33,6%. La composizione dei ricavi di Gruppo, per il primo semestre 2021 e lo stesso periodo dell’esercizio precedente, è evidenziata nella tabella e nei grafici riportati di seguito:

Ampliando lo sguardo a più anni si vede meglio l'evoluzione della crescita dei ricavi della società.

La composizione dell'Ebitda

A livello di Ebitda sui costi operativi pari a-47.788 migliaia di Euro, buona parte dell’aumento è dovuto alle recenti acquisizioni societarie. Stesso motivo che ha portato a un buon incremento dei ricavi del 36,2% di incremento il 13,2% è da attribuirsi dalle acquisizioni societarie avvenute negli ultimi mesi dello scorso esercizio)

Si può notare come i costi siano aumentati in maniera meno che proporzionale all’incremento dei ricavi.

Nel dettaglio, gli “Acquisti di materie prime e semilavorati” sono aumentati del +42,5%, le “Prestazioni di Servizi” sono invece aumentate del +39,4%; il “Costo del lavoro” è aumentato del +32,1% ed, infine, gli “Altri costi operativi ed accantonamenti” sono diminuiti del 28,78%. Il margine operativo lordo consolidato è stato positivo per un importo pari a 5.420 migliaia di Euro, facendo registrare un incremento del +35,3% rispetto allo stesso dato dell’esercizio 2020 che era pari a 4.006 migliaia di Euro (+1.414 migliaia di Euro). Il risultato consolidato netto finale è stato positivo nella misura di 2.794 migliaia di Euro (contro l’utile di a 2.090 migliaia di Euro del primo semestre 2020), dopo aver spesato ammortamenti e svalutazioni per 2.138 migliaia di Euro (contro le 1.739 migliaia di Euro dello stesso periodo dell’esercizio 2020).

Dimezzata la posizione debitoria netta

Ottimo miglioramento sul fronte debito, la posizione finanziaria netta complessiva (PFN), al 30 giugno 2021, si è attestata a -5.958 migliaia di Euro contro le -12.341 migliaia di Euro al 31 dicembre 2020. Il grado di leverage – inteso come rapporto tra posizione finanziaria netta e patrimonio netto – è risultato quindi essere pari a -0,1118.

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