Antitrust Ue: ok alla fusione Fca-Psa

Arriva l’ok anche della Commissione europea alla nascita di Stellantis. Nessuna richiesta di revisione dei termini del contratto. Titolo Fca in guadagno a Piazza Affari.
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Dalla Commissione disco verde senza revisione dei termini del contratto
Superati i timori su possibili ripercussioni sulla concorrenza nel segmento dei veicoli commerciali, l’Antitrust europeo ha dato il suo benestare alla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Psa Peugeot. Nella serata di ieri, la Commissione ha autorizzato il merger da cui nascerà Stellantis, la quarta casa automobilistica mondiale in termini di volumi, senza opporre una richiesta di revisione dei termini del contratto.
Nell’operazione è stato esteso anche l'accordo di cooperazione attualmente in vigore tra Psa e Toyota per i veicoli commerciali leggeri in base al quale Psa produce veicoli a marchio Toyota principalmente nell’Unione europea, ed è stata inoltre effettuata una modifica degli accordi di riparazione e manutenzione in vigore tra Psa, Fca e le loro reti al fine di facilitare l’accesso dei concorrenti alle reti di riparazione e manutenzione.
Le due case hanno comunicato di aver accolto «con grande favore il via libera della Commissione europea». Il 4 gennaio 2021 è prevista la riunione degli azionisti delle due società invitati ad approvare la transazione. Il timing è a favore di una chiusura del deal entro entro la fine del primo trimestre dell’anno prossimo.
Il titolo Fca in rally a Piazza Affari
Il titolo Fca ha aperto in rally del 2,5% a Piazza Affari e alle 12 le azioni della casa automobilistica italo-statunitense scambiano a 14,53 euro in guadagno del 2% superando l’andamento del listino principale di Milano (+0,78%) e quello del Ftse Italia All Share Automobiles & Parts (+1,44%). Il titolo torna così sui massimi da inizio novembre 2019 e registra un progresso da inizio anno pari a 10,7%. Anche Psa in rimonta a Parigi dove sale dell’1,97% scambiato a 22,21 euro per azione. Secondo Equita Sim: «A questo punto mancano solo le approvazioni della autorità di Turchia, Ucraina e Cile, da ritenere comunque marginali e non tali da causare ritardi alla fusione che riteniamo possa diventare efficace entro gennaio e probabilmente anche il 15 gennaio». Prima dell'efficacia, ricordano gli analisti «verrà pagato il dividendo straordinario da parte di Fca, pari a 1,8 euro per azione».
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