Apple colpita dalla carenza dei chip: taglio di 10 milioni di iPhone in vista


Alcune indiscrezioni di stampa indicano che Apple non potrà raggiungere i 90 milioni di iPhone venduti entro l’anno a causa del permanere della carenza di chip. La notizia ha attirato le vendite sulle azioni di STM a Piazza Affari, in quanto Apple rappresenta uno dei principali clienti della società italiana.


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La crisi dei chip colpisce Apple

Secondo un rapporto di Bloomberg, Apple non raggiungerà i suoi obiettivi di produzione per il suo nuovo iPhone annunciati nei mesi scorsi a causa della carenza di chip per computer.

La fine dell’anno doveva chiudersi con 90 milioni di iPhone venduti secondo Cupertino, ma le fonti del quotidiano affermano che si fermerà a 80 milioni.

In particolare, i fornitori Broadcom e Texas Instruments non riescono a tenere il passo degli ordini, sia per una richiesta maggiore alle previsioni, sia per la mancanza di chip che sta colpendo diversi settori.

“La domanda è stata forte in tutto il mondo, soprattutto in Cina e negli Stati Uniti”, spiegava l’analista di Wedbush, Dan Ives, il quale ipotizza una mancanza di “almeno 5 milioni di iPhone 13 per la stagione delle vacanze se la domanda continua a questo ritmo”.

La carenza di chip, inoltre, ha aumentato i tempi che intercorrono tra il momento in cui le aziende ordinano i chip e quelli della consegna, calcolato da Susquehanna Financial Group in crescita per il nono mese consecutivo, arrivando ad una media di 21,7 settimane.

I problemi nel passato

Già nei mesi scorsi, Apple aveva dovuto affrontare il problema della carenza di chip che ha portato a tempi più lunghi per la consegna di MacBook, iPhone 11, iPhone 12, iMac, Mac Book Air e iPad Pro.

Nel mese di settembre, l’analista di Apple, Ming-Chi Kuo, avvertiva sul rischio per Apple di ridurre del 50% le sue spedizioni di MacBook sempre per mancanza di componenti, pertanto il problema potrebbe restare anche per i prossimi MacBook Pro che la società lancerà il 18 ottobre.

In particolare, a pesare sui MacBook è la mancanza di circuiti integrati per la gestione dell’alimentazione, problema che ora sembrano avere anche i modelli di iPhone.

I cali in borsa di STM e Apple

La notizia sulle difficoltà di Apple di raggiungere i suoi obiettivi ha attirato le vendite sul settore e le azioni della stessa società di Cupertino hanno ceduto oltre l’1% nell’After Hours.

A essere particolarmente colpita è STM, in quanto Apple rappresenta una dei suoi principali clienti e secondo quanto calcolato da Equita Sim, la mela rappresentava il 24% dei ricavi di STM nel 2020.

A Milano, infatti, le vendite hanno colpito le azioni della società italiana in apertura di contrattazioni e il titolo cedeva oltre il 2% dopo pochi minuti attestandosi tra i peggiori del Ftse Mib.

Nel caso in cui l’andamento negativo di STM si confermasse nel corso della giornata di oggi, si tratterebbe della quarta seduta negativa consecutiva.

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