Apple: colpa della Ue se sugli iPhone arriva il porno

Diventa ancora più aspra la polemica fra l’azienda della Mela e Bruxelles sul Digital Markets Act. La normativa impone all’azienda della Mela di consentire il download di applicazioni con contenuti che Cupertino non ha mai voluto nel suo App Store.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


“La Commissione europea ci impone di consentire la distribuzione”

Nella lunga polemica che da mesi contrappone Apple all’Unione europea, irrompe il porno. Il colosso di Cupertino ha denunciato che è colpa della regolamentazione entrata in vigore con il Digital Markets Act della Ue se adesso gli utilizzatori di iPhone in Europa rischieranno di trovarsi sui loro dispositivi anche contenuti porno.

Questi contenuti sono veicolati dall’app Hot Tub, disponibile nella Ue tramite AltStore PAL. Il portavoce di Apple ha dichiarato che la società non approva l'applicazione e “non la offrirebbe mai” nel suo App Store ufficiale, se non fosse obbligata a farlo dalle norme di Bruxelles. “La verità è che la Commissione europea ci impone di consentirne la distribuzione da parte di operatori di mercato come AltStore che potrebbero non condividere le nostre preoccupazioni per la sicurezza degli utenti”.

Quel che è più grave, secondo Apple, è che lo sviluppatore di Hot Tub commercializza l'applicazione come approvata da Apple, un'affermazione che la società contesta e definisce falsa. Sin dall'inizio dell'App Store, nel 2008, il management di Apple ha bandito il porno dalla propria piattaforma.

In Europa le app presenti sugli store di terze parti vengono esaminate da Apple per verificare la presenza di malware e la compatibilità dei dispositivi, ma non sono approvate per la qualità o la funzionalità, come prevedono le norme dell'azienda per gli sviluppatori.

In comunicato Apple afferma: “Siamo profondamente preoccupati per i rischi che app pornografiche di questo tipo creano per gli utenti dell’Unione europea, soprattutto per i bambini”. “Questa app e altre simili – prosegue il comunicato - minano la fiducia dei consumatori e la fiducia nel nostro ecosistema che abbiamo lavorato per più di un decennio per rendere il migliore al mondo”.

Apple ha dichiarato di aver comunicato le sue preoccupazioni alla Commissione europea a dicembre, ma l'ente normativo non ha espresso alcuna opposizione.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Aziende citate nell'Articolo

Titolo:
Codice: AAPL.US
Isin: US0378331005
Rimani aggiornato su: Apple

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy
Maggiori Informazioni
Seguici su Telegram

Bond a 5 anni in dollari

I primi due anni cedola fissa al 5,12% poi cedola variabile fino al 10%

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy



Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it