Apple torna a guidare il rialzo dei tech

Ieri le azioni del produttore dell’iPhone, sono salite, segnando il 14° massimo di chiusura dell'anno. La capitalizzazione di mercato è arrivata a 4,25 trilioni di dollari, a meno di 200 miliardi di dollari da Nvidia per il titolo di più grande società quotata in borsa. Il Nasdaq ha guadagnato lo 0,6% e l’indice Sox dei semiconduttori l’1,6%. L’S&P500 è arrivato alla sesta seduta di rialzo su sette.
Marvell ha annunciato che la sua unità di progettazione di chip personalizzati sta ottenendo forti ordini da una clientela sempre più ampia. Il titolo è salito del 10% nel dopo borsa. Robeco scrive che il percorso di allentamento monetario è ben avviato, anche se la Fed decidesse di fare una pausa a dicembre, dovrebbe essere solo uno stop temporaneo.
Future Dax di Francoforte. In Europa le condizioni del credito non destano particolari preoccupazioni, scrive S&P.
Bitcoin. André Dragosch, Head of Research di Bitwise per l’Europa segnala che finora le quotazioni hanno ricalcato quasi perfettamente l’andamento post halving.
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Il ritorno della propensione al rischio ha riportato su i tech e il bitcoin nella seconda seduta di dicembre. Il Nasdaq ha guadagnato lo 0,6% e l’indice Sox dei semiconduttori l’1,6%. L’S&P500 è arrivato alla sesta seduta di rialzo su sette.
Tra gli ETF vincenti della seduta, quelli sull’alta tecnologia e il momentum. I fondi a bassa volatilità, incentrati sui dividendi e sul valore hanno registrato un andamento modesto o negativo.
APPLE SI RIAVVICINA A NVIDIA
A Wall Street, il titolo ha quasi colmato il divario di valore con Nvidia.
Ieri le azioni Apple sono salite dell'1,1% a 286,19 dollari, segnando il 14° massimo di chiusura dell'anno. La capitalizzazione di mercato è salita a quasi 4,25 trilioni di dollari, portando l'azienda a meno di 200 miliardi di dollari da Nvidia per il titolo di più grande società quotata in borsa.
Barron’s sottolinea che il rialzo di Apple è continuato nonostante la notizia del pensionamento del responsabile dell'intelligenza artificiale dell'azienda, John Giannandrea,
Come sempre per Apple, le vendite di iPhone sono fondamentali. Il titolo è salito del 16% dal 10 ottobre, quando hanno cominciato ad arrivare notizie positive sulle vendite della nuova linea di iPhone 17. Negli ultimi quattro anni, le vendite di iPhone sono cresciute del 7% o meno, compreso il 4,2% nell'anno fiscale 2025, terminato lo scorso settembre. Ma la linea iPhone 17, messa in vendita in autunno, sembra aver cambiato la tendenza. Dati recenti provenienti da società di ricerca, tra cui Counterpoint, suggeriscono che la crescita delle vendite di iPhone è tornata a doppia cifra.
Se l’intelligenza artificiale sta di nuovo accelerando in borsa è anche per le comunicazioni arrivate nel corso della notte da alcune società del settore.
MARVELL TECH
La società ha annunciato che la sua unità di progettazione di chip personalizzati sta ottenendo forti ordini da una clientela sempre più ampia. Il titolo è salito del 10% nel dopo borsa.
Durante una teleconferenza con gli analisti post pubblicazione dei risultati, i dirigenti del produttore di chip hanno dichiarato di essere ora più ottimisti sulla crescita dei ricavi per il prossimo anno: il target è un incremento del 20% delle vendite di chip personalizzati.
In aggiunta, Marvell ha annunciato che acquistera’ la startup di semiconduttori Celestial AI attraverso un accordo in contanti e azioni del valore di 3,25 miliardi di dollari, con l'obiettivo di aggiornare i propri prodotti di networking in un contesto di crescente concorrenza da parte dei maggiori rivali Broadcom e Nvidia.
Secondo i termini dell'accordo, Celestial AI ricevera' 1 miliardo di dollari in contanti e 27,2 milioni di azioni ordinarie Marvell, per un valore di 2,25 miliardi di dollari.
FED: TASSI SEMPRE PIU’ GIU’
In vista della riunione del Federal Open Market Committee della Federal Reserve della settimana prossima, Martin Van Vliet, Global Macro Strategist di Robeco scrive che il percorso di allentamento monetario è ben avviato, anche se la Fed decidesse di fare una pausa a dicembre, dovrebbe essere solo uno stop temporaneo, non definitivo.
“Il nostro scenario di base continua a prevedere un tasso di riferimento terminale compreso tra il 2,75% e il 3,00%. Tale livello potrebbe essere raggiunto nella prima metà del 2026 se le condizioni del mercato del lavoro non dovessero migliorare, oppure più tardi, dopo l'insediamento del nuovo presidente della Fed nel maggio 2026”. Oggi, dopo due tagli consecutivi, siamo al 3,75%-4%.
“Assegniamo una probabilità del 25% a uno scenario recessivo, che giustificherebbe tagli più consistenti dei tassi. Invece, assegniamo anche una probabilità del 30% a uno scenario in cui si verificherebbe solo un ulteriore allentamento limitato qualora l'inflazione si rivelasse più persistente e l'economia riprendesse slancio. Considerando questi scenari, la nostra previsione ponderata in base alla probabilità per il tasso dei Fed fund è leggermente inferiore a quanto prezzato dal mercato”.
Le borse dell’Europa dovrebbero aprire intorno alla parità. Future del Dax di Francoforte +0,1%.
EUROPA: S&P TEME IL POPULISMO ECONOMICO
In Europa le condizioni del credito non destano particolari preoccupazioni: la crescita degli utili è modesta ma i bilanci complessivamente solidi del settore privato e le condizioni di finanziamento ancora favorevoli, “sostengono un outlook resiliente per la maggior parte dei settori”, scrive S&P in un report firmato da Paul Watters, CFA, Regional Credit Conditions Chair.
Per quanto riguarda le tendenze dei rating, c’è un sostanziale equilibrio. “In generale, la politica finanziaria disciplinata, unita a condizioni di finanziamento favorevoli, ha fornito un sostegno. Le società non finanziarie con rating investment grade continuano a mostrare resilienza”. Se si scende verso il basso merito creditizio, in particolare nei settori dell’automotive e della chimica, c’è un peggioramento. Un elemento da tenere sott’occhio è quello dei data center, perché anche in Europa, la corsa alla realizzazione delle strutture per l’intelligenza artificiale, potrebbe assorbire liquidità.
Secondo Watters però, il rischio più serio non arriva dall’economia e dalla finanza, ma del populismo economico, pronto a farsi largo dove i governi faticano a trovare il consenso politico per stabilizzare le finanze pubbliche e conciliare l'aumento dei costi sanitari e previdenziali con priorità concorrenti, tra cui la difesa.
BITCOIN
I prezzi rivedono quota 90.000 dollari, ancora molto lontano dai massimi della storia a 126.000 dollari. André Dragosch, Head of Research di Bitwise per l’Europa segnala che finora le quotazioni hanno ricalcato quasi perfettamente l’andamento post halving, quindi siamo a suo avviso dentro la norma delle oscillazioni legate al meccanismo di creazione e distribuzione dei bitcoin ai miners. Secondo Dragosch questa volta lo schema non si ripeterà perché la “domanda istituzionale, proveniente da società di tesoreria globali e da ETP su Bitcoin, ha superato il deficit di offerta generato dal dimezzamento per oltre sette volte. In altre parole, i miner non ricoprono più il ruolo dominante dei cicli precedenti: il mercato di Bitcoin è passato dall’essere guidato dall’offerta a essere guidato dalla domanda”, si legge nel report.
Secondo Biwise questa domanda dovrebbe continuare a crescere grazie all’adozione crescente da parte di individui, aziende, asset manager e persino Stati. Per questa stessa ragione, i fattori macro-classici, come le aspettative sulla crescita globale o l’orientamento della politica monetaria, dovrebbero contare sempre di più.
In Asia Pacifico. Nikkei di Tokyo in rialzo dell’1% con i tech a spingere. Softbank +3,5%. Restano sotto tensione i bond giapponesi, soprattutto sulla parte a lunga e lunghissima. In calo l’azionario della Cina.
TITOLI
Dovalue ha annunciato un nuovo accordo strategico con Banco Santander per la gestione dei nuovi flussi di Npl in Spagna, con efficacia dal 1° gennaio 2026 e durata iniziale di due anni.
Saipem. Le grandi compagnie petrolifere che operano in Brasile hanno fatto fronte comune per opporsi a una proposta di fusione tra i fornitori di servizi energetici Subsea7 e Saipem, mentre l’autorità antitrust Cade ha chiesto alle due società di fornire venerdì nuovi dati per la sua indagine, secondo documenti pubblici visionati da Reuters.
Stellantis. L’amministrazione Trump annuncerà oggi un annacquamento delle norme sul consumo delle auto adottati dalla presidenza Biden nel 2024, riferiscono fonti alla Reuters. La proposta dovrebbe essere presentata in presenza dei dirigenti di GM, Ford e Stellantis.
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