L’antipasto svedese spaventa i mercati: Wall Street teme il maxi rialzo

Alla vigilia della riunione della Federal Reserve, la Riksbank ha aumentato di 100 punti base il proprio tasso di interesse, il più grande degli ultimi 30 anni, mentre gli analisti si attendevano una stretta di soli 75 punti, attirando le vendite sia sui mercati europei che a Wall Street.
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L’assaggio dalla Svezia
Il secondo giorno della ‘Fed week’ vede arrivare dalla Svezia una sorpresa, possibile preavviso di quanto accadrà domani alla fine del meeting della Federal Reserve.
Questa mattina la banca centrale svedese (Riksbank) ha aumentato il suo tasso di interesse di 100 punti base, portandoli a 1,75%, sorprendendo le previsioni della Reuters, ferme a 75 punti.
Per l’istituto nordeuropeo si tratta del più ampio rialzo degli ultimi trent’anni, ma la stretta monetaria potrebbe proseguire: “è necessario che la politica monetaria agisca di più di quanto era stato anticipato in giugno”, avvisava il comunicato della banca centrale.
Alla base della maxi-stretta, ovviamente, i livelli dell’inflazione, ancora “troppo alta” secondo quanto spiegava la Riksbank, attualmente causa della “riduzione del potere d’acquisto delle famiglie” e della maggior difficoltà per la “pianificazione finanziaria sia per le imprese che per i cittadini”.
Mercati in rosso
Parole che sembrano appena uscite dalla conferenza stampa di Jerome Powell nella giornata di domani per spiegare un nuovo possibile rialzo dei tassi Fed, visti i parallelismi con l’inflazione USA.
Infatti, la notizia scatenava ‘il panico’ nei mercati, con i principali indici europei che viravano in negativo dopo un avvio in verde, e i future di Wall Street in calo a circa un’ora dal suono della campanella.
I future sul Nasdaq cedono lo 0,70%, seguiti sullo stesso trend da quelli dello S&P500 (-0,60%) e dal Dow Jones (-0,50%), annunciando incertezza in apertura della borsa statunitense.
“Il momentum sui mercati azionari va verso il basso” e “fino a quando i dati sull’inflazione non mostreranno un dietrofront, sarà difficile riuscire a ribaltare le elevate incertezza e volatilità a cui stiamo assistendo”, spiega alla Cnbc Angelo Kourkafas, strategist per gli investimenti di Edward Jones.
Vigilia Fed
Domani si concluderà l’attesa riunione di politica monetaria del FOMC, il ‘braccio armato’ della Fed, la prima dopo il dato sui prezzi al consumo negli Stati Uniti, scesi all’8,3% ma solo dello 0,2% ad agosto rispetto al mese precedente, livello considerato ancora troppo alto, anche viste le attese di 8,1%.
Si tratta, comunque, del secondo calo consecutivo, oltre a essere la lettura più bassa negli ultimi mesi.
L'inflazione core, che esclude le componenti volatili dei prodotti alimentari e dell'energia, è invece cresciuta dello 0,6% ad agosto, dopo lo 0,3% di luglio.
Dati, questi, che rendono praticamente certo un ulteriore rialzo da 75 punti base, anche se “non mancano gli analisti che ritengono, visti i livelli inflattivi, che la Fed di Jerome Powell potrebbe alzare i tassi anche di 100 punti base”, ricorda Kourkafas.
Treasuries in crescita
La visione all’orizzonte di un nuovo importante rialzo sta spingendo in alto anche i rendimenti dei titoli di stato USA, con la curva che resta sempre invertita.
I Treasuries a 2 anni, più sensibili alla decisione di politica monetaria della Fed, continuano a puntare verso i nuovi record dal 2007 e oggi toccano il 3,9664%.
Ai massimi dall’aprile 2011 i titoli a 10 anni, arrivati al valore record di 3,545%.
Notizie e movimenti nel pre-market USA
Ford (-4%): ha avvisato che il trimestre in corso sarà penalizzato da un miliardo di dollari di costi extra.
PepsiCo (+0,70%): ha interrotto la produzione di Pepsi, 7Up e Mountain Dew degli stabilimenti russi dopo aver già annunciato la sospensione di vendita sei mesi fa a seguito dell’avvio dell’invasione dell’Ucraina.
Apple (-0,60%): ha annunciato l’aumento dei prezzi degli acquisti in app in Europa, Cile, Egitto, Giappone, Malesia, Pakistan, Polonia, Corea del Sud, Svezia e Vietnam.
Peloton (+2%): ha presentato Peloton Row, prodotto che segna il suo ingresso nel settore del canottaggio ed è pronta immediatamente ai pre-ordini.
Raccomandazioni analisti
PayPal
Susquehanna Financial Group: da ‘buy’ a ‘neutral’, con target price ridotto a 100 dollari dai precedenti 115.
Shopify
Morgan Stanley: conferma ‘neutral’ e prezzo obiettivo ridotto a 40 USD dai precedenti 44.
Fedex
Berenberg Bank: ‘neutral’ e revisione al ribasso del target price a 200 USD (precedente 275).
Papa John’s
Stifel Nicolaus: ‘buy’ e tp ridotto a 100 dollari dai precedenti 120 USD.
Fedex
Vertical Research: ‘buy’ e prezzo obiettivo scende da 300 USD a 240 dollari.
Wells Fargo
Daiwa Securities: ‘buy’ e target price aumentato a 50 USD dai precedenti 44 dollari.
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