Aramco raddoppia gli utili grazie alla ripresa dell'economia mondiale
La più grande società petrolifera al mondo, controllata dalla monarchia saudita, ha comunicato una forte ripresa dei suoi utili, arrivata grazie al recupero del prezzo del petrolio.
La semestrale di Saudi Aramco
Primi sei mesi del 2021 in forte recupero per i conti di Saudi Aramco, la compagnia petrolifera più grande del mondo con una capitalizzazione di mercato superiore a 1.800 miliardi di dollari.
La società, detenuta dalla monarchia saudita, ha annunciato un utile netto di 47,2 miliardi di dollari, con una crescita del 103% rispetto al primo semestre 2020, quando il pieno avvio della crisi da coronavirus in tutto in mondo faceva crollare i prezzi del petrolio. Nel 2020, Aramco aveva registrato un calo dell’utile netto di quasi la metà, rispetto al 2019.
A spingere il recupero sono stati i risultati del secondo trimestre dell'anno, quando un aumento pari al 288% portava i profitti netti a 25,5 miliardi di dollari rispetto ai 6,6 miliardi dello stesso periodo del 2020.
Grazie alla forte crescita degli utili la società distribuirà un monte dividendi pari a 70,33 miliardi di rial, corrispondente a circa 18,7 miliardi di dollari, mentre il flusso di cassa è stato di 22,6 miliardi di dollari nel secondo trimestre e a 40,9 miliardi di dollari nella prima metà del 2021, rispetto ai 6,1 e 21,1 miliardi registrati rispettivamente negli stessi periodi del 2020.
In calo il coefficiente di indebitamento (debito netto su patrimonio netto) , pari al 19,4% al 30 giugno, mentre a dicembre 2020 questo arrivava al 23%. Inoltre, l'avvio della fase iniziale di costruzione per alcuni progetti di crescita ha aumentato la spesa in conto capitale nel secondo trimestre (7,5 miliardi) e nel semestre (15,7 miliardi), in aumento rispettivamente del 20% e del 15%.
Il ruolo della ripresa dell'economia mondiale
Il management di Saudi Aramco ha sottolineato come questi risultati positivi siano dovuti all'aumento dei prezzi del petrolio. A trainare il greggio è stata la crescita della domanda mondiale derivata dall'allentamento delle restrizioni per il Covid 19, dalle campagne di vaccinazione, dalle misure di stimolo e dall'accelerazione delle attività nei mercati chiave.
“I nostri risultati del secondo trimestre riflettono un forte rimbalzo della domanda mondiale di energia e ci stiamo dirigendo verso la seconda metà del 2021 più resiliente e più flessibile, mentre la ripresa globale guadagna slancio”, spiegava il presidente e amministratore delegato di Aramco, Amin Nasser. “Mentre c’è ancora qualche incertezza intorno alle sfide poste dalle varianti di Covid-19, abbiamo dimostrato che possiamo adattarci rapidamente ed efficacemente alle mutevoli condizioni del mercato”, concludeva il manager.
Nuovo calo del greggio
Nel frattempo, i prezzi del petrolio continuano a scendere anche nella seduta di oggi, trascinati al ribasso dai timori dell'aumento dei contagi della variante Delta del coronavirus ed ai suoi possibili effetti sulla ripresa mondiale.
I future sul greggio WTI sono scambiati a 65 dollari a metà mattinata di oggi, con un calo di oltre il 3% arrivato dopo una settimana in cui aveva già ceduto l'8% del suo valore. Stesso trend per il Brent, scambiato a 68 dollari al barile.
Se in Cina sono stati conteggiati 125 nuovi casi di virus, il più alto da metà gennaio, le autorità hanno deciso nuove restrizioni come la cancellazione di voli, avvisi di 46 città contro i viaggi e limiti ai trasporti pubblici e ai servizi di taxi in 144 delle zone più colpite.
Negli Stati Uniti, inoltre, i casi giornalieri di Covid 19 segnalati sono cresciuti ai massimi degli ultimi sei mesi, con oltre 100 mila infezioni in tutto il paese.
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