Apple sui massimi storici, record anche per il Nikkei nella giornata dell’inflazione Usa

L’indice dei prezzi core in Usa è attesa in calo al 4,1% dal 4,9% del mese precedente. Il dato arriverà un giorno prima del meeting della Fed, orientata a prendersi una pausa dopo 10 rialzi consecutivi. La Banca del Popolo cinese taglia i tassi, mentre la Bce, in settimana dovrebbe alzarli. Bene i tech, tra scommesse di tassi più bassi e forte domanda per l’AI. Intel interessata all’Ipo di Arm.
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Borse asiatiche in rialzo trascinate dal Nikkei che guadagna il 2% nella giornata dell’inflazione Usa, mentre gli occhi degli investitori sono rivolti all’appuntamento di domani con la Federal Reserve le scommesse puntano su una pausa nel cammino del rialzo dei tassi, durato un anno e che ha visto Powell intervenire con 10 amenti consecutivi.
A seguire toccherà poi a Bce e Banca del Giappone intervenire sulla politica monetaria. La Cina lo ha fatto oggi con un taglio dei tassi di interesse a breve sui prestiti per la prima volta in dieci mesi nel tentativo di ripristinare la fiducia dei mercati e dare slancio alla ripresa post-pandemica. Il ritocco lascia intravedere un possibile analogo intervento anche sui tassi a lungo nel prossimo futuro. La PboC ha tagliato il tasso reverse repo a sette giorni di 10 punti base portandolo a 1,90% da 2,00%.
Sia Nikkei 225 (oggi +1,85%)cheTopix guadagna l'1,19% segnano i massimi di 33 anni trainati dai tech che brindano al nuovo clima di tassi più moderati.
Il CSI 300 e l’indice Shanghai Composite sono poco sopra la parità, mentre l'Hang Seng di Hong Kong guadagna lo 0,5%. Rimangono elevati i timori di un rallentamento della ripresa economica cinese.
In Usa è Apple che ieri ha segnato un nuovo massimo storico mentre si caldano i motori per il collocamento dell’inglese Arm, società produttrice di chip e che secondo le voci vedrebbe Intel fare il suo ingresso nell’azionariato con una quota di rilievo.
Dati Macro
Sul fronte macro, alle 14.30 saranno pubblicati i dati sull’inflazione Usa a maggio, gli economisti stimano un +4,1% contro il +4,9% di aprile con la componente core, energia e alimentari a giocare un ruolo deflattivo.
Sono appena stati pubblicati i dati sull’inflazione in Germania, con i prezzi al consumo armonizzati a maggio in crescita del 6,3% su anno, -0,2% su mese. La stima era al 7,1%. La lettura di maggio dell'inflazione della zona euro, come anche delle principali economie del blocco, verrà presa in considerazione naturalmente al meeting Bce di giovedì quando verranno diffuse le nuove stime su prezzi al consumo e crescita a cura dello staff di Francoforte.
Alle 11 l’indice Zew sulle condizioni economiche tedesche atteso a giugno a -12,7 punti contro i -10,7 di maggio.
Federal Reserve
Stamattina Antonio Tognoli di Cfo Sim scrive: “Non è ancora ben chiaro se l’economia USA, al pari di quella dell’Europa, scivolerà verso la recessione oppure no. I principali dati macroeconomico sembrano infatti indicare il contrario. I datori di lavoro stanno assumendo rapidamente, i prezzi delle case sono in aumento a livello nazionale dopo mesi di calo e la spesa dei consumatori è aumentata più del previsto nell’ultimo mese.
L'economia americana non sembra quindi che stia vivendo il drastico rallentamento che molti analisti si aspettavano in seguito dell’aumento dei tassi di 500 bp negli ultimi 12 mesi per tenere sotto controllo la rapida inflazione. La notizia di questa sorprendente resilienza potrebbe essere sia buona che cattiva”.
La capacità di resistenza dell'economia potrebbe significare che la FED sarà in grado di gestire l'inflazione con delicatezza, rallentando gli aumenti dei prezzi senza far precipitare l’economia in alcun tipo di recessione. L’altro piatto della bilancia potrebbe essere la difficoltà della Fed nel combattere l’inflazione.
Obbligazioni
Dovrebbero mostrare un andamento misto i rendimenti dei titoli di Stato offerti fino a un massimo di 7,5 miliardi di euro nel collocamento a medio-lungo di metà mese di questa mattina. Ieri in chiusura il tasso del titolo a 3 anni quotava a 3,45%, in linea con il risultato dell'asta di metà maggio, quello del sette anni a 3,75%, in calo rispetto al precedente 3,94%, e quello del trentennale a 4,56%, poco mosso rispetto al 4,578% del collocamento via sindacato della metà del febbraio scorso.
La seduta riprende da 4,06% del rendimento del decennale italiano di riferimento (novembre 2033) su piattaforma Refinitiv, e dai 165 punti base per il premio al rischio tra Italia e Germania sullo stesso segmento, livello minimo da aprile 2022. Sul primario da segnalare la presenza della Germania che, attraverso un'asta regolare, offrirà il nuovo Bobl con scadenza ottobre 2028 e, via sindacato, dovrebbe lanciare un trentennale green.
I bond governativi italiani tornano ad essere attraenti, anche perché il rendimento è tra i più alti nel panorama dei paesi sviluppati. Il decennale governativo della Grecia rende il 3,76%.
Valute e commodities
L’euro/dollaro è quasi fermo a 1,078. Lo Yen scambia a 139,56 sul dollaro.
Oro poco mosso a 1.960 dollari.
Petrolio Brent e WTI rispettivamente a +0,7% e +0,4, dal pesante -4% di ieri. Il prezzo è sui minimi dell'anno, malgrado i tagli alla produzione decisi dall'Arabia Saudita.
Gas Naturale USA poco mosso 2,29 dollari.
Bitcoin poco sopra i 26.000 dollari.
Tra i singoli titoli a Piazza Affari
L’a.d. di Bper, Piero Montani ha dichiarato che la banca non è attualmente nelle condizioni di esaminare altre operazione di M&A dopo la forte crescita per vie esterne che ha caratterizzato l'istituto emiliano nel corso dell'ultimo anno e mezzo. E' quanto ha detto l'AD della banca Piero Luigi Montani. Le parole di Montani smontano le speculazioni sulla formazione di un terzo polo bancario coinvolgendo, in particolare Mps.
Fininvest, la holding company che controlla Mfe , ricorda con "profondo dolore e sincera partecipazione", il proprio fondatore Silvio Berlusconi, scomparso ieri a Milano, e assicura che le attività proseguiranno in assoluta continuità. Ieri il mercato aveva speculato su cambiamenti in arrivo e il titolo Mfe ha chiuso in rialzo del 5,86%.
Leonardo per Morgan Stanley è Equal Weight, target price 11,20 euro.
Azioni internazionali
Apple ha chiuso su un nuovo massimo storico con un +1,6% a $ 183,79. L’ultimo era stato segnato nel gennaio 2022. Il guadagno di ieri porta la performance del titolo nel 2023 sopra il 41%, rispetto al guadagno del 35% dell'indice Nasdaq 100. Il titolo è stato uno dei preferiti quasi indipendentemente dalle condizioni di mercato. All'inizio di quest'anno è stato visto come un rifugio sicuro in mezzo alle turbolenze nel settore bancario, con gli investitori che hanno accolto positivamente la sua forza di bilancio, il programma di restituzione del capitale e i flussi di entrate durevoli, mentre i recenti risultati di Apple hanno superato le aspettative e attenuato le preoccupazioni sulla sua crescita prospettive.
Il progettista di chip britannico Arm, sostenuto da SoftBank Group, è in trattative con potenziali investitori strategici tra cui Intel per ancorare quella che sarà una delle più grandi offerte pubbliche iniziali dell'anno, secondo persone che hanno familiarità con la questione. Arm ha tenuto colloqui con altre società sulla partecipazione all'IPO, hanno detto le persone, chiedendo di non essere identificate perché la questione è privata. I colloqui sono in una fase iniziale e potrebbero ancora fallire prima della quotazione, hanno aggiunto le persone. Inoltre, non è chiaro quanto verrebbe investito in Arm o quale sarebbe la struttura. Arm sta cercando di raccogliere fino a $ 10 miliardi nella sua quotazione a New York entro la fine dell'anno, secondo quanto riportato da Bloomberg News. Le azioni di SoftBank sono aumentate di oltre il 7% martedì mattina a Tokyo. I rappresentanti di Intel e Arm hanno rifiutato di commentare.
I produttori di chip TSMC, Samsung Electronics e SK Hynix oggi salgono tra il +1,4% e il +4%. Il Wall Street Journal scrive che dagli Usa non ci saranno stop alla crescita in Cina delle tre società.
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