Apple, il punto debole restano le vendite in Cina

La Casa di Cupertino ha superato le previsioni sulle vendite nel trimestre ma gli iPhone stentano nel gigante asiatico e il titolo oggi continua a scambiare in rosso anche nelle contrattazioni pre market di Wall Street.

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Minori vendite Apple in Cina

La Cina si conferma un mercato difficile per Apple e il calo delle vendite nel Paese asiatico ha condizionato negativamente l’umore di Wall Street nonostante l’aumento degli iPhone venduti complessivamente nel quarto trimestre fiscale, i cui risultati sono stati comunicati ieri sera dopo la chiusura del mercato. Così le vendite hanno colpito il titolo della società nell’afterhours (-1,80%), trend proseguito anche in apertura di pre market USA di questa mattina.

Passando ai numeri, la società ha visto diminuire di circa l’1% i ricavi da modelli di iPhone venduti nel gigante asiatico, calati di 1 miliardo a 15,03 miliardi di dollari rispetto ai 15,78 miliardi previsti da Visible Alpha e ai 16,08 atteso dal consenso di FactSet.

Bene gli iPhone

Dove Apple non ha deluso è stato dal lato delle vendite complessive di iPhone, in rialzo per i modelli a marchio Mela del 6% a 94,93 miliardi di dollari, di poco oltre le previsioni del consensus di 94,58 miliardi. I ricavi dalle vendite del modello di punta della società sono aumentati del 5,5% a 46,22 miliardi, rispetto alle stime degli analisti di 45,47 miliardi.

Il quarto trimestre di Apple si è concluso il 28 settembre, il che significa che riflette solo pochi giorni di vendite del nuovo modello iPhone 16, messo in vendita soltanto il 20 settembre, e l’ad Tim Cook ha mostrato ottimismo sul futuro affermando che sono state superiori a quelle dell’iPhone 15 di un anno prima. "Abbiamo già ricevuto un ottimo feedback da clienti e azienda, siamo partiti bene", ha detto Cook parlando all’agenzia Reuters.

I dati del trimestre

Complessivamente, nel trimestre la società di Cupertino ha registrato un utile per azione di 1,64 dollari su ricavi di 94,93 dollari, anche in questo caso superando le attese di 1,60 dollari su 94,58 miliardi. Inferiori alle attese, invece, i ricavi per Mac, iPad, altri prodotti e servizi: in questo settore il margine lordo è stato del 46,2%, contro il 46% del consensus.

Aumenta l'utile adjusted per azione, cresciuto del 12% rispetto a un anno prima e per l'intero anno fiscale, i ricavi sono aumentati di circa il 2% a 391,04 miliardi di dollari, mentre i ricavi trimestrali sono aumentati del 6%.

Infine, il consiglio di amministrazione ha deciso un dividendo in contanti di 0,25 dollari per azione del capitale ordinario della società e sarà messo in pagamento il 14 novembre 2024 agli azionisti registrati alla chiusura delle attività dell'11 novembre 2024.

L’importanza dell’AI

"Apple non ha aumentato le vendite di iPhone negli ultimi tre anni e ora ci si aspetta che possa effettivamente crescere del 5-10% per una serie di motivi”, ricorda il direttore generale di D.A. Davidson, Gil Luria, “ma in realtà la vicenda importante è Apple Intelligence".

L'analista nota che le funzionalità di AI sono fondamentali per la crescita di Apple: "se non riescono a implementare queste funzionalità di Apple Intelligence in modo tempestivo, se i consumatori non hanno un'esperienza positiva come con la precedente, allora sarà più difficile convincere le persone ad aggiornare anche se c'è una base di telefoni che invecchia".

Trimestre record secondo l’azienda

Cook ha definito il fatturato del trimestre come “record”, sostenuto dai nuovi prodotti che si aggiungono all’iPhone 16, ovvero Apple Watch Series 10 e AirPods 4, con “straordinarie funzionalità per la salute dell'udito e la rilevazione dell'apnea notturna”, mentre “questa settimana abbiamo rilasciato il nostro primo set di funzionalità per Apple Intelligence, che stabilisce un nuovo standard per la privacy nell'IA e potenzia la nostra gamma in vista della stagione natalizia”.

"La nostra performance record durante il trimestre di settembre ha generato quasi 27 miliardi di dollari in flusso di cassa operativo, permettendoci di restituire oltre 29 miliardi di dollari ai nostri azionisti", evidenziava Luca Maestri, CFO di Apple. "Siamo molto soddisfatti che la base attiva installata di dispositivi abbia raggiunto un nuovo massimo storico in tutte le categorie di prodotto e in tutte le aree geografiche, grazie agli alti livelli di soddisfazione e fedeltà dei nostri clienti”, ha aggiunto il manager.

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