Ancora speranze per una pausa nei rialzi dei tassi Fed dopo il dato sull’inflazione USA

Wall Street verso un’apertura di poco sopra la parità dopo che l’indice PCE, la misura favorita dalla Fed nel decidere sui tassi di interesse, sembra mantenere vive le speranze di una pausa nei rialzi a settembre.

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Inflazione negli USA

Ultimo giorno di agosto caratterizzato dai dati macro in arrivo dagli Stati Uniti, con l’inflazione al centro dell’attenzione e misurata dall’indice Price Consumption (PCE).

La misura preferita dalla Federal Reserve nelle sue scelte di politica monetaria comunicata oggi, non ha riservato particolari sorprese, dopo i segnali di indebolimento dell’economia arrivati ieri.

Il mese di luglio ha visto il PCE in crescita al 3,3%, in linea con le attese degli economisti intervistati dall’agenzia Reuters, e inferiore al 2% indicato come obiettivo per la Fed, anche se sta mantenendo vive le speranze per una pausa negli aumenti dei tassi di interesse dell’istituto centrale in occasione della prossima riunione in programma a settembre.

Lieve aumento per l’inflazione ‘core’, depurata da energia e alimentari, ferma al +4,2% nei 12 mesi, anche in questo caso in linea con le previsioni ma in leggero aumento rispetto al dato precedente (+4,1%)

In programma oggi anche il dato sulle nuove richieste di disoccupazione risultate 228 mila, numero inferiore ai 235 mila previste e alle 232 mila precedenti.

Wall Street

Dopo la diffusione dei dati sui prezzi, i future di Wall Street proseguivano la loro marcia positiva e i contratti sul Dow Jones mostravano un ritmo più veloce (+0,60%), probabilmente per la spinta nel pre-market arrivata da uno dei suoi componenti di maggior rilievo, Salesforce (+6%), rispetto a quelli sullo S&P500 (+0,30%) e quelli sul Nasdaq (+0,20%).

In recupero i rendimenti del biennale USA, tornato in parità al 4,884%, mentre il decennale scambiava al 4,16%.

Segnali da colomba

Prima della diffusione dei dati, il Presidente della Federal Reserve di Atlanta, Raphael Bostic, ha dichiarato di ritenere che la politica monetaria della Fed sia opportunamente restrittiva.

“Penso che dovremmo essere cauti e pazienti e lasciare che la politica restrittiva continui a influenzare l'economia, per non rischiare di inasprire troppo e infliggere inutili sofferenze economiche”, anche se poi ha spiegato che questo “non significa che io sia favorevole ad un allentamento della politica in tempi brevi”, in quanto “l’inflazione negli Stati Uniti è ancora troppo alta”.

“La battaglia contro l'inflazione ha registrato progressi significativi. L'inflazione è ben lontana dai livelli molto elevati che abbiamo visto nell'ultimo anno, ma è essenziale che venga riportata al nostro obiettivo”, ha aggiunto.

Le scommesse dei trader sul fatto che la Fed lasci i tassi di interesse invariati nella riunione di settembre erano pari all'88,5%, mentre le probabilità di una pausa nella riunione di novembre sono aumentate a quasi il 56% dal 50% del giorno prima, secondo lo strumento FedWatch del CME.

Notizie societarie e pre-market USA

Salesforce (+6%): la società prevede per il terzo trimestre ricavi compresi tra 8,70 e 8,72 miliardi di dollari, rispetto alle stime di 8,66 miliardi di dollari (dati Refinitiv).

Victoria's Secret (-6%): prevede per il terzo trimestre una perdita netta compresa tra 70 centesimi e 1 dollaro per azione, oltre le previsioni degli analisti di una perdita di 14 centesimi (Refinitiv).

Ampio Pharmaceuticals (+10%): il Consiglio di amministrazione ha approvato un frazionamento azionario 20 a 1 delle azioni ordinarie.

Chewy (-5%): previste vendite nette del terzo trimestre e dell'anno fiscale 2023 inferiori alle attese.

Palantir Technologies (-3%): Morgan Stanley ha declassato l'azienda statunitense di analisi dei dati a ‘underweight’ da ‘equal-weight’.

Titan Machinery (+5%): ricavi nel secondo trimestre di 642,6 milioni di dollari, superiori ai 602,4 milioni previsti (Refinitiv).

Campbell Soup (+1%): società prevede aumento dell'1,5% delle vendite nette per l'anno fiscale 2024, a fronte di un +0,8% previsto dagli analisti (Refinitiv).

Raccomandazioni analisti

Netflix

Truist Securities: ‘neutral’ e prezzo obiettivo alzato da 339 USD a 485 dollari.

Salesforce

JP Morgan: ‘buy’ e target price incrementato da 230 USD a 240 dollari.

NIO

Bernstein: ‘neutral’ e prezzo obiettivo ridotto da 9 USD a 8 dollari.

Mizuho Securities: ‘buy’ e target price diminuito da 20 USD a 18 dollari.

Best Buy

Morgan Stanley: ‘neutral’ prezzo obiettivo alzato a 80 USD dai precedenti 75 dollari.

Goldman Sachs: ‘neutral’ e target price aumentato da 77 USD a 79 dollari.

Paramount Group

Wells Fargo Securities: ‘sell’ e prezzo obiettivo aumentato da 3 USD a 3,50 dollari.

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