Apple si separa da Intel. I Mac con chip prodotti in casa

23/06/2020 05:15
Apple si separa da Intel. I Mac con chip prodotti in casa

E’ sempre stato il progetto di Steve Jobs, tutto originale, fatto in casa. Motivo? Aumentare al massimo la qualità del prodotto mettendo al centro le esigenze dell’utilizzatore finale, migliorando l’interazione tra software e hardware per ottenere maggiori prestazioni. Un chip che nascesse per soddisfare l’architettura del software e dei suoi utilizzatori e non il contrario.

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Divorzio tra Apple e Intel

Le nozze sono durate 15 anni, anche troppo, per il gruppo di Cupertino. Inutile tentare i classici percorsi da psicologi per i problemi di coppia. La causa della fine è scritta nel dna della Apple, voler fare tutto da sola, senza affidarsi all’esterno. Perché così l’ha sempre voluta Steve Jobs: un unicum in grado di integrare al massimo le varie parti, software e hardware. Jobs ha sempre ribaltato le strutture preesistenti, mettendo al centro l’utente finale, dunque un software semplice, quasi umano, a cui l’hardware (la componente chip) doveva essere plasmato e non il viceversa.

Con queste premesse un matrimonio non può funzionare. Da anni se ne parla ma il divorzio è arrivato solo oggi. Cupertino affida il Mac a un suo chip, l'Apple Silicon. "E' un giorno storico per il Mac, lo lanciamo a un nuovo livello", ha dichiarato Tim Cook nel corso della conferenza degli sviluppatori che quest'anno, a causa del coronavirus, è tutta virtuale.

Obiettivo del nuovo chip, targato Cupertino, rendere il Mac più potente e veloce. Secondo Johny Srouji, il responsabile di Silicon, il nuovo chip permetterà ad Apple di migliorare la sicurezza e la vita della batteria del Mac.

Da tempo la vendita di computer non rappresenta più la macchina che produce soldi per Apple. Il gruppo vende circa 20 milioni di Mac l'anno, con un fatturato di 25 miliardi di dollari.

Il divorzio prevede un periodo di transizione di circa due anni con i primi Mac dotati di Silicon disponibili entro la fine dell'anno. Cook comunque rassicura: continuerà a lanciare nuove versioni di macOS per anni.

Le altre novità

Nel corso della conferenza degli sviluppatori, Apple presenta anche il nuovo sistema operativo MAC OS Big Sur, con il quale il computer somiglia sempre più a un dispositivo mobile.

Annunciate nel corso dell'evento anche altre importanti novità, quali IOS 14 con una Siri migliorata in grado di inviare anche messaggi vocali, e una app per le traduzioni che consente a due persone di avere una conversazione in due diverse lingue.

IOS 14 presenta anche la rivista e migliorata app Maps, che consente di trovare nuovi posti e località e di vagare seguendo le istruzioni e in modo rispettoso per l'ambiente.

Per gli amanti della bicicletta Maps offre anche indicazioni dedicate che consentono di identificare piste ciclabili ma anche l'eventuale presenza di gradini e traffico.

L'Apple Watch sarà in grado di monitorare come ci si lava le mani, uno dei requisiti principe nella lotta al coronavirus. Grazie a un nuovo software l'orologio di Cupertino potrà dire se ci si lava le mani in modo corretto o se c’è bisogno di ulteriori istruzioni. Nel corso della conferenza degli sviluppatori Apple introduce per il suo gadget da polso anche la possibilità di monitorare il sonno.

Le polemiche

Per gli sviluppatori molto quindi da digerire. E digerire fra le polemiche: ancora una volta si riapre infatti il fronte di coloro che accusano Apple di mantenere il suo potere di monopolio con la cosiddetta 'Apple Tax', ovvero la commissione del 30% sugli acquisti di app, e con l'imposizione di restrizioni che rendono difficile competere con Apple Pay.

Polemiche che comunque non rovinano la festa di Apple, aperta da Cook con un richiamo ai recenti avvenimenti, dal razzismo con l'uccisione "senza senso" di George Floyd al coronavirus.

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