Unicredit


Unicredit è una delle banche italiane più colpite dalle tensioni geopolitiche. Dallo scoppio della guerra in Ucraina, il titolo ha perso circa il 48% in borsa, bruciando 30 miliardi di euro di capitalizzazione in pochi giorni. Segnale di ingresso Long in area 10,4 euro, supporto a 9 euro.


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Le trendline come contenitore delle oscillazioni

Le quotazioni del titolo si sono mosse all'interno di due importanti trendline, un supporto (verde) e una resistenza (rossa). Questo è avvenuto da settembre 2020 fino ai primi giorni del 2022, quando i prezzi si sono portati al di là della resistenza per poi stabilizzarsi. Successivamente è stata rotta la resistenza, ma le quotazioni sono poi crollate a seguito della guerra. Due sbavature che indicano come quella fascia è stata violata in corrispondenza di un forte aumento della volatilità che ha investito i mercati.

Come possiamo vedere, i prezzi hanno rimbalzato per ben 3 volte sul supporto e 3 volte sulla resistenza, conferendo alle due trendline un'elevata forza e validità e, di fatto, ogni qual volta le quotazioni sembravano fornire qualche segnale di rottura le hanno sempre riconosciute, senza violarle.

Da ottobre 2020, la creazione di massimi e minimi crescenti hanno fatto emergere una tendenza delle quotazioni al rialzo.

Un aspetto molto importante è che, a seguito di questo trend rialzista, il titolo non è riuscito a generare nuovi massimi rispetto ai livelli pre-pandemia (vedi grafico), o meglio ci è riuscito ma di poco, prima di ritracciare nuovamente.

Questo è successo fino alla trendline, perché poi il titolo è di nuovo rimbalzato, rompendo i massimi pre-pandemici e accelerando al rialzo, prima di crollare a seguito dello scoppio della guerra.

Un altro aspetto molto importante che può generare un segnale è il crollo del titolo dal picco raggiunto il 10 febbraio, molto simile a quello causato dalla crisi pandemica.

Crediamo che il titolo possa proseguire la sua corsa al rialzo verso l'area dei 14,50 euro, come primo Target, e 16 euro come secondo Target. Analizzando il passato infatti è possibile, a volte, replicare il futuro.

Il MACD come segnale di ingresso

Era possibile prevedere il crollo del titolo soltanto mediante l'ausilio dell'analisi tecnica? La risposta non è scontata, ma un segnale importante ci viene fornito con l'oscillatore MACD, Moving Average Convergence Divergence.

Come è possibile vedere dal grafico, questo indicatore è composto da una linea nera continua e da una linea rossa tratteggiata. Noi lo impieghiamo per verificare la presenza di divergenze rialziste o ribassiste. Cosa vuol dire?

Quando, rispetto a uno stesso orizzonte temporale, i prezzi generano minimi decrescenti e il MACD genera minimi crescenti, siamo in presenza di una divergenza rialzista. Vuol dire che con molta probabilità c'è un'inversione di tendenza per i prezzi, da ribassista a rialzista, con possibilità di ingresso Long.

Quando, rispetto a uno stesso orizzonte temporale, i prezzi generano massimi crescenti e il MACD genera massimi decrescenti, siamo in presenza di una divergenza ribassista. Vuol dire che con molta probabilità c'è un'inversione di tendenza per i prezzi, da rialzista a ribassista, con possibilità di ingresso Short.

Dal grafico precedente, nello stesso arco temporale evidenziato da due cerchi rossi, siamo in presenza di una divergenza ribassista, con possibile inversione del trend da rialzista a ribassista come si è verificato nel nostro grafico.

Analizzando i principali indicatori e oscillatori, emerge che le quotazioni si trovano al di sotto di tutte e tre le medie mobili a 20, 60 e 250 periodi, secondo i quali la tendenza è ancora ribassista.

Molto importanti sono i segnali forniti dagli oscillatori Stocastico e MACD.

Secondo il primo, è quasi giunto il momento di entrare in posizione poiché sta per essere toccata la linea del 30 e, se superata, equivarrebbe a un ingresso Long.

Un impulso importante è fornito dal MACD, perché quando la linea continua (Differential Line, media mobile 12 periodi) incrocia dal basso verso l'alto la linea tratteggiata (Signal Line, media mobile 26 periodi), c'è un segnale rialzista.

Valutiamo l'ingresso in posizione a determinate condizioni. Vediamole insieme.

In area 9,08 euro è presente un supporto (verde) che potrebbe mettere in mostra la sua validità nel caso di un eventuale ritracciamento del titolo con possibilità di rimbalzo.

In zona 10,35 euro troviamo invece una resistenza (rosso), superata la quale si attiva un segnale di ingresso Long.

Qualora ciò accadesse, inseriamo lo Stop Loss qualche tick più in basso rispetto al supporto, a 9 euro, target 1 (blu) a 11,77 euro e target 2 (giallo) a 12,70 euro, sul massimo della candela del 24 febbraio, giorno di inizio dei bombardamenti.

Inoltre, nel momento in cui il titolo dovesse raggiungere i massimi pre-guerra e superarli, potrebbe accelerare al rialzo.

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