Apple, Amazon e Alphabet azionano il segnale di stop al rally


I conti dei tre big del Nasdaq rivelano gli effetti della imminente recessione. Il Dax di Francoforte è in ribasso dello 0,2%. La discesa dei tassi sta scatenando gli acquisti sui tech, mentre i segnali di rallentamento dell’economia stanno condizionando i settori agganciati alla ripresa dell’economia. Da venerdì scorso il Nasdaq guadagna il 6%, il Dow Jones lo 0,3%. L’Europa, povera di tech, resta indietro, l’indice EuroStoxx 50 sale dell’1,5%. La Cina è sempre più forte, dicono gli indici PMI diffusi stanotte. Il Fondo Monetario pensa che le banche centrali dovrebbero andare avanti ad oltranza con il rialzo tassi.


Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Wall Street potrebbe fermarsi ad un passo dalla soglia dell’area che delimita il mercato Toro, i dati del trimestre diffusi stanotte da tre nomi di primissima grandezza del mondo tech dovrebbero aver spento l’esuberanza della seduta delle ultime sedute. Con il +3,2% di ieri, il Nasdaq è arrivato a segnare un rialzo del 19,5% dai ultimi minimi di periodo, toccati in dicembre, ma almeno oggi, il +20% che viene considerata la performance di cambio scenario, potrebbe non essere raggiunta. Il future dell’indice dei tech perde l’1,5%.

AMAZON-ALPHABET-APPLE

Tutti e tre i titoli sono scesi nell’after hours, con ribassi nell’ordine del 4%. Amazon ha battuto le stime degli analisti sui ricavi (+9%), ma il risultato a livello di utile ha deluso, soprattutto a causa del disastroso investimento in Rivian Automotive.

Apple ha mancato le stime su quasi tutte le metriche. Ricavi in calo a 117,15 miliardi di dollari, soprattutto a seguito delle performance più deboli del previsto di degli iPhone e dei dispositivi indomabili. L'utile cala a 29,99 miliardi, o 1,88 dollari per azione, sotto le attese degli analisti.

Alphabet ha guadagnato 13,6 miliardi di dollari, pari a 1,05 dollari per azione, dieci centesimi meno del consensus. A parità di perimetro i ricavi sono scesi del 7%, nonostante il balzo dell’area cloud (+32%). 

CINA

Le borse di Shanghai e di Hong Kong sono in ribasso di quasi il 2%, anche se i dati diffusi stanotte mostrano che l’economia della Cina sta accelerando.

L’indice PMI di Caixin sulle aspettative dei direttori degli acquisti delle aziende dei servizi della Cina ha battuto le attese, salendo in gennaio a 52,9 da 48 di dicembre. La Cina riprenderà da lunedì 6 febbraio i viaggi transfrontalieri senza limitazioni con le sue regioni amministrative speciali di Hong Kong e Macao per la prima volta in tre anni, abbattendo le quote al transito dei confini esistenti ed eliminando il test obbligatorio per il Covid-19 richiesto prima della partenza.

Oltre al ritorno dei tour di gruppo, è previsto anche che il numero dei posti di blocco doganali torni ai livelli pre-pandemia, ha dichiarato l'Ufficio cinese per gli affari di Hong Kong e Macao in una dichiarazione sul suo sito web. Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, sarà domenica a Pechino per la prima visita ufficiale di un alto funzionario americano dall’inizio della pandemia. In agenda anche un colloquio con Xi Jinping.

Washington prova a sciogliere le tensioni causate dalla visita della ex speaker della Camera Nancy Pelosi a Taiwan ed a ristabilire fisiologici rapporti diplomatici.

TASSI-VALUTE

Le banche centrali hanno avvertito i mercati che la lotta all’inflazione non è terminata, ma i mercati sono andati oltre le comunicazioni formali ed hanno privilegiato quel che nelle comunicazioni ufficiali è solo accennato, la possibilità che il rialzo dei tassi sia all’ultimo atto.

La BCE ha messo le mani in avanti su un nuovo rialzo dei tassi da cinquanta punti base a marzo, in aggiunta a quello annunciato ieri, ma poi, nella conferenza stampa, Christina Lagarde ha detto che nulla irrevocabile, insomma, se i falchi si placano, potrebbe essere anche solo di un quarto di punto.

Gli acquisti di bond hanno privilegiato il BTP, il decennale italiano, in chiusura a 3,89%, ha registrato una delle variazioni positive più ampie di lungo periodo. L’euro si è indebolito a 1,089 su dollaro.

UNO SMISURATO ED INSENSATO OTTIMISMO

Le parole misurate di Jerome Powell sull’inflazione sono state interpretate dal mercato come l’anticipo di cambio della politica monetaria, ma non da tutti.

Non sono d’accordo con la lettura “dovish”, ha scritto ieri in una nota Eric Winograd - Senior VP e Director DM Economic Research di AllianceBernstein. “La Fed afferma semplicemente di non prevedere una discesa dell'inflazione, nel caso questa dovesse verificarsi, verrà presa in considerazione”.

Non si tratta quindi di una conferma di una politica monetaria più accomodante. Da una parte, c’è un “mercato troppo ottimista riguardo a un calo lineare dell’inflazione”, dall’altra una Fed “troppo previdente nel ritenere che i prezzi non scenderanno in modo sostenibile per più trimestri. Ciò potrebbe portare a un eventuale taglio dei tassi entro la fine dell’anno, ma non così presto o in modo così aggressivo come il mercato sembra aspettarsi.

I COSTI DEL QE

Le misure di sostegno promosse dalla Banca Centrale Europea attraverso la sua politica monetaria sono state molto utili, ci sarà un conto da pagare? Si chiede Julian Marx, Research Analyst Multi Asset e parte del team Multi Asset di Flossbach von Storch. In una situazione standard probabilmente sì.

Se Francoforte iscrivesse i suoi titoli in bilancio al valore di mercato realizzando le perdite di prezzo subite lo scorso anno, dovrebbe probabilmente registrare svalutazioni per centinaia di miliardi di euro. “Ben oltre i 115 miliardi di euro che figuravano alla voce “capitale e riserve” a fine esercizio – afferma Marx. In sostanza, esaurirebbe di colpo l’intero patrimonio netto. Anzi, probabilmente la BCE e le banche centrali nazionali si ritroverebbero con un patrimonio netto ampiamente in negativo. Per qualsiasi impresa del settore privato, una tale situazione di deficit patrimoniale può sfociare nel fallimento”. 

Ma le banche centrali sono soggetti di un altro paradigma contabile. Inoltre, la BCE ha un bel gruzzolo da parte: “Le sole riserve auree, ad esempio, sfiorano i 600 miliardi di euro. E i forti rincari dell’oro registrati negli scorsi decenni non sono mai confluiti nei 115 miliardi di mezzi propri dell’Eurosistema, perché sono rilevati solo alla voce “conti di rivalutazione”. Già questo basterebbe ad ammortizzare discretamente le recenti perdite sui prezzi”.

FONDO MONETARIO IN ALLARME

"Le banche centrali dovrebbero comunicare la probabile necessità di mantenere i tassi di interesse più alti per un periodo più lungo, fino a quando non ci saranno prove che l'inflazione - compresi i salari e i prezzi dei servizi - sia tornata in modo sostenibile verso il target”, hanno scritto il direttore del dipartimento dei mercati monetari e dei capitali dell'Fmi, Tobias Adrian, e i suoi due vice in un articolo."

Un allentamento prematuro potrebbe rischiare di provocare una brusca ripresa dell'inflazione una volta che l'attività sarà ripartita, lasciando i Paesi esposti a ulteriori shock che potrebbero smentire le previsioni sull'inflazione", hanno aggiunto. Una misura settimanale più completa delle condizioni finanziarie statunitensi, tracciata dalla Fed di Chicago, mostra che attualmente sono più allentate della media rispetto agli standard storici.

TITOLI

MFE esclude al momento una fusione con Prosiebensat.1 o un'Opa sul gruppo tedesco, ma è fiduciosa in una cooperazione più stretta tra le due emittenti. Lo ha detto l'AD Pier Silvio Berlusconi.

Geox ha chiuso il 2022 con ricavi a 735,5 milioni, in aumento del +20,8%.

Orsero prevede di chiudere il 2023 con ricavi compresi tra 1,44 e 1,51 miliardi (+ 29% vs guidance 2022) e con un Ebitda adjusted tra 82 e 87 milioni.

Seguici su Telegram

Idea di investimento
Possibile premio del 17% annuo con il certificate su Carnival e Tui
Sottostanti:
TUI AGCarnival Corporation & Plc
Rendimento p.a.
17%
Cedole
4,25% - €42,50
Memoria
si
Barriera Cedole
60%
ISIN
DE000VU2EFZ2
Emittente
Vontobel
Comunicazione Pubblicitaria
Fucina del Tag è un partner marketing di Vontobel
Maggiori Informazioni

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy