Aria di nuovi record a Wall Street, Trump ha già scelto il sostituto di Powell

La Borsa di New York sembra destinata ad un’apertura positiva dopo il record di ieri toccato dall’indice tecnologico, mentre il Presidente degli Stati Uniti continua ad attaccare il boss della Federal Reserve per il suo atteggiamento attendista.
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Wall Street oggi
Nasdaq 100 e S&P500 pronti ad aggiornare i record storici tra l’aumento delle previsioni sui tagli dei tassi di interesse a causa della sempre più forte volontà di Donald Trump di sostituire Jerome Powell alla guida della Federal Reserve.
Quando manca circa un’ora all’avvio delle contrattazioni ufficiali, i future sul Nasdaq guadagnano circa mezzo punto percentuale, seguiti in scia dai contratti sull’S&P500 (+0,30%) e da quelli sul Dow Jones (+0,20%).
L’oro e il Bitcoin restano stabili, rispettivamente a 3.345 dollari l’oncia (future) e 107 mila dollari.
In crescita di mezzo punto percentuale i prezzi del petrolio: Brent a 66,86 dollari e greggio WTI a 65,32 dollari al barile.
Dal fronte calendario economico oggi erano attesi i dati sulle richieste iniziali di disoccupazione per la settimana terminata il 20 giugno, risultate 234 mila, inferiori alle 244 mila attese e alle 246 mila precedenti.
Arrivato anche il dato preliminare sul PIL trimestrale, segnando un calo dello 0,5%, peggior delle previsioni (-0,2%) e del +2,4% precedente.
Nel corso della giornata, oltre agli interventi di diversi membri del FOMC, il braccio operativo della Federal Reserve (sono in agenda i discorsi di Goolsbee, Barkin, Daly, Hammark e Barr), in serata Christine Lagarde parlerà in occasione del 150° anniversario del Festival dell’Opera di Monaco.
L'evento principale per Wall Street è in programma domani (ore 14:0 italiane): la pubblicazione dell'indicatore di inflazione preferito dalla Fed, il rapporto sulla Spesa per i Consumi Personali (PCE), sotto osservazione per carpire qualsiasi segnale che i dazi di Trump abbiano spinto i prezzi al rialzo.
Trum punta Powell
Archiviato il vertice Nato dell’Aia, che come da previsioni ha varato l’incremento della spesa militare per portarla al 5% del PIL dei Paesi membri entro il 2035 (3,5% in spese militari dirette e 1,5% in sicurezza), Trump è tornato ad attaccare il Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, accarezzando l’idea di nominare il suo sostituto già a settembre o ottobre, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal. “So già chi sceglierò tra tre o quattro persone”, ha detto il tycoon ai giornalisti.
I mercati interpretano questo come un segnale che i tagli anticipati dei tassi statunitensi sono diventati più probabili, data la frustrazione di Trump per l'approccio ‘wait and see’ del presidente della Fed alla riduzione dei costi di indebitamento.
Fra i successori di Powell, Trump avrebbe preso in considerazione l'ex governatore della Fed, Kevin Warsh, ed il direttore del National Economic Council, Kevin Hassett. Ma fra i possibili candidati sarebbe stato inserito anche il Segretario al Tesoro Scott Bessent, gradito ai più. Tra gli altri papabili figurano l'ex presidente della Banca Mondiale David Malpass ed il governatore della Fed Christopher Waller.
Dollaro debole
Queste considerazioni stanno indebolendo il dollaro in quanto sono aumentate le previsioni di maggiori tagli dei tassi di interesse: attualmente il mercato sta scontando la possibilità di una riduzione del costo del denaro come conseguenza del cambio di leadership della banca centrale e ora prevede che la Fed possa effettuare fino a tre tagli entro la fine del 2025, superando un punto percentuale di riduzione.
Il dollar index, che esprime l'andamento del dollaro contro un basket delle principali valute mondiali, è sceso a 96,77, in ribasso dello 0,52%, mentre il cambio EUR/USD si attestava a 1,1723 (+0,56%).
"È ragionevole supporre che aumenterà la pressione su Powell affinché tagli i tassi e questo sta aumentando la pressione di vendita sul dollaro", secondo Rodrigo Catril, stratega della National Australia Bank Ltd. di Sydney.
"Di fatto, questo rende Powell meno influente, dato che tutti spostano l'attenzione sul presidente entrante", spiega Matthew Haupt, gestore di portafoglio presso Wilson Asset Management a Sydney, ritenendo questa situazione “una tendenza accomodante".
Notizie societarie e pre market USA
Micron Technology (+2%): prevede per il quarto trimestre ricavi per 10,7 miliardi di dollari superiori alla stima media degli analisti di 9,88 miliardi (dati LSEG).
General Motors (+0,30%): sta richiamando 62.468 veicoli per il rischio che un difetto nel gruppo del sensore di pressione dei freni possa consentire la fuoriuscita di fluido, aumentando le possibilità di un cortocircuito elettrico.
Pfizer (+0,10%): la sua terapia per l'emofilia, Hympavzi, ha raggiunto l'obiettivo principale di uno studio in fase avanzata in pazienti con alcuni tipi di anticorpi.
Eli Lilly (+0,30%): l'autorità indiana di regolamentazione dei farmaci ha approvato il lancio delle sue penne iniettabili pre-riempite del suo farmaco di successo per la perdita di peso, il Mounjaro, dandole più opzioni per competere con il Wegovy di Novo Nordisk, lanciato di recente.
Kratos Defense & Security Solutions (-7%): ha quotato l'ultima offerta di azioni ordinarie per 500 milioni di dollari a 38,50 dollari per azione, implicando uno sconto di circa il 9% rispetto all'ultima chiusura del titolo.
Raccomandazioni analisti
Microsoft
Wedbush: buy e target price alzato da 515 a 600 dollari.
Apple
UBS: neutral e prezzo obiettivo confermato a 210 dollari.
Amazon
DBS Bank: da neutral a sell e target price incrementato da 235 a 255 dollari.
Tesla
China Renaissance: buy e prezzo obiettivo aumentato da 367 a 410 dollari.
Boeing
Jefferies: buy e target price sempre a 250 dollari.
FedEx
Jefferies: buy e prezzo obiettivo ribadito a 275 dollari.
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