Anima Holding, delude la raccolta di marzo
La raccolta netta di risparmio gestito è risultata negativa nel mese scorso, quando gli analisti si attendevano un risultato positivo, ma il management si dice ottimista per i prossimi mesi grazie alla resilienza mostrata dal segmento retail.
La raccolta di Anima
Raccolta negativa nel mese di marzo per Anima Holding, gestore patrimoniale italiano di fondi comuni, aperti e chiusi, Sicav, il fondo pensione aperto Arti & Mestieri e gestioni patrimoniali e istituzionali.
I dati diffusi oggi dalla società quotata su Euronext Milan indicano una raccolta netta di risparmio gestito negativa per 493 milioni lo scorso mese.
Risultato peggiore per le gestioni individuali, in calo di 355 milioni di euro, mentre i fondi aperti e alternativi segnano un -138 milioni di euro, mentre le deleghe assicurative Ramo segnano una diminuzione di 62 milioni di euro.
Complessivamente, a fine marzo le masse gestite dal gruppo arrivano a 182,5 miliardi di euro rispetto ai 177,2 miliardi di euro di fine 2022 e i 196,8 miliardi al 31 marzo 2022.
“Il risultato di marzo è interamente ascrivibile alla componente istituzionale che, in linea con quanto registrato a livello europeo, si trova in una fase negativa per i flussi di raccolta, dovuta anche a decisioni di incremento della liquidità detenuta”, spiega l’amministratore delegato, Alessandro Melzi d’Eril, aggiungendo che “il segmento retail evidenzia invece una notevole resilienza che fa ben sperare per una robusta ripresa nei prossimi mesi”.
La view degli analisti
Di dato “inferiore alle attese” parlano da WebSim Intermonte, i quali sottolineano che resta da verificare “se il trend negativo di questi mesi sia destinato a proseguire”.
“Le nostre attuali stime prevedono una raccolta netta per il 2023 a 2 miliardi”, prevedono da Intermonte, mantenendo il giudizio ‘interessante’ sul titolo Anima Holding e un target price 4,60 euro.
Anche secondo Equita Sim la raccolta netta è stata inferiore alle aspettative, visti i 125 milioni attesi dai suoi analisti rispetto al risultato negativo.
Inoltre, “nei primi 3 mesi del 2023, Anima ha registrato una raccolta netta negativa ex ramo I di -568 milioni (-139 milioni includendo le deleghe assicurative di ramo I) rispetto ad una nostra stima sul 2023 di +1,5 miliardi”.
A Piazza Affari, intanto, il titolo “sta trattando con un P/E adjusted 2023 di 8 volte (o 9 volte ex-performance fees)”, concludono da Equita, mantenendo la raccomandazione ‘buy’ con prezzo obiettivo di 4,5 euro rispetto ai 3,724 euro di questa mattina (+0,30%).
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