Apple, iPhone sotto accusa anche in Belgio dopo la Francia

Il modello iPhone 12 aveva violato i limiti di esposizione alle radiazioni dopo un’analisi svolta dai francesi, allarmando così anche altri Paesi europei quali Paesi Bassi, Germania e Italia.

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Apple nel centro del mirino

Nuovi guai per Apple e il suo modello iPhone 12, con il fronte dei paesi europei all’attacco dell’apparecchio della Mela che si allarga dopo quanto deciso dalla Francia.

Questa volta è il turno del Belgio, allertato dal blocco delle vendite del modello deciso dai francesi a causa della violazione dei limiti di esposizione alle radiazioni.

Il Ministro belga Mathieu Michel ha annunciato che chiederà all’autorità di regolamentazione delle telecomunicazioni di analizzare i potenziali rischi per la salute legati all’iPhone 12. “È mio dovere verificare che tutti i cittadini siano al sicuro”, spiegava Michel.

Il fronte europeo anti-iPhone 12, però, potrebbe allargarsi ancora, in quanto i Paesi Bassi avrebbero già chiesto spiegazioni a Cupertino, mentre anche Germania e Italia starebbero monitorando la situazione.

Da Apple la risposta è stata la stessa a tutti: “il modello è conforme agli standard internazionali sulle radiazioni”.

“Limitare le vendite di iPhone 12, di per sé, non dovrebbe avere un grande impatto per iPhone. Saremmo più preoccupati se fossero coinvolti modelli più recenti”, spiega l'analista di DA Davidson Tom Forte.

I problemi più gravi per Cupertino sarebbero altrove, secondo l’esperto, “in particolare in Cina, con le limitazioni dei suoi modelli, e in Europa con le nuove normative”.

Il calo del titolo

Le azioni Apple, intanto, stanno dando segni di recupero e ieri chiedeva la seduta di Wall Street con una crescita dello 0,88% e oggi apre il pre-market in leggera crescita (+0,20%), tornando così sopra i 176 dollari.

La settimana di Cupertino, però, è stata difficile, in quanto ha perso il 6% del suo valore e 210 miliardi di capitalizzazione (calcoli del Wall Street Journal), tra la notizia del blocco in Francia e le notizie del bando dei suoi dispositivi dagli uffici governativi in Cina.

Anche il lancio dei nuovi iPhone 15 arrivato martedì 12 non è servito, ma ha indebolito ulteriormente il titolo a causa della decisione di non alzare il prezzo, mentre gli analisti si attendevano una decisione opposta.

Difficoltà che hanno spinto gli analisti di Goldman Sachs a ridurre il target price da 222 a 216 dollari per azione, diminuendo del 2% in media le loro previsioni di eps per gli anni fiscali 2024, 2025 e 2026, per riflettere un prezzo di vendita media più basso per l'IPhone e un “modesto vento contrario” proveniente dalla Cina.

Tuttavia, aggiungevano da GS, “gli sforzi per aumentare l'accessibilità, insieme ai miglioramenti dell'hardware e ai continui investimenti nell'ecosistema Apple, dovrebbero sostenere la domanda di upgrade e la continua crescita della base clienti della società”.Il target price medio di 42 broker che coprono il titolo è di 200 dollari, un rialzo del 13% alla chiusura di ieri, mentre la crescita da inizio anno è del 40% per le azioni AAPL.

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